O Santa Teresa di Gesù, che in terra hai tanto amato il tuo e nostro Dio ed ora in cielo lo ami con amore più puro e più grande: tu che hai sempre desiderato di vederlo amato da tutti gli uomini, ottieni, ti preghiamo, anche per noi la scintilla di questo santo amore.
Fa' che tutte le nostre opere siano sempre impiegate nel compiere la volontà di Dio, che merita di essere infinitamente ubbidito e amato.
Ottienici queste grazie, tu che tanto puoi presso di Lui, affinchè veniamo a goderLo con te, nella beata eternità del Paradiso.
Amen
"Avendo letto in un libro che tenere immagini di ricercata bellezza è indice d'imperfezione, volevo disfarmi di una che avevo nella cella.
Anche prima di leggere questo mi sembrava che la povertà imponesse di non averne alcuna, e non di carta, ma dopo tale lettura, non avrei ormai più voluto averne altre che così.
E, mentre ero ben lontana dal pensarvi, udii dirmi che non era, la mia, buona mortificazione e, insieme, chiedermi se fosse migliore la povertà o la carità: poiché l'amore era quanto vi fosse di meglio, non dovevo privarmi, né privare le mie consorelle di nulla che potesse ravvivarlo nei nostri cuori; il libro si riferiva ai molti ornamenti delle immagini, non alle immagini stese; l'astuzia del demonio era proprio di togliere i mezzi utili a stimolare la pietà.
I miei cristiani, figlia mia, mi fu detto, ora più che mai devono fare il contrario di quanto fanno".
Questo consiglio che Gesù stesso diede -in forma di locuzione interiore- a Santa Teresa, non è collegato rispetto a quanto la nostra carmelitana ci ha detto fin qui.
Al contrario...vi si ricollega e poi va...oltre!
Si ricongiunge ai discorsi precedenti perché ci fa pensare a come stimolare la devozione nei momenti di aridità, in cui ci sembra di essere abbandonati da tutti ed anche di non sentire più Dio.
E' come in caso di assenza dell'amato...cosa si fa, di norma, in quella situazione?
Si prende una foto della persona cui si vuol bene, si sceglie la più bella, la si pone magari in una cornice bella, ma non eccessivamente "pomposa" che distolga lo sguardo dalla persona ritratta.... ed osservando quella foto si alimenta, attraverso il ricordo e l'immaginazione, l'amore che sentiamo.
Si prende una foto della persona cui si vuol bene, si sceglie la più bella, la si pone magari in una cornice bella, ma non eccessivamente "pomposa" che distolga lo sguardo dalla persona ritratta.... ed osservando quella foto si alimenta, attraverso il ricordo e l'immaginazione, l'amore che sentiamo.
Ci pare che quella persona ci manchi di meno....
Ecco, con Gesù va fatta la stessa cosa!
Noi non abbiamo delle Sue vere foto, ma molte opere d'arte che possono aiutarci nel sentirLo più vicino quando è lontano, o nel pregare meglio, con maggiore affetto, se non ci riusciamo senza guardare niente di "materiale".
Noi non abbiamo delle Sue vere foto, ma molte opere d'arte che possono aiutarci nel sentirLo più vicino quando è lontano, o nel pregare meglio, con maggiore affetto, se non ci riusciamo senza guardare niente di "materiale".
Gesù non è contrario, quindi, al possedere un bel "ritratto" che ci stimoli ad amarLo di più!
Oggi ci vediamo spesso circondati di "bruttezza": già al tempo di Santa Teresa il Signore metteva in guardia dalle cose brutte, che impediscono a tante anime di rintracciare un segno di Dio anche nelle cose materiali da Lui create.
Facciamo il contrario di quanto fanno già troppi cristiani: DIFENDIAMO IL BELLO, SEGNO DELL'UNICO E VERAMENTE BELLO!
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