lunedì 11 gennaio 2010

Pensieri per lo spirito / 6


IL FONDAMENTO DEL RISPETTO DELL'ALTRO
SECONDO BENEDETTO XVI
Tener fede alle promesse battesimali

C'è un monito, lanciato ieri da Papa Benedetto XVI, che poco è stato sottolineato dai media, concentratisi per lo più sulle parole del Santo Padre -pronunciate subito dopo l'Angelus- sul tema dell'immigrazione.
Vero è che l'appello del Pontefice, con riferimento a quest'ultimo argomento, rivesta un ruolo di spicco non solo sul piano della fede cristiana, bensì – e fondamentalmente- su quello umano, sociale e civile, affrontando argomenti quali i diritti e doveri dei migranti e il pericolo del loro sfruttamento, la cui tentazione” è più' facile nell'ambito del lavoro e delle “condizioni concrete di vita”.
Ma è altrettanto innegabile che, per quanti si professino cristiani, solo “dal Battesimo deriva anche un modello di società: quella dei fratelli. La fraternità non si può stabilire mediante un'ideologia, tanto meno per decreto di un qualsiasi potere costituito. Ci si riconosce fratelli a partire dall'umile ma profonda consapevolezza del proprio essere figli dell'unico Padre celeste”.
Benedetto XVI ha rivolto queste parole forti ai fedeli riuniti in Piazza San Pietro e all'umanità in ascolto, poco prima della preghiera mariana delle 12.00, ribadendo quanto già affermato, poche ore prima, nel corso della Santa Messa celebrata nella Cappella Sistina dove sono stati battezzati 14 bambini.

A fronte di una società sempre più secolarizzata, ma nella quale si conserva ancora -quasi per “tradizione”- l'usanza di battezzare i propri figli in Chiesa, pur non essendo “genitori cattolici praticanti”, il Papa ha ribadito ancora una volta come l'amministrazione di questo sacramento non sia solo “affare privato” del singolo che lo riceva, ma si collochi in una dimensione “collettiva” che richiede impegno e partecipazione attiva da parte di quanti siano chiamati a “educarli nella fede”.
Le parole del rito suggeriscono che, in qualche modo, la professione di fede e la rinuncia al peccato di genitori, padrini e madrine rappresentano la premessa necessaria perché la Chiesa conferisca il Battesimo ai loro bambini”: queste le parole echeggiate nella splendida Cappella dalla volta michelangiolesca.
Già nel volume “Introduzione al Cristianesimo”, l'allora Card. Ratzinger affermava -analizzando il Credo utilizzato nella liturgia battesimale (in forma di triplice domanda e risposta)- che la fede ci viene prefigurata per quello che in realtà è: una conversione, una svolta dell'esistenza, un cambiamento dell'essere”.
Solo da un cuore “trasformato”, aperto alla Parola, può nascere la capacità di educare gli altri alla fede. Un impegno non da poco, dunque, quello che il Papa ha rammentato a genitori, padrini e madrine non solo presenti ieri in Vaticano, ma in tutto il globo terrestre, ricordando loro come “dovranno impegnarsi ad alimentare con le parole e la testimonianza della loro vita le fiaccole della fede dei bambini, perché possa risplendere in questo nostro mondo, che brancola spesso nelle tenebre del dubbio, e recare la luce del Vangelo che è vita e speranza”.
L'impegno concreto a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, diventa allora il collante tra quanto ascoltato nella Cappella Sistina e quanto udito in Piazza San Pietro: grazie allo Spirito Santo ricevuto nel Battesimo, abbiamo in sorte il dono e l'impegno di vivere da figli di Dio e da fratelli, per essere come lievito di un'umanità nuova, solidale e ricca di pace e di speranza”.
Il rispetto del fratello - differente per provenienza, cultura, e tradizioni” -che ci è accanto, passa necessariamente, per un cristiano, dal rispetto delle promesse battesimali.


Potete trovare questo post, anche sul giornale on line "L'italoeuropeo", al seguente link: http://www.italoeuropeo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2454&Itemid=1

1 commento:

  1. Molto incisivo!! E' importante battere il chiodo sul fatto che chi presenta al Battesimo il proprio figlio, deve essere il primo formatore cristiano del piccolo, con l'esempio e l'ascolto costante della Parola!! E che il Battesimo non è solo un "pro-forma" o un motivo di festa senza una concreta base di fede cristiana.
    Quando si è consapevoli dell'insegnamento di Cristo, si accolgono tutti i fratelli del mondo!!

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