martedì 14 dicembre 2010

FESTA DI SAN GIOVANNI DELLA CROCE: diventiamo testimoni coerenti del Vangelo!



O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce alla santa montagna che è Cristo, 
attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, 
concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, 
per giungere alla contemplazione della tua gloria. 
AMEN


Dal "Cantico Spirituale" (redazione A):

"Chi ama Dio non arrossisce, dinanzi al mondo, per le opere che compie per lui, né le nasconde per vergogna, anche se tutti gliele dovessero contestare.
Chi si vergognerà di fronte agli uomini di riconoscere il Figlio di Dio, tralasciando le sue opere, come afferma per bocca di San Luca, lo stesso Figlio di Dio si vergognerà di fronte a suo Padre.
Pertanto l'anima, spinta dall'amore, si vanta di essere vista mentre compie, per la gloria del suo Amato, un'opera per la quale si è persa a tutte le cose del mondo.

Poche persone spirituali mostrano questo coraggio e questa determinazione perfetta nelle loro opere.
Indubbiamente alcune pensano di seguire questo atteggiamento e credono addirittura di essere molto avanzate, tuttavia non arrivano mai a perdersi su alcuni punti riguardanti il mondo o la loro propria natura.
Esse non compiono per Cristo opere che siano perfette e testimonino il distacco assoluto, non badando a ciò che diranno o penseranno gli altri.
Così non potranno asserire: direte che mi son perduta, perché non sono perse a se stesse nelle loro opere.
Hanno ancora vergogna di confessare Cristo con le loro opere di fronte agli uomini, perché schiave del rispetto umano.
In realtà, non vivono pienamente la vita in Cristo".

In questi tempi di totale stravolgimento dell'etica e della morale è di grande attualità questo passo tratto dagli scritti di San Giovanni della Croce.

Essere testimoni del Vangelo, oggi, significa andare fortemente controcorrente: contro le onde anomale dell'esteriorità, dell'esibizionismo, della mancanza di pudore, della disgregazione della famiglia.
Ma anche contro il "cristianesimo fai da te", il relativismo di cui spesso parla il Santo Padre e, ancora, contro il finto cattolicesimo che, in teoria si dice fedele al Vicario di Cristo e poi, con i fatti, finisce sempre con il remare contro di lui....

Il posto che occupiamo, come cattolici, nel sociale, non deve solo essere quello degli "scalda banco in Chiesa": sarebbe facile, comodo (a volerla intendere egoisticamente), ma poco rispondente alla Parola, alla Buona Novella.

La vita spirituale in Cristo, che alimentiamo nei Sacramenti, deve necessariamente estendersi  a tutta la nostra quotidianità, con scelte, azioni, parole, che siano veramente "Cristo-conformi", anche quando ci costano il prezzo (più o meno amaro) di critiche, commenti sottovoce, additamenti e a volte anche l'isolamento da parte di alcuni.

E' vero che in ogni cosa ci vuole discrezione, un saper prudentemente calibrare tempi, modalità, luoghi di espressione del nostro essere cristiani.
Bisogna spesso usare la strategia dell'apostolato calmo, che cerca di avvicinare l'altro poco a poco, per non farlo "scappare": tante volte, il Signore stesso utilizza questo metodo anche con noi.
Ma ci sono, specialmente ai nostri giorni, situazioni di vita, fatti sociali di una certa gravità, che ci IMPONGONO di dare IMMEDIATA E VISIBILE TESTIMONIANZA.

Prendiamo un caso: il magistero della Chiesa sulla morale sessuale.
Lo conosciamo bene?
Sappiamo esporre agli altri le ragioni della nostra fede? Gli atti magisteriali su cui possiamo meditare per comprendere il senso della sessualità vissuta alla luce di Cristo?
Ecco, mi viene in mente questo esempio proprio perché oggi viviamo nell'epoca della "carnalità" senza Dio, in cui il corpo è solo oggetto da mettere in mostra per attirare l'attenzione, per sentirsi piacenti e giovani, a qualsiasi età, al di fuori del vincolo matrimoniale e con modalità non conformi al Vangelo ed al Magistero della Chiesa.

Ma potremmo continuare sulla via degli esempi, passando per la tematica dell'aborto, della fecondazione artificiale...temi etici che ci impongono di informarci ed informare, per essere cattolici consapevoli e seminare concretamente il seme della Fede, anche a costo di essere additati come "intransigenti, retrogradi, cretini".

Rammentiamoci, in questi momenti, le parole consolanti, incoraggianti, di Nostro Signore:

"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. 
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato"? (Mt 5, 11-13)

Che Maria Santissima, che per prima ha portato nel suo grembo verginale il SEME DELLA SPERANZA, ci aiuti a coltivare in noi questo coraggio, per essere testimoni credibili coi fatti, di ciò che predichiamo con le parole....


Sul blog di Danila potete leggere un bel profilo biografico su San Giovanni della Croce!

2 commenti:

  1. Grazie cara, per aver citato il mio blog, ma per amore di verità, il profilo biografico di Juanito non è farina del mio sacco!! Mi sono limitata a riportarlo, scegliendo però una sua poesia che a me piace tanto! Molto pregnante invece il tuo articolo, che aiuta a far luce sul vero modo di essere cristiani testimonianti!
    Un abbraccio!

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  2. Ma la scelta è stata tua, e secondo me hai trovato un testo molto bello, che evidenzia non solo il tratto biografico, ma anche quello spirituale!

    Un abbraccio!

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