lunedì 11 febbraio 2013

MEMORIA DELLA BEATA VERGINE DI LOURDES- VERGINE MADRE, SII PER NOI IL LEMBO VISIBILE DEL MANTELLO DI CRISTO, UN MANTO CHE GUARISCE E SALVA!



Vergine di Lourdes,
Chiesa di Santa Teresa-Torino

La memoria liturgica di quest'oggi è facoltativa, questo vuol dire che la Parola proclamata nell'Eucaristia dovrebbe essere quella del giorno corrente, lunedì della V settimana T.O.


Ed è una splendida coincidenza, quella che oggi ci consente di ascoltare una lettura ed un salmo che, assieme al Vangelo, appaiono quantomai in assonanza con il ricordo della Beata Vergine di Lourdes, che nelle apparizioni a Santa Bernardette si definì "l' Immacolata Concezione".


La prima lettura ci presenta infatti il libro della Genesi (che proprio oggi prende avvio), in cui Dio crea il mondo, la luce, il sole, le stelle e la luna.


E' una narrazione che fa tornare alla mente -quasi come compendio dei rimandi mariani in essa contenuti- alle parole che Papa Benedetto XVI pronunciò l'8 dicembre 2011, nell'Atto di venerazione alla Madonna in piazza di Spagna e che ci offrono l'occasione per uno splendido collegamento fra la "Genesi" e l'"Apocalisse".




Nell'Apocalisse "Maria appare “vestita di sole”, cioè vestita di Dio: la Vergine Maria infatti è tutta circondata dalla luce di Dio e vive in Dio. 
Questo simbolo della veste luminosa chiaramente esprime una condizione che riguarda tutto l’essere di Maria: Lei è la “piena di grazia”, ricolma dell’amore di Dio.
E “Dio è luce”, dice ancora san Giovanni (1 Gv 1,5).
Ecco allora che la “piena di grazia”, l’“Immacolata” riflette con tutta la sua persona la luce del “sole” che è Dio.

Questa donna tiene sotto i suoi piedi la luna, simbolo della morte e della mortalità.
Maria, infatti, è pienamente associata alla vittoria di Gesù Cristo, suo Figlio, sul peccato e sulla morte; è libera da qualsiasi ombra di morte e totalmente ricolma di vita.
Come la morte non ha più alcun potere su Gesù risorto (cfr Rm 6,9), così, per una grazia e un privilegio singolare di Dio Onnipotente, Maria l’ha lasciata dietro di sé, l’ha superata.
E questo si manifesta nei due grandi misteri della sua esistenza: all’inizio, l’essere stata concepita senza peccato originale, che è il mistero che celebriamo oggi; e, alla fine, l’essere stata assunta in anima e corpo nel Cielo, nella gloria di Dio.

Ma anche tutta la sua vita terrena è stata una vittoria sulla morte, perché spesa interamente al servizio di Dio, nell’oblazione piena di sé a Lui e al prossimo.
Per questo Maria è in se stessa un inno alla vita: è la creatura in cui si è già realizzata la parola di Cristo: “Io sono venuto perché abbiano la vita, e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10).


Nella visione dell’Apocalisse c’è un altro particolare: sul capo della donna vestita di sole c’è “una corona di dodici stelle”.

Questo segno rappresenta le dodici tribù d’Israele e significa che la Vergine Maria è al centro del Popolo di Dio, di tutta la comunione dei santi.
E così questa immagine della corona di dodici stelle ci introduce alla seconda grande interpretazione del segno celeste della “donna vestita di sole”: oltre a rappresentare la Madonna, questo segno impersona la Chiesa, la comunità cristiana di tutti i tempi.

Essa è incinta, nel senso che porta nel suo seno Cristo e lo deve partorire al mondo: ecco il travaglio della Chiesa pellegrina sulla terra, che in mezzo alle consolazioni di Dio e alle persecuzioni del mondo deve portare Gesù agli uomini".


Maria è dunque rivestita della Luce di Cristo, sconfigge la morte e porta la Vita nel mondo, raffigurando noi tutti pellegrini nella fede.
Maria è una creatura MERAVIGLIOSA, UNICA NELLA STORIA DI TUTTI I TEMPI, è colei di cui il Signore gioisce, ma in cui Dio gioisce anche per noi tutti, che attraverso la Sua Immacolata Concezione riceviamo Gesù, che ci rende uomini nuovi.

In Maria e grazie a Maria, come il salmista possiamo dire:

"Gioisca il Signore per tutte le sue creature"!

Il Salmo ci fa poi pregare:

"Tu mandi nelle valli acque sorgive 
perché scorrano tra i monti".

Come non pensare all'acqua miracolosa di Lourdes, quella sorgente "venuta" dal nulla, ad un comando della Madonna che indicò a Bernardette il punto fangoso in cui scavare?
Un'acqua che ridona vita, salute, ma soprattutto la grazia della conversione.

Qui entra in gioco il Santo Vangelo di oggi: i malati accorrono da Gesù non appena sbarcato a Genèraset, così come accorsero, accorrono e accorreranno a Lourdes a partire dall'11 febbraio 1858.
Bere l'acqua di Lourdes, gettarsi nella piscina...è un po' come toccare il lembo del mantello verginale di Maria: non la si vede, ma si sa che è in quel luogo di grazie, scelto da Dio per manifestare al mondo l'Onnipotenza per Grazia della Vergine Madre.
E toccare il manto di Maria è come toccare il mantello di Gesù, perché -ce lo ricorda sant'Alfonso Maria de Liguiri , assieme a molti altri santi - tutte le grazie passano per le mani di Maria.
Maria è un "canale": il canale attraverso cui viene a noi il Figlio e noi andiamo a Lui.

Maria è il "canale della Misericordia di Dio"!




Vergine di Lourdes, con alle spalle il quadro di Gesù della Misericordia
Chiesa di Santa Teresa, Torino

"E quanti lo toccavano venivano salvati", conclude il Vangelo odierno.

Lo toccavano per guarire nel corpo, ma venivano non solo "sanati" nel fisico, ma "salvati" nello spirito.

Così si può dire anche di Maria: andiamo a lei per ottenere grazie materiali, si va a Lourdes implorando la guarigione anche da gravi malattie, ma spesso nostra Madre ci "previene", ottenendo un miracolo ulteriore o ben più grande: la guarigione dello spirito, la conversione, il ritorno alla fede.



Vergine Maria,
tu che ci sei stata donata come Madre
ai piedi del Calvario di dolore 

sii per noi
su questa terra
il lembo visibile del mantello di di tuo Figlio

quel lembo che si lascia
toccare
stringere
a cui possiamo aggrapparci

Ottienici di ritrovare
la gioia di vivere
perché tu sei Madre della Vita;

il coraggio di guardare il mondo con occhi nuovi
perché tu brilli della Luce di Cristo;

la fede per superare le sofferenze morali 
perché in te è stata sconfitta la morte; 

la fiducia in un futuro migliore
perché Dio Onnipotente
ti ha resa Onnipotente per Grazia.


Implora per noi
la guarigione dai nostri mali
e la grazia della conversione

perché tu hai mostrato al mondo
che la Purezza esiste
Si è fatta Carne
e ha abitato in te

rendendoti Immacolata
senza macchia
fin dall'eternità

e per l'eternità.

Possiamo imitare
la tua Purezza
perché tu che ci mostri
ciò che saremo
nella Gerusalemme Celeste

dove 

"non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate"
  (Ap 21,4)

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