domenica 8 gennaio 2012

CRISTIANOFOBIA.....dall'arte "teatrale" all'...arte politica!

Penso che tanti di voi avranno letto, in questi giorni, delle polemiche (giustificatissime!)intorno allo spettacolo (....) di Romeo Castellucci -dal titolo "Sul concetto del volto del Figlio di Dio"-.

Innanzitutto, come premessa e per chi non fosse a conoscenza di questa blasfema rappresentazione, che andrà in scena a Milano dal 24 gennaio, ecco un estratto dal sito del Comitato San Carlo Borromeo, Basta Cristianofobia, che descrive brevemente il contenuto della pièce teatrale":

"Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio

La rappresentazione teatrale ruota attorno allo sfondo che la accompagna: il Volto di Gesù dipinto da Antonello da Messina. 
Davanti al Volto di Cristo, però, si svolgono delle scene ambigue, morbose e disgustose: si mostra il rapporto tra un padre anziano e suo figlio che svolge le mansioni di infermiere e di domestico.
L’odio anticristiano si rivela nel momento in cui entrano in scena alcuni bambini che cominciano a lanciare granate contro il volto di Gesù. 
Verso la fine della rappresentazione, l’uomo anziano va dietro l’immagine di Cristo e, mentre il Volto viene deformato, l’anziano copre l’immagine di un liquido nero, simbolo degli escrementi dell’anziano (tanto che in qualche passata rappresentazione – a questo punto – un odore nauseabondo ha invaso la sala). 
La conclusione della rappresentazione è di inequivocabile rifiuto di Cristo: «Tu non sei il mio Pastore»".


Chiaramente, davanti ad una simile porcheria che viene spacciata per arte, come cattolici non possiamo rimanere con le mani in mano.
Invito pertanto i lettori del blog a sottoscrivere l'appello di protesta, che trovate proprio sul sito del Comitato San Carlo Borromeo -Basta Cristianofobia oppure potete inviare una mail a Mons. Scola, all'indirizzo webmaster@chiesadimilano.it copiando il testo sempre già disponibile sullo stesso sito.

Consentitemi ora di spaziare un po', prendendo spunto dall'argomento oggetto di questo articolo odierno.
La "cristianofobia", se bene analizziamo il termine, altro non è che...la paura dei cristiani.
Fobia significa infatti paura, ma anche "ripugnanza".
Certo, il cristiano è un soggetto scomodo per molti, perché se se veramente si mette ad essere quello che è chiamato ad essere -sale della terra e luce del mondo- capiamo bene che per malpensanti, oziosi, viziosi, egoisti e malvagi, rimane poco spazio di azione sulla terra.
Detto proprio in termini crudi e spiccioli, se i topi vogliono ballare, devono eliminare il gatto di cui hanno paura.
Per realizzare questo piano "mangiagatto" finiscono con il rivelare la loro visione del cristianesimo come di una "odiosa minaccia", riversando sulla persona di Cristo e su tutto quello che la riguarda (Chiesa e suoi strumenti inclusi) l'odio che nutrono nei confronti di quello che considerano...nemico.

Ultimamente rifletto spesso su quello che da circa uno, due anni a questa parte si sta verificando in Italia, a livello non sociale o culturale, ma prima di tutto politico.
Sì, politico!
La politica -tanto di destra quanto di sinistra- sta attuando una serie di misure volte a far "scomparire" lentamente proprio gli strumenti di cui la Chiesa si serve a fin di bene (detto ancora in termini spiccioli), per la propria opera di apostolato e di cura anche della persona umana nella sua totalità.
Il fine ultimo è naturalmente far scomparire la Chiesa stessa come istituzione non politica o sociale, ma SPIRITUALE, nella sua parte più "interiore"...

Analizziamo le due cose che maggiormente evidenziano la piega presa dalla politica italiana degli ultimi anni:
  • l'aumento spropositato delle tasse di spedizioni delle riviste
  • la bagarre -montata quanto l'albume dell'uovo- intorno al pagamento dell'ICI da parte degli enti ecclesiastici
In merito al primo elemento, è facile comprendere come questo spropositato (e senza senso) rimedio scelto dalla politica italiana per "sanare" le finanze non sanate dello Stato, abbia colpito quasi esclusivamente le pubblicazioni cattoliche.
Lasciamo stare i sedicenti report che blateravano -sempre anni fa- di presunti "supporti economici" alla stampa cattolica.
Se questi supporti (ammesso che ci fossero!) avessero concesso lunga vita ai giornali cattolici, vorrei sapere come mai, a seguito della STANGATA sulle tariffe di spedizione, quasi tutti i periodici no profit cattolici sono stati drasticamente DANNEGGIATI, costretti a ridurre il numero di uscite annuali, o a limitare le spedizioni solo ed esclusivamente a quanti siano in regola col pagamento degli abbonamenti....
E' ovvio che il problema non riguarda riviste dall'abbonamento notoriamente elevato o che, per il loro taglio e per il tipo di argomentazione trattata, possono usufruire di avalli economici differenti, come quelli provenienti dagli sponsor pubblicitari.

A prescindere poi dalla qualità eccelsa o meno di tutta la stampa cattolica (perché è ovvio che le riviste sono molto varie fra di loro!), c'è da dire che di certo esse possono essere un valido ausilio per molte persone, specie per quelle più anziane o meno "acculturate", che non vanno in giro in rete per documentarsi sulle cose di fede, che non comprano libri di spiritualità....che non possono permettersi abbonamenti troppo cari, ma si spingevano volentieri a ricevere le riviste di parrocchie, opere come quella del Sacro Cuore di Bologna e via dicendo...magari inviando un'offerta anche ben più bassa dell'indicativa quota di abbonamento.
Naturalmente, da parte dello Stato, tagliare le gambe alla stampa cattolica è il tentativo di AFFIEVOLIRE LA VOCE che prima entrava nelle case, parlando di Cristo e della Chiesa.... cercare di stringere il cerchio della formazione cristiana di molte persone che non vanno a formarsi fuori dalle proprie case....

Il secondo aspetto, quello dell'Ici, rientra sempre in questa stessa logica: far credere che la Chiesa sia contro lo Stato, che sia quindi bugiarda rispetto al Vangelo (date a Cesare quel che è di Cesare, no?)....ed un DOMANI SPINGERE ADDIRITTURA A CHIUDERE LE CHIESE PERCHE' I LUOGHI DI CULTO NON PAGANO LE TASSE!
E ditemi, se pure la stampa cattolica ha letteralmente "i numeri contati"...dove si dovrebbe difendere e con quale tempismo?

Insomma, la "cristianofobia" -molto spesso- si nasconde dietro atteggiamenti che all'apparenza dovrebbero mostrarsi come "criteri di equità per tutti", ma che celano la verità effettiva per cui in realtà sono delle ingiustizie.... e noi, tante volte disinformati cattolici, rimaniamo muti davanti a certe "imposizioni politiche" perché non conosciamo, perché non vogliamo conoscere, perché ....eh, forse perché ci fa anche comodo!

Meditiamo, in questo giorno in cui si festeggia il Battesimo di Gesù: il Signore non ci invita a vivere solo una vita di fede nel chiuso del proprio IO, ma ad andare a cambiare il mondo con la nostra testimonianza concreta e fattiva....
salare la terra ed illuminare il mondo richiedono un impegno anche pratico, di parola di verità: una denuncia contro quello che oggi offende il volto di Cristo, e quindi anche di noi cristiani.... una denuncia contro l'arte cristianofobica, sia essa teatrale...o politica!

BUONA DOMENICA A TUTTI!

4 commenti:

  1. Eminenza Reverendissima,

    la Chiesa non può tacere, dica Lei una parola chiara, perché nella Sua Diocesi non avvengano cose tanto orribili e dissacranti. Gesù, UNICO nostro Dio, dal volto paterno e materno, ricco di grazie e di misericordia, perdoni chi, per ignoranza o grossolanità, per leggerezza, o perché non crede, degli errori che compie e propaga. Se non si crede, perché si disprezza?
    Il Signore, perdoni, e abbia misericordia di tutti noi!
    Paolisa

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  2. Carissima Maria,

    fa conoscere senza paura queste cose, perché tutti siamo responsabili del male che avviene, se non abbiamo il coraggio di detestarlo. Preghiamo, perché chi si crede intelligente e furbo, usi i doni ricevuti per diffondere il bene e non per essere così meschino da permettersi di criticare e di ridicolizzare Cristo. Ciao, Maria! Non temere e avanti con coraggio!

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  3. Giusto! Non temiamo di difendere Cristo!! Chi lo sbeffeggia, non lo conosce, e se non si conosce qualcuno, perché mai prenderlo a sassate morali? Ho sempre sostenuto che se io non credo in Buddha, non lo bestemmio, che senso avrebbe! Se si rifiuta Cristo - liberissimi di farlo, c'è il libero arbitrio - non si deve per questo colpirlo, e colpire coloro che lo amano! E' un atteggiamento insensato, puerile e meschino! Come un cristiano rispetta coloro che appartengono ad un altro credo, o sono atei, così dovrebbero fare altrettanto coloro che non sono interessati a Cristo! Qui non entra il concetto di religione, ma di buon vivere! Il rispetto è la base sulla quale si crea un dialogo, un rapporto equilibrato tra gli esseri umani: l'intelligenza è prerogativa dell'uomo, se non la si usa, si cade nella volgarità e si banalizza ogni cosa! Perché mai denigrare Cristo? Per colpire la Chiesa e i credenti in Lui? Ma chi lo fa non si accorge che abbassa il suo quoziente intellettivo? Conosco persone che non sono cristiane praticanti, che si definiscono atee, ma non si permetterebbero mai di prendersi gioco di Nostro Signore e di coloro che si affidano a Lui, perché sono persone intelligenti e rispettose dell'altrui pensiero.

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  4. Aggiungo: La cosa più sensata da fare e non andare ad assistere a quell'indecente spettacolo, così l'autore capirà di aver toccato il fondo!!!

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