sabato 7 maggio 2011

NOVENA ALLA MADONNA DI FATIMA- Quarto giorno La virtù del soffrire






Preghiera di Benedetto XVI alla Madonna di Fatima 
(composta in occasione del viaggio a Fatima nel maggio 2010)

Signora Nostra 
e Madre di tutti gli uomini e le donne,
eccomi come un figlio
che viene a visitare sua Madre
e lo fa in compagnia 
di una moltitudine di fratelli e sorelle.

 Madre amabilissima,
tu conosci ciascuno per il suo nome,
con il suo volto e la sua storia,
e a tutti vuoi bene
con la benevolenza materna
che sgorga dal cuore stesso di Dio Amore.
Tutti affido e consacro a te,
Maria Santissima, 
Madre di Dio e nostra Madre.






Dal volume "La Madonna nella vita di Padre Pio":


Cerchiamo e sforziamoci di imitare questa madre in modo speciale nella virtù del soffrire.
Imitiamola ai pie' della croce, addolorata, nel contemplare il suo Figlio morente, se vogliamo piacere a questa Madre.
Del resto o vogliamo o non vogliamo, la sofferenza è per tutti.
Quindi cerchiamo che questa diventi virtuosa per noi, imitando la nostra Mamma addolorata e questa stessa madre ci darà la forza per poter soffrire cristianiamente, e affinché possiamo ricevere il premio a suo tempo.
La Madonna ci assisterà".


Il settimo appello del Messaggio di Fatima ci esorta così: Offrite costantemente all'Altissimo orazioni e sacrifici.

E Suor Lucia così commenta: "Il Messaggio ci chiede di offrire a Dio, di tutto ciò che possiamo, un sacrificio.
L'angelo aveva infatti detto ai pastorelli: "Di tutto ciò che potete, offrite un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con i quali egli viene offeso e di supplica per la conversione dei peccatori".
La veggente di Fatima, precisa: "Possono essere sacrifici di beni spirituali, intellettuali, morali, fisici e materiali.
Secondo i momenti, avremo occasione di offrire ora gli uni ora gli altri.
Ciò che conta è essere disposti a cogliere le occasioni che si presentano; soprattutto dobbiamo essere capaci di sacrificarci quando questo è richiesto dall'adempimento del nostro dovere verso Dio, verso il prossimo e verso noi stessi.
E ancor più, se questo sacrificio è necessario per non trasgredire a nessuno dei comandamenti della legge di Dio; allora il sacrificio che ci dobbiamo imporre è obbligatorio, perché siamo obbligati a sacrificarci quando necessario per non peccare.

Perché è necessario offrire i nostri sacrifici a beneficio degli altri?
E' ancora Suor Lucia che ci viene incontro: "Come dice San Paolo, dobbiamo completare in noi ciò che manca alla Passione di Cristo, perché siamo membra del suo corpo mistico.
Ora quando un membro del corpo soffre, tutti gli altri membri soffrono con lui, e quando un membro si sacrifica, tutti gli altri membri partecipano a questo sacrificio; se un membro è malato e il male è grave, anche se il male è localizzato solo in esso, tutto il corpo soffre e muore.
La stessa cosa avviene nella vita spirituale: tutti siamo malati, tutti abbiamo molte carenze e peccati; perciò tutti abbiamo il dovere, in unione con la vittima innocente che è Cristo, di sacrificarci in riparazione  dei nostri peccati e di quelli dei nostri fratelli, perché tutti siamo membra dello stesso unico corpo mistico del Signore.
Gesù Cristo, da persona divina quale era, non poteva peccare, e tuttavia ci ha dato un grande esempio di vita penitente".

La stessa Vergine, associandosi al Figlio, ci ha offerto un modello di vita di continua sofferenza e penitenza e ci aiuterà a saper scoprire ed offrire con letizia cristiana, le piccole e grandi occasioni di sacrificio che incontreremo nella nostra vita!

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