O Dio, che nel Serafico Padre san Francesco, povero e umile, hai offerto alla tua Chiesa una viva immagine del Cristo, concedi a noi di seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo e di unirci a te in carità e letizia.
AMEN
Il messaggio di San Francesco non è passato di moda, anzi, è più che mai attuale.
Lo è sotto molteplici aspetti, ma credo che il concetto di "povertà" francescana, in tempi come i nostri, fortemente materialisti, in cui tanto si bada alla cura eccessiva del corpo, alla ricerca del lusso senza mezze misure, all'esteriorità che si fa diventare "sostanza" (quando invece è solo "forma") sia un monito alla ricerca del giusto equilibrio nell'uso delle cose, che mai devono portarci a sacrificare l'interiorità e che, soprattutto, non possono diventare il nostro fine, facendoci perdere di vista lo scopo reale...che è Dio!
Noi siamo chiamati a raggiungere Dio...ed è altrettanto vero che, nell'ordine dell'economia divina, il Signore ci dona anche i mezzi materiali per santificarci e santificare.
Pensiamo a quando, ad esempio, una nostra rinuncia al superfluo, diventa il mezzo che ci consente di fare della carità.
A quando, ancora, il sacrificio di mezz'ora in più di palestra, può essere sfruttato per fare una cortesia ad un amico.
Sono solo due esempi...ma quanto avanti si potrebbe andare, nell'elencare tutti i modi di impiegare meglio le cose materiali!
Perché la povertà a cui siamo chiamati tutti, non è solo quella rigorosa, strettamente "francescana", ma è un distacco del cuore dalle cose, che devono rimanere mezzi e mai diventare fine, scopo della nostra esistenza.
Perché la povertà a cui siamo chiamati tutti, non è solo quella rigorosa, strettamente "francescana", ma è un distacco del cuore dalle cose, che devono rimanere mezzi e mai diventare fine, scopo della nostra esistenza.
Il Santo Padre, Benedetto XVI, ci ha parlato di Francesco, con queste parole, che ben si sposano al discorso sulla povertà, da vivere ogni giorno:
"Francesco rappresenta un alter Christus, era veramente un’icona viva di Cristo. Egli fu chiamato anche “il fratello di Gesù″. In effetti, questo era il suo ideale: essere come Gesù; contemplare il Cristo del Vangelo, amarlo intensamente, imitarne le virtù. In particolare, egli ha voluto dare un valore fondamentale alla povertà interiore ed esteriore, insegnandola anche ai suoi figli spirituali. La prima beatitudine del Discorso della Montagna – Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3) – ha trovato una luminosa realizzazione nella vita e nelle parole di san Francesco. Davvero, cari amici, i santi sono i migliori interpreti della Bibbia; essi, incarnando nella loro vita la Parola di Dio, la rendono più che mai attraente, così che parla realmente con noi. La testimonianza di Francesco, che ha amato la povertà per seguire Cristo con dedizione e libertà totali, continua ad essere anche per noi un invito a coltivare la povertà interiore per crescere nella fiducia in Dio, unendo anche uno stile di vita sobrio e un distacco dai beni materiali". (udienza generale del 27/01/10)
Vi lascio con un bellissimo filmato, tratto dal capolavoro di Zeffirelli, "Fratello Sole, Sorella luna", la qualità del video non è il massimo, ma vale la pena ascoltare, vedere, meditare!
Buona festa a tutti!
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