domenica 7 febbraio 2010

Sesto giorno della novena alla Vergine di Lourdes. L'obbedienza al Santo Padre

Nel 1875, Bernadette, ormai Suor Marie-Bernarde, ricevette dal Vescovo di Nevers, il suggerimento di scrivere al Santo Padre, al fine di ottenerne una speciale benedizione.
Queste furono le parole che -dopo le inevitabili correzioni apportatevi- giunsero al Papa, Pio IX:
Santo Padre,
non avrei osato mai prendere la penna per scrivere a Vostra Santità, io povera e umile Suora, se Monsignore de Ladoue, il nostro degno vescovo, non mi incoraggiasse dicendomi che il mezzo per avere una benedizione del Santo Padre era di scrivervi, che avrebbe avuto la bontà di incaricarsi della mia lettera. La lotta è tra il timore e la fiducia; io, povera ignorante, piccola suora invalida, osare scrivere al Santo Padre, mai; ma perchè tanto temere? è mio padre, poiché rappresenta il buon Dio sulla terra, il Dio tre volte santo che oso ricevere così spesso nel mio povero cuore;
questo perché sono debole e oso ricevere il Dio forte;
lo stesso motivo mi incoraggia, Santo Padre, a venire a gettarmi in ginocchio ai vostri piedi per chiedervi la vostra benedizione apostolica che sarà, ne sono sicura, una nuova forza per la mia anima così debole.
Che cosa potrò fare, Santo Padre, per manifestarvi la mia viva riconoscenza? E' da molto tempo che faccio la zuava, sebbene indegna, di Vostra Santità, le mie armi sono la preghiera e il sacrificio, che custodirò fino al mio ultimo sospiro; là solamente l'arma del sacrificio cadrà, ma quella della preghiera mi seguirà in cielo dove sarà molto più potente che su questa terra di esilio. Prego i sacri Cuori di Gesù e di Maria Immacolata, di conservarvi ancora molto tempo in mezzo a noi, tutti i giorni affinché li facciate molto conoscere e amare. Mi sembra, ogni volta che prego secondo le vostre intenzioni, che in cielo la santissima Vergine getti spesso i suoi sguardi su di voi, Santo Padre, poiché l'avete proclamata Immacolata, e che, quattro anni dopo, questa buona Madre venne sulla terra per dire: Sono l'Immacolata. Non sapevo cosa volesse dire; non avevo mai inteso questo parole. Dopo, riflettendo, mi sono detta che la Madonna è buona: si direbbe che è venuta a confermare la parola del nostro Santo Padre”.
In questa piccola lettera, c'è un vero concentrato di amore alla Chiesa -sposa di Cristo- la cui barca viene -da due millenni- guidata con amore e pazienza dal Santo Padre.
Bernadette ci insegna, in primo luogo, che occorre guardare al Papa come ad un Padre, egli è veramente tale per tutti noi e come tale dobbiamo amarlo.
Egli ci offre il suo alacre impegno per condurre in porto sicuro la Santa Chiesa, ci è vicino con le sue catechesi, con il suo magistero tutto, con le sue preghiere.
Dobbiamo ricambiare questo amore che ci riserva, imparando a conoscerlo, seguendolo e, ovviamente, pregando per lui.
In tempi come i nostri, in cui il Papa è spesso attaccato da più parti e sulla base -molto spesso- di sciocchi pregiudizi, e non di rado anche da tanti che si definiscono cristiani cattolici, tocca a noi dimostrare che un membro della Santa Romana Chiesa non è veramente tale se rinnega quello che Gesù stesso ci affidò per “Pastore”, quando disse a Pietro:Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e Pasci le mie pecore.
Ma la lettera di Suor Marie-Bernarde rivela una “delicatezza” ancora maggiore nella parte finale, in cui appare un'intuizione degna del percorso spirituale che la condusse dall'essere una piccola e povera pastorella, a suora consacrata al Signore.
Bernadette scrive :La Madonna è venuta a confermare la parola del nostro Santo Padre”.
La Vergine Maria, ancora una volta, ci insegna l'obbedienza!
Abbiamo un Pastore, che è il Santo Padre, e -come ribadito anche nella “Lumen Gentium”-Costituzione Dogmatica sulla Chiesa del Vaticano II-, egli fruisce dell'infallibità papale  “quando proclama con atto definitivo una dottrina riguardante la fede e la morale”.
Ovvio che vi rientri pienamente il caso in cui in il Santo Padre proclami un dogma di fede. In tali casi, non possiamo e non dobbiamo “questionare” su ciò che afferma il Pontefice, ma accettare come ispirazione dello Spirito Santo le sue parole, sapendo che tramite esse, il Signore vuole guidare noi tutti verso la Verità!
Che grande “squisitezza”, dunque, da parte della Santa Vergine, apparire -dopo quattro anni dalla proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, da parte di Pio IX- ad un'umile pastorella, tanto “ignorante” da non riuscire a mandar giù nemmeno il semplice catechismo! Figurarsi poi, se avesse potuto comprendere quelle “strane” parole “Io sono l'Immacolata Concezione”! Per poterle riportare al curato di Lourdes, dovette ripeterle per tutto il tragitto che la separava dalla grotta alla canonica!
Questo gesto della Vergine ci fa allora comprendere che realmente il Santo Padre è assistito dallo Spirito Santo e che la sua “infallibilità” è voluta e guidata dall'Alto, per essere, a sua volta, guida per noi! Non faremo allora più fatica ad apprezzare ed amare il magistero petrino, consapevoli di quanto ci dice, ancora una volta, la Lumen Gentium: "questo religioso ossequio della volontà e dell'intelletto lo si deve prestare a titolo singolare al magistero autentico del romano pontefice, anche quando egli non parla ex cathedra; così che il suo supremo magistero sia riconosciuto con rispetto, e si aderisca con sincerità ai giudizi che egli esprime, in conformità all'intenzione e alla volontà che egli ha fatte conoscere".

Impariamo quello che Maria stessa ci insegna: amiamo il Santo Padre, con la preghiera e con la fedeltà al suo insegnamento!

1 commento:

  1. Che bella la lettera di Bernadette!! Ed i tuoi commenti in difesa di coloro che si permettono di criticare il Vicario di Cristo in terra!

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