domenica 7 aprile 2013

FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA



« Io desidero che vi sia una festa della Misericordia :
voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello,
venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua ; 
questa domenica deve essere la festa della Misericordia »

(Gesù a Santa Faustina Kowalska )


Dal Decreto della Penitenzieria Apostolica, 29 giugno 2002:
Si concede l’Indulgenza plenaria alle consuete condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice) al fedele che nella Domenica seconda di Pasqua, ovvero della « Divina Misericordia », in qualunque chiesa o oratorio, con l’animo totalmente distaccato dall’affetto verso qualunque peccato, anche veniale, partecipi a pratiche di pietà svolte in onore della Divina Misericordia, o almeno reciti, alla presenza del SS.mo Sacramento dell’Eucaristia, pubblicamente esposto o custodito nel tabernacolo, il Padre Nostro e il Credo, con l’aggiunta di una pia invocazione al Signore Gesù Misericordioso (p.e. « Gesù Misericordioso, confido in Te »).

Si concede l’Indulgenza parziale al fedele che, almeno con cuore contrito, elevi al Signore Gesù Misericordioso una delle pie invocazioni legittimamente approvate.
Inoltre i naviganti, che compiono il loro dovere nell’immensa distesa del mare ; gli innumerevoli fratelli, che i disastri della guerra, le vicende politiche, l’inclemenza dei luoghi ed altre cause del genere, hanno allontanato dal suolo patrio ; gli infermi e coloro che li assistono e tutti coloro che per giusta causa non possono abbandonare la casa o svolgono un’attività non differibile a vantaggio della comunità, potranno conseguire l’Indulgenza plenaria nella Domenica della Divina Misericordia, se con totale detestazione di qualunque peccato, come è stato detto sopra, e con l’intenzione di osservare, non appena sarà possibile, le tre consuete condizioni, reciteranno, di fronte ad una pia immagine di Nostro Signore Gesù Misericordioso, il Padre Nostro e il Credo, aggiungendo una pia invocazione al Signore Gesù Misericordioso (p.e. « Gesù Misericordioso, confido in Te »).

Se neanche questo si potesse fare, in quel medesimo giorno potranno ottenere l’Indulgenza plenaria quanti si uniranno con l’intenzione dell’animo a coloro che praticano nel modo ordinario l’opera prescritta per l’Indulgenza e offriranno a Dio Misericordioso una preghiera e insieme le sofferenze delle loro infermità e gli incomodi della propria vita, avendo anch’essi il proposito di adempiere non appena possibile le tre condizioni prescritte per l’acquisto dell’Indulgenza plenaria.



BENEDETTO XVI REGINA CÆLI
Castel Gandolfo
Domenica della Divina Misericordia, 30 marzo 2008



"Cari fratelli e sorelle !

Durante il Giubileo del 2000, l’amato Servo di Dio Giovanni Paolo II stabilì che in tutta la Chiesa la Domenica dopo Pasqua, oltre che Domenica in Albis, fosse denominata anche Domenica della Divina Misericordia.
Questo avvenne in concomitanza con la canonizzazione di Faustina Kowalska, umile Suora polacca, nata nel 1905 e morta nel 1938, zelante messaggera di Gesù Misericordioso.

La misericordia è in realtà il nucleo centrale del messaggio evangelico, è il nome stesso di Dio, il volto con il quale Egli si è rivelato nell’antica Alleanza e pienamente in Gesù Cristo, incarnazione dell’Amore creatore e redentore. Questo amore di misericordia illumina anche il volto della Chiesa, e si manifesta sia mediante i Sacramenti, in particolare quello della Riconciliazione, sia con le opere di carità, comunitarie e individuali.
Tutto ciò che la Chiesa dice e compie, manifesta la misericordia che Dio nutre per l’uomo, dunque per noi.
Quando la Chiesa deve richiamare una verità misconosciuta, o un bene tradito, lo fa sempre spinta dall’amore misericordioso, perché gli uomini abbiano vita e l’abbiano in abbondanza (cfr Gv 10, 10).
Dalla misericordia divina, che pacifica i cuori, scaturisce poi l’autentica pace nel mondo, la pace tra popoli, culture e religioni diverse.

Come Suor Faustina, Giovanni Paolo II si è fatto a sua volta apostolo della Divina Misericordia.
La sera dell’indimenticabile sabato 2 aprile 2005, quando chiuse gli occhi a questo mondo, era proprio la vigilia della seconda Domenica di Pasqua, e molti notarono la singolare coincidenza, che univa in sé la dimensione mariana - il primo sabato del mese - e quella della Divina Misericordia.
In effetti, il suo lungo e multiforme pontificato ha qui il suo nucleo centrale ; tutta la sua missione a servizio della verità su Dio e sull’uomo e della pace nel mondo si riassume in quest’annuncio, come egli stesso ebbe a dire a Cracovia-Łagiewniki nel 2002, inaugurando il grande Santuario della Divina Misericordia : « Al di fuori della misericordia di Dio non c’è nessun’altra fonte di speranza per gli esseri umani ».
Il suo messaggio, come quello di Santa Faustina, riconduce dunque al volto di Cristo, suprema rivelazione della misericordia di Dio.
Contemplare costantemente quel Volto : questa è l’eredità che egli ci ha lasciato, e che noi con gioia accogliamo e facciamo nostra".






CORONCINA ALLA DIVINA MISERICORDIA


Si recita con la corona del Rosario.



Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria, Credo.


Sui grani del Padre Nostro si dice:
Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio, Nostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.


Sui grani dell'Ave Maria si dice:

Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.


Alla fine si dice tre volte:

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.


si termina con l'invocazione

O Sangue e Acqua ,che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi,confido in Te



Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

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