La Settimana Santa comincia con l'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, ma all'Osanna iniziale che la Liturgia ci presenta, segue la Parola tutta centrata sulla Passione di Gesù: Gerusalemme è il luogo dove si consumerà la più grande tragedia umana di ogni tempo, ma anche quello in cui si celebrerà la più assoluta vittoria sul male e sulla morte.
Il mistero della Croce ci proietta in una dimensione fortemente trinitaria, ma che a volte sottovalutiamo.
Sotto la Croce c'era Maria, sulla Croce c'era Gesù.
Il Padre rimane nel silenzio della notte oscura che avvolge il Figlio.
Lo Spirito Santo dov'era, come operava sul Monte Calvario?
Alla fine della Passione sappiamo che Cristo emette lo Spirito, e morendo lascia veramente tutto Sé Stesso all'umanità, pur ritornando al Padre.
Gesù che torna al Padre, consegnandogli lo Spirito, poco dopo lo emette.
Siamo alla nuova Genesi, con lo Spirito che ancora aleggia sulle acque.
In questa "emissione di Spirito" che torna al Padre, noi possiamo già cogliere - simbolicamente - un piccolo anticipo di Pentecoste.
Lo Spirito di Gesù che aleggia sulla Terra fa ancora nuove tutte le cose.
Il Sacrificio di Cristo è compiuto: ci ha donato tutto.
BUONA SETTIMANA SANTA A TUTTI!
LA SETTIMANA SANTA, IL PERIODO PIU' BELLO E SACRO DELL'ANNO. GRAZIE ALLE TUE RIFLESSIONI, CARA MARIA, RIUSCIAMO A COMPRENDERE E GODERE ANCORA DI PIU' I MOMENTI CHE LA CARATTERIZZANO. Enza
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