O San Giovanni Bosco, padre e maestro della gioventù,
che tanto lavorasti per la salvezza delle anime,
sii nostra guida nel cercare il bene delle anime nostre
e la salvezza dei prossimo;
aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano;
insegnaci ad amare Gesù Sacramentato,
Maria Ausiliatrice
e il Papa;
e implora da Dio per noi una buona morte,
affinché possiamo raggiungerti in Paradiso. AMEN!
SESTO GIORNO: LA
CONTEMPLAZIONE NELL’AZIONE, UNA META POSSIBILE ANCHE PER NOI, SUL MODELLO DI
DON BOSCO
Vita interiore e attività di apostolato sono strettamente connesse e permettono, nella loro "armoninazzione" di fare dell'uomo di preghiera e di azione apostolica, un "santo" .
Don Bosco comprese benissimo questo meccanismo e lo tradusse concretamente in vita interiore per la vita attiva e vita attiva di...vita interiore.
San Francesco di Sales direbbe: l'estasi dell'azione!
Dalla Strenna 1981:
“Io immagino che l’esercizio
di fede, di speranza e di amore riempisse il cuore di don Bosco dell’immensa
grandezza e bontà di un Dio veramente impegnato nella storia.
Dio è Dio, ma è creatore, e il
Padre ha inviato il Verbo (e insieme con Lio) lo Spirito Santo nella storia,
ossia nella nostra vita.
Io mi immagino come la
fantasia di don Bosco orante doveva essere ripiena di Dio, ma proprio per
quello anche dei suoi ragazzi, delle persone, dei problemi che aveva.
Dobbiamo avere questa
convinzione: noi non preghiamo per santificare il lavoro, come se la santità
stesse solo nella preghiera e non nel lavoro apostolico; noi preghiamo e
lavoriamo, siamo immersi nell’azione e contempliamo Dio perché ci muove dal di
dentro una stessa carità pastorale che è l’anima della preghiera e dell’azione
apostolica.
La nostra santità non si
identifica con la preghiera: ogni santità si identifica con l’amore.
E l’amore della nostra
santità è quello della carità pastorale.
Don Bosco, guardando Dio con
l’animo rivolto alle necessità della gioventù, vedeva in Lui soprattutto la
bontà, la pazienza, la misericordia, la sua pedagogia.
Noi dovremmo essere gli
annunciatori, gli scopritori della bontà di Dio, del Suo progetto di salvezza,
del suo amore storico, della sua misericordia, della Sua incarnazione, della Sua
pazienza e della Sua pedagogia”.
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