La Liturgia della Parola ci sta proponendo, ormai da parecchie Domeniche, il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, incentrato sull'Eucaristia.
A tale proposito, inserisco di seguito alcuni pensieri di un sacerdote salesiano -don Mario-, che gli amici del blog ormai conoscono.
Si tratta di un sunto dell'omelia preparata per la solennità del Corpus Domini 2012.
Buona lettura e vi invito a ricordare don Mario nella preghiera, in segno di gratitudine per quanto mette in condivisione con noi.
ESTRATTO DALL'OMELIA PER LA SOLENNITA' DEL CORPUS DOMINI (10/06/2012)
di don Mario, sdb
Dall'Eucaristia nasce la Chiesa e la famiglia.
Le ragioni per passare da un livello di vita mediocre a un senso più forte della missione le troviamo nell'Eucaristia e a partire dall'Eucaristia.
"L'eucaristia è la porta della vita della Comunità", della Chiesa, della famiglia, delle comunità religiose e delle comunità cristiane.
La prima cosa che ci fa capire è che "la Vita è una sola" che abbraccia le dimensioni dell'umano e del divino: "Gesù si fa me per farmi Lui".
"Prendete...: questo è il mio corpo".
"Prendete": tendete le mani - prendete - mangiate.
Gesù sente il bisogno di entrare Comunione con l'uomo.
"Dio in me": il mio cuore assorbe Lui e Lui assorbe il mio cuore e insieme diventiamo una cosa sola.
Gesù non è venuto con il solo obiettivo di perdonare i peccati, ma soprattutto per dare Sé stesso.
Il Corpo di Cristo è sull'altare dell'Eucaristia.
Il Corpo di Cristo è sull'altare del fratello che soffre, dei poveri, forestieri, ammalati, disabili, nelle persone sole.
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