domenica 22 giugno 2014

NOVENA AL SACRATISSIMO CUORE DI GESU' - Quinto giorno: "Cuore di Gesu', casa di Dio e porta del Cielo" -


S.Cuore - Chiesa di San Giacomo, Roma 
 
 
 
 
 
PREGHIERA AL SACRO CUORE
 
 
Dio, Padre buono,
nel Cuore di Tuo Figlio
celebriamo le meraviglie del Tuo amore:
da questa fonte inesauribile
riversa su di noi
l'abbondanza dei Tuoi doni.
Amen
 
(dalla Liturgia) 








 
Tutte le litanie su cui abbiamo meditato fino ad ora possono essere riassunte e "simboleggiate" da un' espressione, tratta dalla medesima preghiera litanica : "Cuore di Gesù, casa di Dio".
L'immagine della casa è molto bella, perché ci da' l'idea di una realtà in cui si vive in un clima di familiarità e di amore ed è in effetti quanto per noi deriva dal chiamare Dio Padre "Abbà-Papà" secondo le parole che Gesù ci insegna nel Padre Nostro e dall'essere noi "figli" di Dio per mezzo del Santo Battesimo.
Nel Vangelo, Cristo stesso ricorre al concetto di "casa" quando definisce il Regno simile ad "un padrone di casa" (Mt 20,1) e quando afferma:
"ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". (Mt 13,52)
In quest'ultima citazione, si rintraccia un concetto ancora più forte di quello contenuto nella prima: non solo il Regno di Dio è un padrone di casa, ma anche l'uomo, alla sequela Christi, può diventare "padrone", comproprietario dei beni immensi della casa del Padre.
Gesù è contemporaneamente Padrone (perché Figlio del Padre!, perchè Dio Egli stesso!) e "casa", poiché in Lui non solo l'Umanità è unita alla Divinità, ma Dio Padre e Dio Spirito vengono ad abitare nel Suo Cuore.

"Entrare" nel Cuore di Cristo, lasciarsi avvolgere dal Suo Amore, ma anche sforzarsi di comprenderne i sentimenti, il Suo modo di esprimere la vicinanza ai fratelli , il Suo zelo per la salvezza degli uomini ed il Suo legame con il Padre; conoscerLo ed imitarLo attraverso il Vangelo ed i Sacramenti, implica allora "accedere" alla casa di Dio.
Ecco perché la stessa litania che definisce il Cuore di Gesù come "casa di Dio" Lo contempla anche come "porta del Cielo".
Solo in Gesù vi è salvezza, solo nel Suo Amore Misericordioso che ha assunto connotati anche umani; solo per opera dello Spirito Santo si può dire che "Gesù è Signore" (1 Cor 12,3), l'inviato del Padre per la salvezza del mondo.
Penetrare nel Cuore di Cristo è quindi immergersi nella volontà del Padre e lasciarSi plasmare dallo Spirito Santo che Egli ci invia.

E' quasi spontaneo pensare a quell'esortazione di Gesù: "Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano". (Mt 7,13)
Il Cuore di Gesù è questa porta: stretta non nel senso che il Suo non sia un Amore Misericordioso (al contrario!), ma perché vivere secondo questo Cuore significa vivere da veri cristiani, con coerenza evangelica, con radicalità evangelica...e perché la Misericordia di Dio trova spazio solo attraverso la libertà della scelta umana, attraverso l'accettazione della mano divina sempre tesa verso l'uomo.
"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo". (Gv 10,9)

Che il Cuore Sacratissimo di Gesù ci ottenga - per opera dei doni dello Spirito Santo - la capacità di conoscerLo, amarLo, imitarLo e la fortezza per entrare nella volontà del Padre anche quando ci appare come una porta "stretta" che richiede sacrificio e perseveranza.

Il Cuore di Maria, che in tutto è imitazione del Cuore del Figlio, ci sostenga e ci guidi.
 

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