sabato 8 ottobre 2011

NOVENA A SANTA TERESA D'AVILA- Terzo giorno: le privazioni ci fanno aggrappare all'Unico Sostegno!






O Santa Teresa di Gesù, che in terra hai tanto amato il tuo e nostro Dio ed ora in cielo lo ami con amore più puro e più grande: tu che hai sempre desiderato di vederlo amato da tutti gli uomini, ottieni, ti preghiamo, anche per noi la scintilla di questo santo amore. 
Fa' che tutte le nostre opere siano sempre impiegate nel compiere la volontà di Dio, che merita di essere infinitamente ubbidito e amato. 
Ottienici queste grazie, tu che tanto puoi presso di Lui, affinchè veniamo a goderLo con te, nella beata eternità del Paradiso. 

Amen









"Fin qui mi sembrava di avere bisogno degli altri e avevo più fiducia negli aiuti del mondo.
Ora, invece, mi rendo chiaramente conto che tutti gli uomini sono come rametti di rosmarino secco ai quali non possiamo appoggiarci con sicurezza, perché si rompono al minimo peso di contraddizioni e di critiche.
Per cui ora trovo che il vero rimedio per non cadere è quello di aggrapparsi alla croce e confidare in colui che vi è stato inchiodato.
Lo considero il vero amico, e ciò mi dà un tale senso di padronanza che mi sembra di poter resistere a chiunque si levi contro di me, purché Dio non mi manchi".


Implicitamente, con queste parole, Santa Teresa ci spiega un po' della....pedagogia divina!
Perché il Signore a volte ci tiene come "incatenati" alle privazioni materiali o spirituali? 
Perchè, in altri casi, alterna fasi in cui nulla ci manca, a brevi periodi in cui sembra che tutto ci venga ad essere assente nella nostra vita?
E' il "metodo" che Dio utilizza per fare in modo che le anime si attacchino a Lui solo: ecco che allora viene giù un diluvio di incomprensioni, per cui sembra che nessuno (o quasi) sembri comprendere il nostro stato di pena, oppure non si riesce a trovare alcuno in grado di offrirci un aiuto anche materiale....

In queste circostanze, in un certo senso, siamo "costretti" all'isolamento.
Isolamento "umano", in cui ricorriamo a Dio....rivolgendoGli suppliche, preghiere, esponendoGli i nostri sentimenti.

Dio ci conduce per la via misteriosa del dolore ad aggrapparci veramente a Lui solo, alla Sua croce!
Ecco il perché delle nostre sofferenze!

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