giovedì 21 gennaio 2010

Pensieri per lo spirito / 8


LA NUOVA "TEOLOGIA" DELLE NOZZE DI CANA
Dalla "lista nozze" alla "lista divorzio". E se faccessimo marcia indietro?


I fedeli servitori delle nozze di Cana si preparino al pensionamento forzato: anzi alla cassa integrazione perpetua.
Il loro ruolo di attenti esecutori degli ordini del “Maestro delle celebrazioni” Gesù, non va più di moda e non è molto richiesto nei banchetti mondani.
Non c'è nemmeno bisogno della solerte “Wedding Planer” Maria, che con tanta cura badava a che niente fosse fuori posto, per non far sfigurare i riconoscenti sposini, affidatisi alla sua sapiente capacità organizzativa.
Il servizio che oggi va per la maggiore ha un nome nuovo ed “altisonante”: “LISTA DIVORZIO”.
E l'illustrazione del pacchetto “all inclusive”, sembrerebbe davvero allettante!
L'agenzia di stampa IGN, giorni fa, così lo ha descritto:
Nella catena dei grandi magazzini britannici si può trovare tutto quello che è necessario per ricominciare una nuova vita. Dai piatti alle lenzuola fino al ferro da stiro. Il responsabile: "Gli amici ti fanno 'un piccolo dono' per farti capire che ti staranno vicini in questo momento difficile"
Ma non è finita....perché ogni ricorrenza da “festeggiare” non può non essere accompagnata dal suo bigliettino augurale.
I nostri amici inglesi hanno pensato anche a questo, in ossequio alla loro fama di persone precisissime: "Congratulazioni per il vostro divorzio". Recita così l'originale bigliettino d'auguri in vendita in uno dei grandi magazzini Debenhams che prepara liste di regali per i divorziati”
Di questo passo, l'agenzia di Catering “Gesù e Maria” è destinata al fallimento e quanti pensavano di rivolgersi ai due capaci imprenditori, per organizzare il loro matrimonio, mi dispiace doverlo dire, saranno costretti a rivolgersi altrove.


Eppure....eppure se provassimo, per un attimo a dare applicazione concreta alle parole dell'apostolo Paolo, potremmo forse dirci che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, perchè notizie come quelle della “Lista divorzio”, danno modo a noi cristiani di parlarci senza mezzi termini e di fare il punto su una società che lotta per scristianizzare e banalizzare non solo il matrimonio, ma, più in generale, le relazioni umane.
E dalla riflessione singola o collettiva che sia, alimentata dalla Parola, può nascere nuovo impulso per un apostolato concreto e per una testimonianza di vita più sincera e convinta.
Il passo evangelico delle nozze di Cana (Gv 2,1-12) ci presenta Gesù e sua madre Maria, alle “prese” con un banchetto nuziale che rischia di trasformarsi in una clamorosa figuraccia per gli sposi: il vino, da servire nel corso del convivio, è finito, con grande vergogna dei padroni di casa, che rischiano di finire sulla bocca di tutti, per il male organizzato matrimonio!
A quel punto, senza essere stata interpellata, la Vergine Maria, animata dalla sua premura di mamma (che vede sempre -e spesso prima che siano palesate!-le necessità dei suoi figli), invita Gesù a compiere il Suo primo miracolo, chiedendoGli di trasformare l'acqua in vino, per levare dall'imbarazzo i novelli sposi.

Fate quello che vi dirà, dice Maria ai servi...e quelli, prontamente, eseguono l'ordine e, miracolosamente, l'acqua si trasforma in vino, salvando la compromessa riuscita della festa.
A quel punto, il maestro di tavola, assaggiando la bevanda, esclama Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”.
Mi fermo qui, perché mi pare siano sufficienti queste ultime frasi, per provare a invertire la marcia e passare dalla “lista divorzio” alla “lista nozze”.
La società odierna, come testimonia anche l'ultima trovata dei magazzini inglesi, concepisce le relazioni come un vino “buono” solo all'inizio, che poi, facendosi vecchio, va bene per quando si è già brilli...fino a non poterne più e rinunciare a berne, buttando via quello rimasto nel bicchiere.
La frase che pronuncia il Maestro di Tavola nel Vangelo di Giovanni, si adatta invece ad una descrizione di come dovrebbero essere le relazioni umane (non solo quelle matrimoniali, di cui parla il brano e a cui fa riferimento la notizia dell'IGN): non rapporti in cui offrire il meglio di sé solo agli inizi, quando ci si lascia prendere dall'entusiasmo e dalla voglia di conoscersi, bensì legami in cui conservare anche per il “dopo”, il vino buono.
Forse non è poi così scontato che sia sempre facile attuare quanto il Vangelo ci invita a fare, ma il brano delle Nozze di Cana ci chiarisce che -in primo luogo- nella vita matrimoniale (e può e deve essere cosi' anche nei rapporti di amicizia e di parentela!) abbiamo sempre la presenza al nostro fianco di Gesù e di Maria. Facendo quello che “Lui” ci “dirà”, potremo sicuramente intraprendere un percorso di conoscenza reciproca che non si esaurisca solo nelle prime fasi di una relazione, quella in cui di norma ci si lascia prendere dall'emozionalità e allora tutto appare bello, nuovo e interessante.
La presenza di Dio nella nostra vita, può essere invece la sorgente capace di alimentare, anche nel tempo, la vera gioia dello stare insieme, in una scoperta dell'altro che non inizi e finisca nell'arco di poco tempo (mesi o anni che siano), ma che possa dare frutti perenni, duraturi e veri.
Se l'animo umano è infinito, perché mai un donarsi all'altro che mi è accanto, dovrebbe essere invece “finito”, temporalmente limitato?
Alimentiamoci dei Sacramenti, della Parola e della Preghiera, viviamo i nostri rapporti non partendo dal presupposto del “prendo e lascio quando voglio”, ma crediamo fermamente che, se ci fideremo di Gesù, potremo creare relazioni solide e durature, frutto di una donazione reciproca piena.
Il Regno di Dio è in mezzo a voi” (Lc 17, 21) :questo ci dice Gesù e molti traducono anche “Il Regno di Dio è dentro di voi”.
Se dunque ognuno di noi è “Regno di Dio”, ossia presenza del Padre, che amiamo nel suo Figlio Incarnato e che ci manda lo Spirito Santo per fortificarci, possiamo realmente vivere quello che Gesù stesso ci dice a proposito del Regno: Ogni scriba divenuto discepolo del regno dei Cieli è simile ad un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche”.
Sotto la guida di Maria, facciamoci anche noi “scriba”, conoscitori della Parola di Dio contenuta nella Sacra Bibbia, alimentiamoci della Santa Comunione, invochiamo nella preghiera l'aiuto del Signore....e saremo allora capaci di essere buon “padrone di casa” -che accoglie l'altro che si dona- e “scriba” in grado di estrarre dal suo tesoro interiore, “cose nuove e cose antiche”, per farci dono per l'altro....a tempo indeterminato!


 La grande immagine, che campeggia al centro del post, è la foto dell'opera "Nozze di Cana", di un artista calabrese, Gregorio Marinaro, il cui blog ho scoperto stasera. Vi invito a visitarlo, ci sono molti altri splendidi acquerelli da gustare con gli occhi!  http://gregoriomarinaro.wordpress.com/

4 commenti:

  1. In un mondo che ha rigettato Cristo ogni relazione umana è rovesciata e il solo orizzonte è il proprio io, per questo ogni relazione umana è rovesciata e limitata. Occorre veramente affidarsi a Maria e a Gesù, e pregare anche per chi non sa più come si fa, affinchè possa tornare al Padre. Grazie per questo post..

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  2. Grazie a te, che hai la pazienza di leggermi, nonostante i miei "post fiume" :)Rimaniamo uniti nella preghiera!

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  3. Bellissimo nel suo ironismo della "lista di divorzio"! Purtroppo il mondo gira alla rovescia, da qualche decennio, da quando divorziare non è più uno scandalo, ma un "diritto" acquisito.
    Il consumismo dell'usa e getta, purtroppo è entrato anche nelle relazioni umane, dove l'altro va bene fin che ci serve. E parlo anche dei rapporti interpersonali in generale!
    Per questo possiamo dirci fortunati nel saper mantenere al nostro fianco Gesù e Maria, i nostri sapienti "organizzatori di matrimoni"!

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  4. Organizzatori di matrimoni e anche di amicizie, di belle conoscenze...insomma, come dici anche tu, di rapporti interpersonali in genere!
    Un abbraccio

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