Il triduo a San Francesco di Sales si inserisce a pieno titolo fra le iniziative del blog per l'Annus Fidei, essendo infatti incentrato su scritti del santo Vescovo, aventi per tema proprio la FEDE.
Il testo da cui sono tratti i pensieri del dottore della Chiesa è "Breve guida spirituale secondo San Francesco di Sales", curato da Sr.Maria Grazia Francheschini, ed. Elledici.
TRIDUO A SAN FRANCESCO DI SALES
Primo giorno: la fede è cooperazione di intelletto e volontà
che il santo vescovo Francesco di Sales
si facesse tutto a tutti nella carità apostolica:
concedi anche a noi di testimoniare sempre,
nel servizio dei fratelli,
la dolcezza del tuo amore.
AMEN
Il Catechismo della Chiesa Cattolica sottolinea un elemento molto importante: pur essendo "la fede un dono di Dio, una virtù soprannaturale da lui infusa" (CCC 153), "non è meno vero che credere è un atto autenticamente umano.
Non è contrario né alla libertà né all'intelligenza dell'uomo far credito a Dio e aderire alle verità da lui rivelate" (CCC 154).
"Nella fede, l'intelligenza e la volontà umane cooperano con la grazia divina.
Credere è un atto dell'intelletto che, sotto la spinta della volontà mossa da Dio per mezzo della grazia, dà il proprio consenso alla verità divina" (CCC 155)
San Francesco di Sales così descrive questa "cooperazione":
"La fede è la grande amica del nostro spirito.
Quando Dio ce la concede, entra nella nostra anima e parla al nostro spirito proponendo all'intelletto in modo così gradevole ciò che si deve credere, che la volontà ne riceve un grande compiacimento, tale da incoraggiare l'intelletto ad acconsentire a conformarsi alla verità.
L'atto di fede consiste proprio in questa adesione del nostro spirito che, avendo ricevuto la piacevole luce della verità, vi aderisce con una sicurezza dolce, ma forte e solida, fondata sulla autorità della rivelazione che gli viene comunicata.
Questa sicurezza che lo spirito umano trova nelle cose rivelate e nei misteri della fede, comincia con un sentimento di amore e di compiacenza nei confronti della bellezza e dolcezza della verità divina proposta.
La fede fa capire con infallibile certezza che Dio esiste, che è di una bontà infinita, che può e vuole comunicarsi a noi e che per questo ci ha preparato tutti i mezzi necessari perché giungiamo alla felicità della sua gloria immortale".
Che noi siamo dei "convertiti" tanto quanto dei cristiani che hanno sempre percorso un cammino appreso fin dalla tenera età, certamente avremo sperimentato, in qualche momento della nostra vita, la "sensazione" descritta da San Francesco di Sales.
Ad un certo punto la fede entra per la prima volta nella nostra realtà interiore, oppure ci rendiamo conto di percepirla in un modo nuovo, come un dono arricchito, consapevole.
In quell'istante ci appare -in maniera rapida ed intuitiva- che Dio è Verità, Sommo Bene, Bellezza infinita ed eterna ed è impossibile non essere affascinati da questa presa di coscienza.
Qui però si gioca il nostro cooperare attivamente: la Grazia ci tocca, sta a noi aderirvi con la volontà!
Questo può capitarci in situazioni disparate: contemplando un paesaggio che ci pone dinanzi alla maestosità del Creatore;
leggendo o meditando un pensiero sugli attributi di Dio o un libro scritto da un santo che ci folgora d'improvviso (Santa Teresa Benedetta della Croce si convertì grazie alla lettura dell'Autobiografia di Teresa d'Avila. Leggendola tutta d'un fiato, disse "Questa è la verità"!);
affrontando una situazione particolarmente dolorosa, in cui si percepisce maggiormente la presenza di Qualcuno che ci guida, sostiene e accompagna...
Quante occasioni, anche quotidiane, si offrono allora a noi come stimolo per far crescere in noi la fede: cerchiamo di coglierle, magari rammentando proprio quei momenti particolari della nostra vita in cui abbiamo già percepito in maniera intensa ed interiore la Fede come "finestra" sul Vivo e Vero.
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