mercoledì 23 gennaio 2013

TRIDUO A SAN FRANCESCO DI SALES nell' Annus Fidei


Il triduo a San Francesco di Sales si inserisce a pieno titolo fra le iniziative del blog per l'Annus Fidei, essendo infatti incentrato su scritti del santo Vescovo, aventi per tema proprio la FEDE.

Il testo da cui sono tratti i pensieri del dottore della Chiesa è "Breve guida spirituale secondo San Francesco di Sales", curato da Sr.Maria Grazia Francheschini, ed. Elledici.





TRIDUO A SAN FRANCESCO DI SALES

Secondo giorno: la fede è la base e il fondamento delle altre virtù











O Dio, tu hai voluto 

che il santo vescovo Francesco di Sales 

si facesse tutto a tutti nella carità apostolica: 

concedi anche a noi di testimoniare sempre, 
nel servizio dei fratelli, 
la dolcezza del tuo amore.
AMEN




San Francesco di Sales ha lasciato scritto che"Fede che dorme è quella di chi crede, ma pigramente e non cerca di approfondire i misteri in cui crede, non vi pensa, non vi si applica.
Una tale fede rischia di essere sedotta da molti nemici e così perdersi".


La Fede può dunque essere lasciata da noi in un angolo del nostro essere e della nostra vita come qualcosa che dorme, che sta quieta, senza crescere, senza alimentarsi.
Una Fede così, ci rammenta il Santo Dottore e Vescovo di Ginevra, è una virtù in pericolo, rischia di essere sballottata dalle onde, come la barca su cui i discepoli si trovano -senza Gesù- dopo la prima moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mc 6, 45-52).

Pensiamo alla fede iniziale dei dodici: indubbiamente avevano compreso per..."sommi capi", chi fosse il Cristo e credevano in Lui, eppure spesso il Vangelo riporta espressioni che in riferimento a loro, sottolineano che avevano "il cuore indurito", che non avevano nemmeno "capito il fatto dei pani" e dei pesci! (cfr Mc 6,52)
Erano ancora così "deboli" nella Fede tanto che Filippo. a Gesù, chiederà di mostrare loro il Padre: non aveva compreso, e come lui nessuno degli altri 11, che vedere Gesù era vedere il Padre!

La fede è un dono, ma non uno di quei doni che, una volta ricevuto, si possa semplicemente conservare in un cantuccio!
Fede è strettamente legata ad Amore, perché Dio stesso è Amore (1 Gv 4,8).
Sant'Agostino, infatti, scrisse: Che altro è vivere felicemente se non possedere qualcosa di eterno conoscendolo? (Diverse questioni 35,2)

Nella sua Lettera Apostolica Porta Fidei, Papa Benedetto XVI sottolinea:

"San Luca insegna che la conoscenza dei contenuti da credere non è sufficiente se poi il cuore, autentico sacrario della persona, non è aperto dalla grazia che consente di avere occhi per guardare in profondità e comprendere che quanto è stato annunciato è la Parola di Dio.

La conoscenza dei contenuti di fede è essenziale per dare il proprio assenso, cioè per aderire pienamente con l’intelligenza e la volontà a quanto viene proposto dalla Chiesa. 
La conoscenza della fede introduce alla totalità del mistero salvifico rivelato da Dio. 
L’assenso che viene prestato implica quindi che, quando si crede, si accetta liberamente tutto il mistero della fede, perché garante della sua verità è Dio stesso che si rivela e permette di conoscere il suo mistero di amore  (Porta Fidei, n 10)


Per accedere a una conoscenza sistematica dei contenuti della fede, tutti possono trovare nel Catechismo della Chiesa Cattolica un sussidio prezioso ed indispensabile. Esso costituisce uno dei frutti più importanti del Concilio Vaticano II


E’ proprio in questo orizzonte che l’Anno della fede dovrà esprimere un corale impegno per la riscoperta e lo studio dei contenuti fondamentali della fede che trovano nel Catechismo della Chiesa Cattolica la loro sintesi sistematica e organica. Qui, infatti, emerge la ricchezza di insegnamento che la Chiesa ha accolto, custodito ed offerto nei suoi duemila anni di storia. 
Dalla Sacra Scrittura ai Padri della Chiesa, dai Maestri di teologia ai Santi che hanno attraversato i secoli, il Catechismo offre una memoria permanente dei tanti modi in cui la Chiesa ha meditato sulla fede e prodotto progresso nella dottrina per dare certezza ai credenti nella loro vita di fede. (Porta Fidei, n.11)

Chi ama vuole conoscere sempre meglio l'Amato, perché 
  • maggiore conoscenza implica un percorso in cui si è sempre più affascinati dalla bellezza di ciò in cui si crede;
  • conoscenza maggiore comporta un penetrare sempre di più nel mistero di un Dio che è Amore;
  • conoscere vuol dire approfondire la meravigliosa, unica figura di Gesù di Nazareth;
  • questo aumenterà l'Amore e diminuirà il rischio di essere abbagliati da false nuove teologie, da errori legati ad un mancato approfondimento dei contenuti del nostro Credo.

Allora coniughiamo fede e ragione, amore e dottrina, nel nostro cammino di Fede, facendo tesoro delle ammonizioni di San Francesco di Sales e dell'invito pressante del Sommo Pontefice, in questo Annus Fidei che ci viene offerto come vera occasione per vivere intensamente il nostro rapporto con Dio e fra di noi, come unico corpo di credenti.

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