giovedì 14 agosto 2014

NOVENA A MARIA ASSUNTA - NONO GIORNO - Trasfigurare il pedono per fare di un atto umano, un gesto divino!


O Dio onnipotente ed eterno,
che hai innalzato alla gloria del cielo
 in corpo e anima l'immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, 
fa' che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, 
per condividere la sua stessa gloria. 
 
AMEN
 
(Murillo, Assunta)

L'invito che risuona fortemente nel Vangelo di oggi è quello al perdono, che Gesù sottolinea sia nella risposta data a Pietro (occorre perdonare "settanta volte sette", cioè....sempre!) sia nella parabola da Lui proposta, quella del "servo spietato").
Anche la memoria liturgica odierna - S.Massimiliano Maria Kolbe - ci indirizza in questo senso: questo sacerdote francescano si offrì come "vittima" nel campo di Aushwitz prendendo il posto di un padre di famiglia e morì senza odiare i suoi persecutori, ma dimostrando la sua identità sacerdotale ed il suo amore a Maria Immacolata in un esempio di alta eroicità.

Cosa si può dire, rapportando tutto questo all'ultimo giorno della novena a Maria Assunta in Cielo?
Il primo pensiero che mi viene in mente è che occorre saper "trasfigurare" la capacità di perdonare, proprio come ha fatto Maria, per giungere a quella "comunione" che ci sarà in Paradiso tra i santi.
Il perdono non va ridotto ad una questione di sola filantropia, o di sola pace sociale.
Il perdono è qualcosa che ci lega all'essere di Dio: Dio è Amore capace di perdono infinito, e tale deve essere anche l'uomo.
Nel Vangelo di oggi c'è una Parola di Gesù che evidenzia questo legame tra il perdono umano ed il perdono divino: "Se non perdonerete di cuore al vostro fratello".
Nella Bibbia il cuore assume un significato simbolico: riassume, rappresenta l'intera persona e la sua capacità di amare.
Sarà così anche per il Cuore di Cristo: in quel Cuore noi onoriamo, veneriamo, adoriamo tutto Gesù, Dio e Uomo, e in Esso vediamo l'Amore infinito di Dio per noi.

Ecco cosa ci chiede oggi Gesù: perdoniamo con tutta la nostra persona, perdoniamo coniugando mente e cuore, perdoniamo con Amore e per Amore.
Perdoniamo "come Dio ha perdonato a noi, in Cristo" (Ef 4,32)!

Maria Assunta ci insegna che è possibile: la sua capacità di fare del perdono umano un riflesso del perdono divino, nella speranza di ritrovarci tutti in Cielo, ha fatto sì che Lei potesse perdonare anche i crocifissori del Figlio.
Quelli storici, quelli di ogni tempo che Lo hanno caricato di peccati.
La sua capacità di trasfigurare il perdono è stata tale da farle accettare l'alto incarico di Madre di tutti gli uomini, incarico che continua a mantenere e che manterrà per sempre, per l'eternità.

Alla fine della vita saremo giudicati sull'amore!
Amiamo come Maria: guardiamo al di là dei torti subiti, guardiamo al di là delle sofferenze che ci vengono inflitte, guardiamo al di là del perdono come atto solo umano e facciamo di esso un atto di amore...un atto divino!

  

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