mercoledì 20 maggio 2015

NOVENA A MARIA AUSILIATRICE - sesto giorno: una giaculatoria efficace se...





 PREGHIERA A MARIA AUSILIATRICE
(composta da San Giovanni Bosco)

O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN






"Noi principalmente dobbiamo a lei raccomandarci, noi che la sua festa in modo speciale celebriamo come nostra propria, quantunque sia festa della Chiesa universale. Per questo motivo io vi raccomando quanto so e posso, e il mio consiglio sia scolpito nella vostra mente e nel vostro cuore, di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con questa giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis. È una preghiera, non tanto lunga, ma che si esperimentò molto efficace. Io l'ho già consigliata a molti, e tutti, o quasi tutti, mi dissero che avevano ottenuti felici risultati. Così pure alcuni altri mi assicurarono, i quali senza consiglio di alcuno, ma da per se stessi, avevano presa l'abitudine di recitarla.

Tutti noi abbiamo delle miserie, tutti abbiamo bisogno di aiuto. Quando adunque vogliate ottenere qualche grazia spirituale, prendete come abitudine di recitare di quando in quando questa giaculatoria. Per grazia spirituale si può intendere la liberazione da tentazioni, da afflizioni di spirito, da mancanza di fervore, da vergogna nella confessione che renda troppo pesante la manifestazione dei peccati. Se qualcuno di voi vuol far cessare qualche ostinata tentazione, vincere qualche passione, schivare molti pericoli di questa vita, o acquistare qualche grande virtù, non ha da fare altro che invocare Maria Ausiliatrice. Queste ed altre grazie spirituali sono quelle che si ottengono in maggior quantità, e che non si vengono a conoscere e fanno maggior bene fra le anime.

Non è a proposito che vi reciti qui moltissimi nomi di quelli che invocandola con questa giaculatoria, ottennero grazie speciali. A quanti aveva consigliata la giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum ora pro nobis! Furono cento, furono mille, parte della casa, parte estranei, e mi sono raccomandato che se non fossero stati esauditi recitando questa giaculatoria, venissero a dirmelo. E nessuno finora è ancor venuto a dirmi di non aver ottenuta la grazia. Dico male; bisogna che mi corregga: vi fu alcuno, come in quest'oggi stesso, che si venne a lamentare con me di non essere stato esaudito. Ma sapete il perchè ? Avendolo io interrogato, mi confessò che aveva avuta bensì l'intenzione di invocare Maria, ma poi non l'aveva invocata. In questo caso non è Maria Vergine che manca, ma noi manchiamo verso di lei non pregandola: non è Maria che non ci esaudisca, siamo noi che non vogliamo essere esauditi. La preghiera deve farsi con istanza, con perseveranza, con fede, con intenzione proprio di essere esauditi. Io voglio che la facciate tutti questa prova e che la facciate fare anche a tutti i vostri parenti ed amici".                                                         


(MB XII, 410)


La riflessione di ieri si era conclusa facendo riferimento alla potenza di una semplice parola, ossia l'invocazione a Maria breve, semplice, anche con la sola giaculatoria a Lei dedicata.
Don Bosco oggi torna sull'argomento e ci aiuta a procedere in questa nostra novena dedicata a Maria Ausiliatrice.
Basta invocare il nome di Maria per essere esauditi!
Ma - potrebbero dire oggi tanti come nel 1800 - perché c'è chi invoca la Madonna e non ottiene quanto sperato?
Don Bosco ci offre la risposta: l'invocazione a Maria, per quanto breve e immediata che sia va fatta col cuore, con vera fede e con perseveranza.
Se difetta una delle condizioni...non otteniamo, ma non perchè sia la Madonna a non intervenire. Siamo noi, invece, che nel nostro libero arbitrio, impediamo a Dio di dispensarci grazie per suo mezzo, perché è la fede che ci aiuta a spostare le montagne!
E qualcuno potrebbe ancora dire: ho pregato con fede e non ho ottenuto...
Qui mi permetto di concludere io il pensiero di don Bosco: se preghiamo con fede, ammesso che non ottenessimo ciò che chiediamo, la Vergine Ausiliatrice ci aiuterebbe donandoci la rassegnazione ai divini voleri, l'accettazione delle sofferenze e dei disagi che patiamo in svariate circostanze.
In tanti luoghi mariani avviene così; molte persone vi si reca nella speranza di ottenere guarigioni e grazie, e quando non vengono loro concesse, non di rado fanno ritorno alle proprie case completamente cambiate nell'animo, disposte a fare la volontà di Dio, anche se umanamente pesante.
Non possiamo ritenere che Maria sia il nostro aiuto solo se risolve i nostri problemi nel senso che ci ottenga qualunque cosa noi le chiediamo. Ragioneremmo come chi crede in un Dio "tappabuchi" e faremmo della Madonna semplicemente una sorta di "prestigiatrice".
Padre Pio era solito dire: quale madre darebbe ad un figlio piccolo il coltellaccio che il bambino le chiede, non comprendendo che strumento pericoloso esso sia?
Allora l'aiuto di Maria sta nel fatto che Ella ci ottenga da Dio ciò che è buono per le nostre anime e le nostre vite, ma ci aiuti ad accettare che altre cose non potremo averle, perché sarebbero di danno alla nostra salvezza eterna o di aggravio alla nostra vita temporale.
Se preghiamo con questa fiducia, che a risposta della Vergine Ausiliatrice sarà la migliore per noi - qualunque sia questa risposta - allora sperimenteremo i benefici del rivolgerci a Lei sapendo che nessuna delle suppliche a Lei indirizzate rimane senza esito.
Allora saremo animati dalla vera fede che "crede" non soltanto quando Dio risponde secondo i nostri desideri, ma soprattutto quando lo fa...secondo i Suoi, che sono gli stessi di Maria Ausiliatrice.

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