sabato 25 settembre 2010

Quarto giorno della novena a Santa Teresina. La scena di questo mondo passa!

(Santa Teresa di Lisieux- Roma, Chiesa di Sant'Alfonso)



"Ho bisogno di dimenticare la terra...Quaggiù tutto mi affatica, tutto mi è di peso.
Trovo solo una gioia: quella di soffrire per Gesù e questa gioia non sentita è al di sopra di ogni gioia!....
La vita passa, l'eternità avanza a grandi passi.
Presto vivremo della vita stessa di Gesù.
Dopo essere state abbeverate alla sorgente di tutte le amarezze, saremo deificate alla sorgente stessa di tutte le gioie, di tutte le delizie.
La scena di questo mondo PASSA....Presto vedremo nuovi cieli; un Sole più radioso con i suoi splendori illuminerà mari eterei, orizzonti infiniti!
L'immensità sarà il nostro spazio.
L'amore si paga solo con l'amore e le piaghe dell'amore si guariscono solo con l'amore.
Offriamo volentieri le nostre sofferenze a Gesù per salvare le anime.
Povere anime!
Esse hanno meno grazie di noi e tuttavia tutto il sangue di un Dio è stato versato per salvarle.
E peraltro Gesù desidera far dipendere la loro salvezza da un sospiro del nostro cuore.
Che mistero!
Se un sospiro può salvare un'anima, cosa non potranno fare le sofferenze come le nostre?
Non rifiutiamo nulla a Gesù"!
(Lettera di Santa Teresina alla sorella Celina, LT 85)

Quante volte, davanti al bene da compiere, siamo ritrosi....in quante occasioni, per via delle nostre personali sofferenze, tendiamo ad abbatterci, a lamentarci eccessivamente, dimenticando di offrire al Signore queste nostre amarezze, i nostri dispiaceri, le nostre difficoltà, per farne "moneta di scambio" per la salvezza di un'anima!
Teresina ci ricorda che il dono del Sangue Preziosissimo di Nostro Signore è stato versato per tutti, ma che non tutti sanno accogliere quel dono e che tanti, troppi, vivono completamente lontani da Lui.
E' come se un ricco signore avesse preparato un banchetto di cibi succulenti, chiamando a raccolta tutti i poveri del mondo....ma questi poveri preferissero andare a rovistare nei cassonetti dell'immondizia, piuttosto che sedersi alla tavola di questo ricco offerente.
Che apparente "spreco", che gran rifiuto verso un dono offerto gratuitamente!

Teresina ci ricorda allora che, nonostante ciò che appaia "un dono perso", il Signore vuole usarci come strumento per dare noi da mangiare agli altri, per "nutrirli" spiritualmente.
Un nostro sacrificio, un dolore sopportato con amore, un atto di carità, equivalgono, nella scena del ricco che offre il pranzo, al gesto di essere noi quelli che, seduti alla mensa del ricco signore, prendiamo del cibo e andiamo per le strade, a portarlo a chi, paradossalmente, lo rifiuta.
Certo, è "faticoso", rinunciare a mangiare noi stessi i succulenti piatti disposti sulla tavola, e altrettanto faticoso è mettersi in cammino per andare a donarli ad altri, ma noi siamo già fortunati ad aver compreso il grande dono che ci è stato fatto...mentre non tutti hanno già capito quanto viene loro spontaneamente offerto.
Noi sappiamo che, quando avremo concluso il nostro compito di cibare gli altri, troveremo ancora un posto libero, alla mensa che ci è stata preparata.
Altri, quelli a cui noi daremo da mangiare, potrebbero non capirlo mai, senza il nostro piccolo sforzo e l'aiuto della Grazia Divina.

Il nostro tempo terreno, rispetto all'eternità, è un soffio....passa....
Ce lo dice anche la Bibbia, quando sentenzia che per il Signore, mille anni sono come un giorno e un giorno come mille anni!
Allora, in questo "soffio", animati dalla certezza che le difficoltà di questa vita passeranno, e che nulla delle sofferenze del momento presente è paragonabile alla gloria che ci attende (è San Paolo a dircelo!), dobbiamo trovare in Dio il "coraggio" per vivere ogni amarezza, ogni sofferenza, nella piena certezza che, la nostra sopportazione amorevole del dolore, non solo consolerà Nostro Signore, ma che Lui stesso potrà utilizzare il nostro atto d'amore, per salvare delle anime.
Certo, questo è un mistero, ma a Dio, nulla è impossibile!
Il nostro amore è come il sassolino che, gettato nell'oceano, produce dei cerchi che si allargano sempre più....fino a toccare le acque più lontane.
Diventiamo il "sassolino" nell'oceano dell'Amore Misericordioso di Dio e seguiamo il consiglio di Santa Teresina!



O Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, Dottore della Chiesa, che nella tua breve esistenza sei stata esempio di angelica purezza, di forte amore e di generoso abbandono a Dio, volgi uno sguardo di compassione a noi che confidiamo in te.
 Fa' tuoi i nostri desideri, e rivolgi per noi una parola alla Vergine Maria di cui fosti figlia prediletta e "che ti sorrise sul mattino della vita". 
Dille che, come Madre di Dio e degli uomini, ci ottenga con la sua potente intercessione la grazia che tanto desideriamo, e che l'accompagni con una benedizione che ci fortifichi in vita, ci assista in morte e ci conduca alla beata eternità. 

Amen.

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