O Dio, nostro Padre,
che apri le porte del tuo regno
agli umili e ai piccoli,
fa' che seguiamo
con serena fiducia la via tracciata
da santa Teresa di Gesù Bambino,
perché anche a noi
si riveli la gloria del tuo volto
AMEN
SESTO GIORNO: PER ESSERE PENNELLINI FUNZIONALI OCCORRE AVVICINARSI ALL'ARTISTA!
Da "Storia di un'anima":
"Da quando ho capito che mi era impossibile fare qualcosa da sola, il compito che mi ha imposto non mi è più parso difficile: ho sperimentato che l'unica cosa necessaria era di unirmi sempre più a Gesù e che il resto mi sarebbe stato dato in aggiunta.
Infatti mai la mia speranza è stata delusa: il Buon Dio si è degnato di riempire la mia piccola mano tutte le volte che ciò è stato necessario per nutrire l'anima delle sorelle".
Unirsi sempre più a Gesù per svolgere bene il nostro lavoro sulle anime affidateci: cosa vuol dire questa "unione" con Lui? E quale scopo ha?
Ritorniamo al paragone del pennellino e della tela: il pennellino è diretto dall'artista, la cui mano sa come muoverlo, quanto colore prelevare dalla tavolozza, con quanta intensità farlo scivolare sulla tela, quale direzione imprimere al tocco e via dicendo...
Solo se il pennellino conosce la mano dell'artista potrà farsi docile ai suoi...comandi!
Stare uniti a Gesù è cercare di conoscerLo sempre più intimamente con e nella preghiera, con e nella vita sacramentale, con e nell'orazione mentale (se seguiamo una spiritualità tutta carmelitana!).
Unirsi così a Lui ci consentirà di sentirLo sempre vicino in ogni circostanza, di "intuire" i Suoi gusti, di provare a pensare cosa farebbe,direbbe, penserebbe in una specifica situazione: quella in cui noi ci troviamo a dover agire come Suoi pennellini!
Teresina ci dice: provare per credere!
Infatti mai la mia speranza è stata delusa: il Buon Dio si è degnato di riempire la mia piccola mano tutte le volte che ciò è stato necessario per nutrire l'anima delle sorelle".
Unirsi sempre più a Gesù per svolgere bene il nostro lavoro sulle anime affidateci: cosa vuol dire questa "unione" con Lui? E quale scopo ha?
Ritorniamo al paragone del pennellino e della tela: il pennellino è diretto dall'artista, la cui mano sa come muoverlo, quanto colore prelevare dalla tavolozza, con quanta intensità farlo scivolare sulla tela, quale direzione imprimere al tocco e via dicendo...
Solo se il pennellino conosce la mano dell'artista potrà farsi docile ai suoi...comandi!
Stare uniti a Gesù è cercare di conoscerLo sempre più intimamente con e nella preghiera, con e nella vita sacramentale, con e nell'orazione mentale (se seguiamo una spiritualità tutta carmelitana!).
Unirsi così a Lui ci consentirà di sentirLo sempre vicino in ogni circostanza, di "intuire" i Suoi gusti, di provare a pensare cosa farebbe,direbbe, penserebbe in una specifica situazione: quella in cui noi ci troviamo a dover agire come Suoi pennellini!
Teresina ci dice: provare per credere!
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