martedì 4 ottobre 2011

FESTA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI


"Dopo il ritorno ad Assisi, cominciò in lui un lento processo di conversione spirituale, 
che lo portò ad abbandonare gradualmente lo stile di vita mondano, 
che aveva praticato fino ad allora. 

Risalgono a questo periodo i celebri episodi dell’incontro con il lebbroso, 
a cui Francesco, sceso da cavallo, donò il bacio della pace, 
e del messaggio del Crocifisso nella chiesetta di San Damiano.

Per tre volte il Cristo in croce si animò, e gli disse: 
Va’, Francesco, e ripara la mia Chiesa in rovina”.

(Benedetto XVI- Udienza generale del 27 gennaio 2010)



Mi piace pensare che quest'oggi, festa liturgica di San Francesco d'Assisi, Gesù Crocifisso dica anche a me: "Va' e ripara la mia Chiesa".
Non perché pensi di essere una "riformatrice" come il santo che festeggiamo, ma perché il Vangelo dà a me ad a tutti, la consapevolezza di un Dio che vuole servirsi di ogni "servo inutile" inviato sulla terra per essere "sale e luce del mondo".
Non è una missione, questa, che ci autoattribuiamo: se lo facessimo peccheremo di certo di gran superbia, l'orgoglio finirebbe col prendere il sopravvento in noi, non avremmo più alcuno spazio -nel nostro cuore- da dedicare allo stupore per un Dio che, pur essendo tale, vuole utilizzarci come "strumento di pace".
Ciascuno di noi è membro della Chiesa, allora in ognuno, a livello personale, si deve operare questo lavoro di "edilizia spirituale", di trasformazione interiore.
Dobbiamo riparare noi stessi e, così facendo, inconsapevolmente si diventa capaci di riparare un po' anche gli altri che ci circondano....

San Francesco stesso lo scrisse:

"Signore, fà di me uno strumento della tua pace".


L'etimologia della parola PACE riconduce a vari significati, a seconda che se ne prenda la radice latina o greca. 
Si avrà così un suo rimando al "legare-unire-saldare", ma anche al "concordare-pattuire" e agli aggettivi "saldo-fermo".
Potrebbero qui venire alla mente tanti passi del Santo Vangelo che sono a loro volta "intrisi" di queste parole, in cui dunque la "pace" è una musica di sottofondo a volte poco ascoltata.
Si può trovare un collegamento con San Pietro, che ha il potere di "legare e sciogliere", ma anche al padrone che manda a lavorare nella vigna gli operai in orari differenti e poi dà a tutti la stessa paga, invitando a non lagnarsene, perché così è stato concordato con ciascuno di loro, infine, il rimanere "in Lui" che indica una situazione di solidità, di fermezza spirituale.


Ma è bellissimo soprattutto quello che Gesù stesso dice ai discepoli, entrando nella stanza in cui erano riuniti, dopo la Sua morte e risurrezione:


"Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: PACE A VOI"! 
 (Gv 20,26)

Che augurio "pieno" è -allora- quello che il Signore risorto rivolge ai suoi discepoli, anche a noi!

Dunque è possibile rileggere quel "Fa di me uno strumento della tua pace" in una dimensione strettamente personale che si ripercuota sulla Chiesa di cui anche io faccio parte!

  • Signore, fammi essere un umilissimo "legante" con e tra i miei fratelli e le mie sorelle, portandoTi al centro delle nostre relazioni, cercando di essere paciere fra i discordi; 
  • Signore, rendimi uno strumento di unione, perché possiamo essere una sola cosa con Te e quindi una sola fra di noi, come se Tu fossi il collante che ci unisce;
  • Signore, fammi diventare uno strumento che salda ciò che è separato, cercando di ricucire rapporti persi o mai nati, portando a fare di te lo stagno che lega anche i metalli più "poveri;
  • Signore, rendimi capace di portare la concordia, rinnegandomi fino al martirio interiore, se questo è necessario per non turbare la letizia e la tranquillità dei rapporti familiari, di amicizia, di lavoro;
  • Signore, trasformami in colui che "pattuisce", che quindi si "accorda" con gli altri, grazie all'Altro che deve vedere in tutti;
  • Signore, cambiami in quel legno che si piega, ma non si spezza, per rimanere saldo in Te, che sei l'Unico "fermo", immutabile! 



"Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre" (Eb 13,8)




BUONA FESTA A TUTTI!


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