giovedì 19 maggio 2016

Novena a Maria Ausiliatrice 2016 /5


MARIA AUSILIATRICE
DONNA MISERICORDIOSA
Insegnare agli ignoranti


L'Anno Santo della Misericordia diventa occasione propizia per riflettere su Maria Ausiliatrice quale Madre di misericordia: proprio perché misericordiosa ella si fa aiuto dell'uomo. Così è possibile parlare della Vergine in correlazione alle opere di misericordia, in una mirabile sintesi di gesti e parole concrete che il Vangelo ci ha tramandato, e analizzando i loro significati simbolici e spirituali.




PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE

(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN






«Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore».
 (Lc 2,51)

MARIA EDUCATRICE

«Ci si può chiedere: che cosa comportò per Gesù avere Maria per madre e Giuseppe per "padre"? [...] Un'osservazione attenta consente di scoprire in Gesù i tratti spirituali della madre: la disponibilità al progetto di Dio, la preghiera che sgorga dal cuore, la sollecitudine verso i poveri e i sofferenti, la mitezza e l'umiltà, ecc. Maria non è stata madre solamente nel senso che lo ha concepito, partorito e nutrito. Gli è stata accanto giorno dopo giorno, lo ha "cresciuto", gli ha trasmesso la sua ricchezza interiore nella cornice della vita quotidiana [1]. Gesù ha preso da Maria tutto ciò che un figlio della sua età poteva prendere in quell'ambiente dalla propria mamma. È lei che lo ha iniziato alla lingua del suo popolo, alla preghiera sacra, alla lettura della Torà, agli usi e costumi degli antenati. È lei che gli ha trasmesso le innumerevoli e imponderabili cose che un fanciullo riceve, anche a sua insaputa, nel focolare domestico. Ella fu la prima e più importante educatrice di Gesù [2]».

Maria insegna agli ignoranti

Il termine "ignorante" non va inteso in senso negativo, ma per quello che esso indica realmente: uno che ignora delle cose, che non le conosce ancora, o che non le conosce nella maniera giusta. Maria ha educato un Gesù veramente neonato, bambino e fanciullo che, al pari di ogni essere umano, ha dovuto imparare a camminare, parlare, pregare secondo gli usi e i riti della propria fede.
Ma, «fatto per diventare un altro Gesù, ogni uomo è per ciò stesso chiamato ad esistere ad immagine e somiglianza anche di Maria; e trova in lei l'incomparabile educatrice della sua vita» [3].
Guardare a Maria e affidarsi a lei significa acconsentire a mettersi alla sua scuola e farsi educare da lei è lasciarsi aiutare nel proprio percorso di crescita umana e cristiana. 
«Santa Maria esercita un influsso materno sulla formazione, sulla vita e sullo sviluppo della Chiesa e di ogni suo membro. In quanto singolare discepola di Gesù buon pastore e maestra di cristianesimo – anticamente la si qualificava, la si riconosceva e la si invocava, tra l'altro, anche come la "Buona Pastora" o la "Divina Pastora" – la Madre del Signore insegna una spiritualità che tende a creare una cultura della vita e uno stile evangelico di vita, che si fa carico con compassione, tenerezza, misericordia, gentilezza e accoglienza delle speranze e dei bisogni delle creature per contrastare una pseudo cultura dura, spietata, indifferente, estraniante, che non promuove ma deprime l'umano, visto che il Dio cristiano con i suoi valori antropocentrici diviene per molti un "estraneo", e i suoi discepoli e discepole dei "forestieri" da non frequentare e interpellare» [4].


NOTE

[1] Francesco Mosetto, Gesù «cresceva». Storia e mistero, LAS, 2015, pp. 35-36.

[2] Giorgio Gozzelino, Ecco tua Madre! Breve saggio di mariologia sistematica, Elledici, 1998, pp. 72-73.

[3] Ibidem.

[4] Salvatore Maria Perrella, Maria, prima educatrice, in Madre di Dio, 5 maggio 2012.

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