lunedì 16 marzo 2015

NOVENA A SAN GIUSEPPE - settimo giorno -

 
 
 
Nell' anno del bicentenario della nascita di don Bosco ho deciso di preparare una breve novena a San Giuseppe che dia qualche cenno sulla grande devozione nutrita dal santo torinese per colui che è Sposo di Maria Vergine e Padre Putativo di Gesù.
   



 O Dio onnipotente, 
che hai voluto affidare 
gli inizi della nostra redenzione 
alla custodia premurosa di san Giuseppe, 
per sua intercessione
 concedi alla tua Chiesa 
di cooperare fedelmente al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN 
 
Il grande quadro di San Giuseppe presso la Basilica del Sacro Cuore a Roma.
L'opera è di G. Rollini, che nella Chiesa romana si occupò anche di realizzare la tela di Maria Ausiliatrice, posta di fronte a questa Sacra Famiglia 
 
 

Don Bosco cercò di potenziare la devozione a San Giuseppe tra quanti beneficiavano dell'Opera Salesiana anche attraverso l'istituzione di una "Compagnia" di artigiani intitolata al santo, modello del "buono, laborioso e cristiano operaio".
La Compagnia aveva un regolamento proprio, si riuniva periodicamente, approfondiva la conoscenza della figura di San Giuseppe e praticava una vita sacramentale intensa.
Lo scopo di don Bosco era, attraverso questa aggregazione, quello di condurre maggiormente la categoria degli artigiani iscritti ad una vita di pietà ottimale, da buon cristiano e onesto cittadino, come egli amava dire in genere, riferendosi a tutti.
Il "tramite" era la figura di San Giuseppe, infatti, uno dei punti del regolamento riportato (insieme agli altri) nelle Memorie Biografiche, invitava i soci a: “mortificare i sensi esterni per potersi conservare puri e casti nei pensieri, nelle parole e nelle opere, ad imitazione di S. Giuseppe, che fu il primo ad offrire a Dio con voto la sua purità, e meritò d’essere Custode della stessa purezza, Gesù Cristo”.
In realtà il binomio San Giuseppe - purezza era frequente sul labbro di don Bosco, anche quando egli si rivolgeva ai ragazzi dell'Oratorio.
Forse ci farebbe bene "rispolverare" l'affidamento a questo grande santo per conservare e praticare la purezza, ciascuno secondo il proprio stato di vita.
Siamo tempestati da messaggi più o meno direttamente impregnati di declinazioni sessuali, in cui tutto viene ridotto al piacere dei sensi. Stampa, televisione, radio...nessun mezzo di comunicazione ne è esente.
Per resistere alla concupiscenza della carne (1 Gv 2,16) occorrono preghiera, vita interiore intensa, umiltà, ascesi.
San Giuseppe è maestro in tutte queste cose, lui che è protettore delle anime contemplative, lui che è stato così umile da non lasciare traccia di una sola parola nel Vangelo, lui che è stato così ascetico da arrivare ad un grado di santità inferiore solo a quello della sua sposa.
Allora affidiamoci a lui e soprattutto affidiamogli i tanti giovani che spesso sono travolti dalle idee del divertimento senza freni, della sensualità per gioco, e che così sviliscono il senso del vero amore cristiano, della verginità e anche del matrimonio.



 
 

Nessun commento:

Posta un commento