giovedì 2 settembre 2010

Meditazione quinto mistero gaudioso

Qui potete leggere la meditazione del quarto mistero





5° mistero 
Il ritrovamento di Gesù al Tempio



(Van der Werff- Gesù nel Tempio)



I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".
Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero le sue parole”. (Lc 1,41- 50)


Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. (Mt 11, 25-17)

L'ultimo mistero gioioso, potremmo definirlo il mistero della “sapienza” che il Padre, gratuitamente, dona ai piccoli e “nega” ai dotti e ai sapienti.

Il piccolo Gesù ha dodici anni, eppure, nel Tempio, chi lo ascolta, si colma di stupore.

Anche Giuseppe e Maria, rimangono stupiti, nel vedere il Bambino fra i dottori della legge, discorrere con loro...diremmo noi oggi...tenere loro testa, con risposte argute, precise, dotte...stranamente dotte per uno della sua età.
Ed è causa di stupore anche la risposta che Gesù rivolge loro!

Il Signore, non accorda preferenze in base all'età....dona la Sapienza come e quando vuole...ma guarda all'umiltà del cuore di chi riceve.

E'anche in questo senso che va interpretato il concetto di “piccolo”. 
Piccolo è colui che, pur avendo magari grandi doni (intelligenza, conoscenze accademiche...), si fa bambino in umiltà, non si considera migliore degli altri, o più “pieno di sè”, ma ritiene ogni cosa che ha, come dono gratuito di Dio, e ne fa buon uso, non a solo vantaggio personale, ma per la santificazione di altri.

Quanti Santi, oggi nutrono le nostre anime, con i loro scritti, frutto della Sapienza divina a loro comunicata, che a loro volta, hanno condiviso con gli uomini dei tempi successivi!
Allo stesso modo, “piccolo” può essere colui che, pur arrivando alla fede da adulto, in breve tempo riesce a superare in “conoscenza di Dio”, altri da più tempo nel cammino della vita interiore...
Santa Teresa, narra nella sua biografia, di una monaca che, in soli tre giorni, aveva fatto progressi che altri avevano compiuto nel giro di anni!
D'altronde, nel Vangelo, Gesù stesso dice che, tanto l'operaio che lavora dal mattino, quanto quello chiamato “all'ultimo minuto”, avranno diritto alla stessa paga.

E poi...ci sono i piccoli d'età....i “letteralmente piccoli”. Santa Teresina, dottore della Chiesa; Daniele, il personaggio biblico che, pur giovanissimo, riesce a “smascherare” i due “vecchioni”....e quanti altri esempi, potrebbero ancora portarsi! Giovani d'età...grandi per sapienza!

Ecco, il quinto mistero, invita ad accogliere i piccoli sapienti, con stupore gioioso, riconoscendo che ciò che essi condividono con noi è frutto dell'Amore di Dio, che il loro dono è anche nostro, perché non è fatto per essere nascosto, ma per essere svelato.
Rendiamoci disponibili all'ascolto di questa sapienza anche quando ci viene offerta da Dio, attraverso persone più “piccole” di noi, stupendoci con gioia, come i dottori del Tempio e come Maria e Giuseppe, quando incontrarono il piccolo Gesù, fra i “sapienti”.

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