giovedì 10 marzo 2011

NOVENA A SAN GIUSEPPE - Primo giorno: Il glorioso San Giuseppe ci soccorre in tutte le necessità-


                      PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

Glorioso San Giuseppe, sposo di Maria e padre verginale di Gesù, pensa a me, veglia su di me,
insegnami a lavorare per la mia santificazione e prendi sotto la tua pietosa cura i bisogni urgenti che oggi io affido alle tue sollecitudini paterne.
Allontana gli ostacoli e  le difficoltà e fà che il felice esito di quanto ti chiedo sia per la maggior gloria del Signore e per il bene dell'anima mia.

E in segno della mia più viva riconoscenza, ti prometto di far conoscere le tue glorie, mentre con tutto l'affetto benedico il Signore che ti volle tanto potente in cielo e sulla terra.

AMEN



Dal "libro della Vita" di Santa Teresa d'Avila:
"Presi per avvocato e patrono il glorioso San Giuseppe, raccomdandomi molto a lui.
E' cosa che riempie di stupore pensare alle straordinarie grazie elargitemi da Dio e ai pericoli da cui mi ha liberato, sia materiali sia spirituali, per l'intercessione di questo santo benedetto.
Mentre ad altri santi sembra che il Signore abbia concesso di soccorrerci in una singola necessità, ho sperimentato che il glorioso San Giuseppe ci soccorre in tutte.
Pertanto, il Signore vuol farci capire che allo stesso modo in cui fu a lui sggetto in terra- dove San Giuseppe, che gli faceva le veci di padre, avendone la custodia, poteva dargli ordini- anche in cielo fa quanto gli chiede".

Quanto è grande, il poter di intercessione di San Giuseppe!
Lui fu sceto da Dio per essere custode e "nutrizio" di Gesù, del Verbo Incarnato, di Dio fatto uomo!
Potrebbe esserci compito più grande, dopo quello della Vergine Santissima che lo mise al mondo?
Se dunque Dio affidò a Giuseppe la custodia e l'educazione, il mantenimento e la crescita di Nostro Signore, di ciò che di più "grande" vi poteva essere nel progetto salvifico di Dio, ecco spiegato perché il padre putativo di Gesù abbia il potere di impetrarci ogni grazia, nelle necessità di qualunque tipo!

Scrisse infatti Papa Leone XII nell'Enciclica "Quamquam pluries":
"Se Dio diede Giuseppe alla Vergine come suo sposo, certamente non glielo diede soltanto come sostegno della vita, come testimonio della sua verginità, come custode del suo onore; ma, in forza del vincolo coniugale, lo fece anche partecipe della eccelsa sua dignità.
Da questa dignità derivavano naturalmente tutti quei doveri che la natura impone ai padri di famiglia; di modo che S. Giuseppe veniva ad essere il custode, il provveditore e il difensore nato della Sacra Famiglia, alla quale egli presiedeva.
Uffici che egli adempì fedelmente fino alla morte..."

Ora, se è vero che in Paradiso i legami affettivi si "sublimano", proviamo ad immaginare quanto saranno elevate ed ancora più belle le relazioni fra Gesù, Giuseppe e Maria e quanto onore e rispetto avranno l'un l'altro, i membri della Sacra Famiglia!
Come Nostro Signore nulla nega al potere di intercessione della Sua Santa Madre, allo stesso modo, nulla nega a San Giuseppe!

Ce lo attesta Pio XI, che parlando agli sposi novelli, il 18 marzo 1938, riferendosi al potere di intercessione disse che, normalmente, si utilizza "questa parola dell'intercessione" con riferimento a Maria Santissima, "ma osiamo dire che prima ancora bisogna applicarla a San Giuseppe.
E' vero: l'intercessione di Maria è l'intercessione della Madre; e quindi non si può vedere che cosa il Divin Figliolo possa negare ad una tal Madre; ma l'intercessione di San Giuseppe è l'intercessione dello Sposo, del Padre putativo, del Capo di casa della Famiglia di Nazareth, che era composta da lui, da Maria e da Gesù".

Capo di casa era dunque S. Giuseppe; è tutto dire, chè questa intercessione non può a meno d'essere onnipotente, perché che cosa possono negare ancora a lui, a S. Giuseppe, Gesù e Maria, ai quali egli ha consacrato leterlmente tutta la sua vita e che veramente gli devono i mezzi della loro esistenza terrena?"

Santa Teresa d'Avila è una testimone di questo grande potere di intercessione, e così ha lasciato scritto:
"Vorrei persuadere tutti ad essere devoti di questo glorioso santo, per la grande esperienza dei beni che egli ottiene da Dio.
Non ho conosciuto persona che gli sia sinceramente devota e gli renda particolari servigi, senza vederla più avvantaggiata nella virtù, perché egli aiuta moltissimo le anime che a lui si raccomandano.
Già da alcuni anni, mi pare, nel giorno della sua festa io gli chiedo sempre qualcosa e sempre mi vedo esaudita.
Se la mia richiesta esce un po' dalla retta via, egli la raddrizza per il mio maggior bene".

Proviamo, dunque, ad andare con fiducia da San Giuseppe, e anche quando preghiamo Maria Santissima, di cui fu "vero sposo", ricordiamoci anche di lui...e viceversa!

Santa Bernardette fu vista, una volta, pregare la vergine "inginocchiata davanti alla statua di san Giuseppe".
Fattale notare a "stranezza" della cosa, lei, con molta semplicità, rispose che "in cielo non c'è gelosia", ma noi potremmo trarne ulteriore spunto di riflessione: in cielo, ovunque c'è Maria Santissima c'è San Giuseppe...e viceversa!
E dovunque ci siano entrambi c'è anche Gesù!
Che grande consolazione pensare a questa unione della Sacra Famiglia, che viene allora in nostro soccorso ogni volta che ne invochiamo uno dei membri!

Che Gesù, che tanto ha amato e ama il suo padre putativo, ci aiuti a rivolgerci a lui, nel corso di questa novena, con gli stessi sentimenti di filiale fiducia e tenerissimo e grato affetto, che ebbe nei suoi confronti su questa terra!

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