sabato 14 marzo 2015

NOVENA A SAN GIUSEPPE con don Bosco - quinto giorno -


 
Nell' anno del bicentenario della nascita di don Bosco ho deciso di preparare una breve novena a San Giuseppe che dia qualche cenno sulla grande devozione nutrita dal santo torinese per colui che è Sposo di Maria Vergine e Padre Putativo di Gesù.

   

 O Dio onnipotente, 
che hai voluto affidare 
gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di san Giuseppe, 
per sua intercessione
 concedi alla tua Chiesa 
di cooperare fedelmente al compimento dell'opera di salvezza.
AMEN


Il grande quadro di San Giuseppe presso la Basilica del Sacro Cuore a Roma.
L'opera è di G. Rollini, che nella Chiesa romana si occupò anche di realizzare la tela di Maria Ausiliatrice, posta di fronte a questa Sacra Famiglia





Anche per la Basilica romana del Sacro Cuore don Bosco non badò ai...metri: la tela che raffigura San Giuseppe assieme a Maria e a Gesù è di dimensioni notevoli, e riprende qualche elemento dell'opera torinese.
Inzialmente collocata nel coro, oggi  essa si trova nella navata destra, nell'ultimo altare che precede il presbiterio, posto frontalmente ad un'altra grande tela, quella di Maria Ausiliatrice.
Come nell'opera di Torino, anche qui san Giuseppe è sempre ritratto assieme agli altri componenti della Sacra Famiglia e gli angioletti soprastanti ai protagonisti del quadro sorreggono la fascia con la scritta "Ite ad Joseph" (che peraltro, si ritrova anche sul timpano marmoreo al di sopra della tela).
L'aspetto del santo dimostra un tratto più maestoso rispetto all'opera del Lorenzone, complice anche il patrocinio di cui il Santo era stato ormai rivestito; la tela, infatti  fu ardentemente voluta da don Bosco, in omaggio al primissimo desiderio di Papa Pio IX (colui che aveva progettato la Chiesa) di dedicare la Basilica a San Giuseppe, che era stato dichiarato Patrono della Chiesa Universale ( 8 dicembre 1870).
Bellissima è la posa quasi "benedicente" oltre che protettiva, simboleggiata dalla mano stesa verso la Basilica di San Pietro, sorretta da un angelo.
L'atteggiamento di Maria Santissima contribuisce a sottolineare  il nuovo "riconosciuto" ruolo dello sposo, così come anche quello del Bambino, che pare aggrapparsi al santo ed indicare allo spettatore, con lo sguardo e con la mano, di rivolgerci a lui in ogni necessità. 
Insomma, anche questa tela, al pari di quella di Valdocco, si dimostra una "predica vivente" che ci invita a guardare a San Giuseppe riconoscendone la grandezza...troppe volte ne sentiamo parlare come se si trattasse di un santo "dimezzato", dal ruolo di semplice "copertura": no, san Giuseppe è un grande santo, il più grande dopo Maria Santissima, ed il suo ruolo di patrono della Chiesa lo si ritrova già nel suo legame con la sua Santa Sposa, che della Chiesa  - ci insegna il Vaticano II - è tipo e figura, ed in quello con Gesù, che della stessa Chiesa è Capo.
Così come protesse dunque Gesù e Maria, ora san Giuseppe continua a svolgere il suo ruolo di "custode" verso tutti i membri del corpo mistico di Cristo, cioè della Chiesa Cattolica.

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