lunedì 30 maggio 2011

Monsignor Bertolone...benvenuto!




Ieri pomeriggio Mons. Vincenzo Bertolone ha preso possesso della sua nuova diocesi, quella di Catanzaro Squillace.



Che il Signore protegga ed illumini il nostro nuovo Pastore, e che noi fedeli ci rendiamo docili e collaborativi alla sua azione di guida!



Nella sua prima omelia dalla cattedra vescovile del Duomo di Catanzaro, Monsignore Bertolone ha ricordato a noi tutti che è nostro dovere rendere testimonianza non solo della fede, ma anche della nostra gioia, ricollegandosi alla prima lettura della liturgia domenicale "In quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città". (At 8, 5-8)

Filippo, nella sua esperienza di vita "concreta" si rende testimone del Cristo, Lo manifesta nella sua stessa esistenza e Monsignor Bertolone ha sottolineato quanto oggi sia più che mai necessaria la presenza di persone che rendano testimonianza VIVA a Gesù, perché...la Parola non basta più!

A prima vista, sembrerebbe un'affermazione un po' "forte", ma in effetti, guardandoci intorno, possiamo constatare con desolazione che la Bibbia o non è più letta, o è letta senza essere interiorizzata e concretizzata...ed allora, si, non basta!
La Parola deve rendersi in noi "viva ed efficace" e questo richiede una personale collaborazione: nel Vangelo di ieri, Gesù stesso ci ha detto che "c
hi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui". (Gv 14, 21)
Senza impegno personale, senza decisione e attuazione di un progetto, tutto rimane solo un' "idea", magari messa anche nero su bianco, ma che non si fa operativa!
Il Vangelo richiede la nostra collaborazione, la nostra svolta di vita, la nostra attuazione: esclusivamente in tal modo il Signore può operare in noi, trasformarci; esclusivamente così si può arrivare a dire, con San Paolo "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me". (Gal 2,20)

Mons. Bertolone, nel corso dell'omelia, ha dunque anticipato di volersi impegnare per alcune cause di canonizzazione, riguardanti figure come Maria Antonietta Samà (detta "la monachella di San Bruno") e Concetta Lombardo ad esempio; persone che potrebbero diventare questi nuovi esempi di "testimonianza concreta" dell'incontro con Cristo, sul piano di una vita spirituale intensa che si traduce in relazioni concrete improntate alla sequela di Gesù.

Non solo, ma Mons. Bertolone ha sottolineato quanto si sia persa, oggi, la "PASSIONE PER LA VERITA'".
In quel momento ho pensato a Edith Stein, divenuta poi Suor Teresa Benedetta della Croce: da filosofa ebrea, poi atea, la sua ricerca insaziabile della verità l'ha condotta a Dio, a Gesù, attraverso l'incontro con una testimone dell'amicizia con il Signore, Santa Teresa d'Avila.
Le parole del nostro nuovo Arcivescovo possono dunque ricordare quanto sia importante, per noi che ancora camminiamo su questa terra, incontrare figure che, affascinate e trascinate dall'incontro con l'Altro, sappiano comunicare a noi, ricercatori di verità, l'unico VERO BENE.
E' anche questo un punto di partenza per rendere in noi viva ed efficace la Parola, per trovare uno stimolo, uno spunto, un incoraggiamento alla radicale scelta di vita evangelica!
Nell'affermare di voler imparare anche dai lontani da Dio, da quanti vivono debolmente la fede o se ne sono completamente allontanati, Mons. Bertolone ha proprio sottolineato come a volte siano quelli che crediamo lontani dalla fede ad essere più vicini a Dio.
Magari basta solo fare un passo, come lo fece Edith Stein, spinti da un esempio luminoso di vita cristiana!

"L'aria che respira l'uomo contemporaneo presenta tracce minime di religione" ha affermato Monsignor Bertolone: proviamo a essere anche noi le "boccette di profumo" che spargono fragranze di fede e di religione cattolica in questo nostro mondo.
Proviamo a seguire l'invito di Mons. Bertolone: viviamo in questo tempo, siamo chiamati a renderlo bello ora, non pensiamo al passato, o al futuro....impegniamoci nel presente!

BENVENUTO MONSIGNORE!

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