Padre nostro che sei nei cieli...
....venga il tuo Regno...
Per l'ebreo dei tempi di Gesù, Dio era l' Altissimo, il Signore del Cielo che stava in Alto, quasi "lontano", seppure paternamente e maternamente vicino al Suo popolo.
L'idea dell'Incarnazione non era presente nella mente dei connazionali del Cristo.
Il Messia sarebbe stato sì l'Unto, il Consacrato, ma sappiamo bene che per molti era legato ad un'idea di rivoluzione politico-sociale o con un profeta....che niente aveva a che vedere con un Dio che si fa Carne e viene a dimorare in mezzo agli uomini come Uomo.
Scandagliando la Bibbia ci si rende conto dell'infinità di ripetizioni della parola "cielo": si invoca Dio alzando le mani verso il Cielo, Dio manda benedizioni o punizioni dal Cielo, Dio parla dal Cielo...."Dio del Cielo" è un'espressione ricorrente nell'Antico Testamento, a sottolineare questa idea di "inavvicinabilità" dell'Onnipotente.
Proviamo, per un attimo, ad entrare, allora, nella mentalità del tempo di Gesù.
Dio, conosciuto come il Dio del Cielo, letteralmente "piomba" sulla terra.
Gesù si proclama "Dio" e "Figlio di Dio".
Un "cataclisma" vero per quanti Lo ascoltano, impastati dell'idea di un Dio che abita le "altezze"!
Con Cristo si verifica uno sconvolgimento, e come dirà Lui: "Chi ha visto me, ha visto il Padre". (Gv 14,9)
Ecco allora che si chiarisce meglio anche quel "Venga il tuo regno".
"Il Regno di Dio" in mezzo a noi è Gesù.
In un certo senso già il Battista ci immette in questa rilettura del Regno che viene.
Al capitolo terzo del Vangelo di Matteo, ecco come lo sentiamo predicare nel deserto:"Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino"! (Mt 3,2)
Regno e Padre sono allora in stretta connessione!
In un certo senso già il Battista ci immette in questa rilettura del Regno che viene.
Al capitolo terzo del Vangelo di Matteo, ecco come lo sentiamo predicare nel deserto:"Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino"! (Mt 3,2)
Regno e Padre sono allora in stretta connessione!
Gesù ci svela il Volto del Padre, chi vede Lui vede il Padre ed Egli usa infatti termini tipici di un Papà: "orfani"(Gv 14) e "figlia/figlio" (come nella guarigione dell'emorroissa o del cieco nato).
Che il Regno di Dio venga in mezzo a noi comporta allora che:
1) ci rendiamo conto che Gesù è il "Pane Vivo disceso dal CIELO" (Gv 6, 51), quindi Dio continua ad essere il Signore del Cielo...ma abbiamo la consapevolezza di averLo fra di noi, fino alla fine del Mondo, nel Pane Eucaristico, come dice anche Gesù stesso nel capitolo 28 -conclusivo- del Vangelo di Matteo
2) Gesù è la Parola di Dio INCARNATA, il Verbo fatto Uomo.
Credere in Lui significa ascoltare non solo e non genericamente la "Parola", ma le Sue Parole, i Suoi insegnamenti, quello che ci ha lasciato detto nel Vangelo.
Infatti il punto di spartiacque fra l'Antica Legge e la Nuova Alleanza (laddove la Legge viene portata a compimento da Cristo) è il momento del Battesimo di Gesù ad opera di Giovanni.
In quest'occasione il Padre fa udire la Sua Voce dal Cielo e cosa dice?
"Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. ASCOLTATELO"! (Mt 17,5)
Sembra quasi che Dio ci inviti a non essere più semplicemente gente con il capo "per aria", ma, molto concretamente, a guardare al Cielo "piantando" i piedi sulla stessa terra che anche Gesù, Dio Figlio, ha calpestato: la terra sulla quale ha operato (come Uomo e come Dio), e sulla quale è possibile vivere da buoni cristiani se Lo seguiamo, se Lo ascoltiamo, se Lo accogliamo.
3) Se in Gesù vediamo il Volto del Padre, non dimentichiamo che anche noi siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio.
In Gesù, nuovo Adamo, noi possiamo nuovamente "SPECCHIARCI", ritrovare quell'immagine e somiglianza divina che avevamo smarrito col peccato.... è un invito ad impegno forte, coerente al Vangelo, alla nostra fede, per essere giorno dopo giorno sempre più capaci di avvicinarci al nostro Maestro, al nostro Modello....
E' un invito a ricordare che, quando viviamo in Grazia, Dio abita assieme alle altre Due Persone della Trinità nel nostro intimo, nella nostra anima.
Come diceva la Beata Elisabetta della Trinità: il Cielo è dentro di noi!
E' un invito a ricordare che, quando viviamo in Grazia, Dio abita assieme alle altre Due Persone della Trinità nel nostro intimo, nella nostra anima.
Come diceva la Beata Elisabetta della Trinità: il Cielo è dentro di noi!
Padre Nostro, che dal Cielo ci hai mandato Tuo Figlio, aiutaci a far sì che il Regno di Dio sia seme che fa crescere i grandi alberi della carità in mezzo a noi, in noi, oltre noi, con frutti che durino per l'eternità!
Aiutaci a scoprire il Tuo Volto nel Volto di Tuo Figlio che mi ricorda: anche io sono Figlio di Dio, anche io sono a Tua immagine e somiglianza!
"CRISTIANO, CONOSCI LA TUA DIGNITA'"!
(San Leone Magno)
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