venerdì 12 ottobre 2012

TRIDUO A SANTA TERESA D'AVILA -La fede: primo giorno




O Santa Teresa di Gesù,
 che in terra hai tanto amato il tuo e nostro Dio ed ora in cielo lo ami con amore più puro e più grande: 
tu che hai sempre desiderato di vederlo amato da tutti gli uomini, 
ottieni, ti preghiamo, anche per noi 
la scintilla di questo santo amore. 
Fa' che tutte le nostre opere siano sempre impiegate nel compiere la volontà di Dio, che merita di essere infinitamente ubbidito e amato. 
Ottienici queste grazie, tu che tanto puoi presso di Lui, affinchè veniamo a goderLo con te, nella beata eternità del Paradiso. 

Amen





"I Santi e i Beati sono gli autentici testimoni della fede" 


(Nota con indicazioni pastorali per l'anno della fede)



Nel Motu Proprio "La porta della Fede" , Benedetto XVI rammenta che "per fede uomini e donne hanno consacrato la loro vita a Cristo, hanno confessato la bellezza di seguire il Signore Gesù là dove venivano chiamati a dare testimonianza del loro essere cristiani: nell'esercizio dei carismi e ministeri ai quali furono chiamati". (M.P. Porta fidei, n. 13)

Santa Teresa d'Avila, che festeggeremo il prossimo 15 ottobre, si colloca perfettamente in questa prospettiva: favorita di molti carismi e grazie mistiche straordinarie, non volle farne uso per ottenere privilegi e ricchezze o per apparire "gloriosa" agli occhi del mondo. 
Al contrario, mise i doni ricevuti al servizio della Santa Chiesa ed in perfetto spirito di obbedienza ai suoi superiori.
Lo si può chiaramente dedurre da quanto lei stessa vergò nella propria autobiografia.
Nel capitolo 10, in cui comincia ad esporre i benefici ricevuti nella pratica dell'orazione mentale, si rivolge a Padre Garcia de Toledo, domenicano al cui giudizio sarebbe stata sottoposta l'opera.
Ecco come si espresse la Santa:

"Ciò che può esservi in più del semplice racconto della mia vita, la signoria vostra lo tenga per sé, visto che ha tanto insistito perché manifestassi in qualche modo le grazie che Dio mi fa nell'orazione, se sarà conforme alla verità della nostra santa fede cattolica; e se invece non lo fosse, lo bruci subito, perché io a ciò mi sottometto.
Dirò quello che sperimento affinché, se conforme alla fede, possa recare alla signoria vostra qualche vantaggio; altrimenti la prego di trarre d'inganno la mia anima affinché il demonio non guadagni là dove credo di guadagnare io".

Umanamente parlando, è facile comprendere quanto possa costare una frase come "lo bruci subito": Teresa impiegherà tempo e fatica, energie mentali e "spirituali" per mettere mano al suo libro della Vita.
Non solo: in quelle pagine condenserà la propria esperienza spirituale più personale, intima, forte.
Mettersi preventivamente e con fiducia nelle mani del giudizio di altri, significa indubbiamente vincere la propria natura, il proprio sentire...

Teresa ha compreso bene che nulla vale quanto l'obbedienza: obbedienza alla fede che ci propone a credere solo e soltanto la VERITA'.
Tutto il resto, fossero anche convinzioni che ci sembrassero esatte e buone, non varrebbero niente, se non fossero conformi ad essa.

E' un monito che può essere valido per tutti: mai vantarsi di piccoli o grandi carismi ricevuti, ma spenderli solo in conformità alle verità di fede e per il bene nostro e dei fratelli.
Mai essere facilmente "creduloni" e seguire i santoni del momento; mai anticipare il giudizio della Chiesa su fenomeni apparentemente soprannaturali.

Prendiamo a modello la piena volontà di conformarsi alla VERITA' che animò Santa Teresa d'Avila.

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