venerdì 20 maggio 2016

Novena a Maria Ausiliatrice 2016 /6


MARIA AUSILIATRICE
DONNA MISERICORDIOSA
Dar da bere agli assetati


L'Anno Santo della Misericordia diventa occasione propizia per riflettere su Maria Ausiliatrice quale Madre di misericordia: proprio perché misericordiosa ella si fa aiuto dell'uomo. Così è possibile parlare della Vergine in correlazione alle opere di misericordia, in una mirabile sintesi di gesti e parole concrete che il Vangelo ci ha tramandato, e analizzando i loro significati simbolici e spirituali.




PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE

(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN





«Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 
Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". 
E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". 
Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».».
 (Gv 2, 1-5)

OCCHI PER VEDERE

 «Il banchetto di nozze di Cana è un’icona della Chiesa: al centro c’è Gesù misericordioso che compie il segno; intorno a Lui ci sono i discepoli, le primizie della nuova comunità; e vicino a Gesù e ai suoi discepoli c’è Maria, Madre provvidente e orante. Maria partecipa alla gioia della gente comune e contribuisce ad accrescerla; intercede presso suo Figlio per il bene degli sposi e di tutti gli invitati. E Gesù non ha rifiutato la richiesta di sua Madre. Quanta speranza in questo avvenimento per noi tutti! Abbiamo una Madre che ha gli occhi vigili e buoni, come suo Figlio; il cuore materno e ricolmo di misericordia, come Lui; le mani che vogliono aiutare, come le mani di Gesù che spezzavano il pane per chi aveva fame, che toccavano i malati e li guarivano. Questo ci riempie di fiducia e ci fa aprire alla grazia e alla misericordia di Cristo» [1]. Maria diventa un aiuto misericordioso e provvidenziale per tutti gli assetati, tanto nel corpo, quanto nello spirito. Le apparizioni mariane in cui la Vergine lega la sua presenza allo sgorgare di sorgenti d'acqua diventano un simbolo nel simbolo: acqua che disseta il corpo, ma anche segno di come la Madonna sia canale di grazia, strumento nelle mani di Dio per invitare gli uomini alla conversione, Donna che rimanda all'unica vera acqua capace di dissetare, a quei «fiumi d'acqua viva» sgorgati dal seno di Cristo (cfr. Gv 7,38).

Aiutare Dio nel suo progetto di salvezza

«Nella scena di Cana, oltre a Gesù e a sua Madre, ci sono quelli che vengono chiamati i “servitori”, che ricevono da Lei questa indicazione: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2,5). Naturalmente il miracolo avviene per opera di Cristo; tuttavia, Egli vuole servirsi dell’aiuto umano per compiere il prodigio. Avrebbe potuto far apparire direttamente il vino nelle anfore. Ma vuole contare sulla collaborazione umana, e chiede ai servitori di riempirle di acqua. Come è prezioso e gradito a Dio essere servitori degli altri! Questo più di ogni altra cosa ci fa simili a Gesù, il quale "non è venuto per farsi servire, ma per servire" (Mc 10,45). Questi personaggi anonimi del Vangelo ci insegnano tanto. Non soltanto obbediscono, ma obbediscono generosamente: riempirono le anfore fino all’orlo (cfr Gv 2,7). Si fidano della Madre, e fanno subito e bene ciò che viene loro richiesto, senza lamentarsi, senza calcoli» [2]. Seguendo l'esempio di questi servitori, ogni cristiano è invitato a farsi "operatore di misericordia", per essere ausilio dei propri fratelli, come lei - la Madre - è ausilio di tutti i suoi figli.


NOTE


[2] Ibidem.

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