lunedì 23 settembre 2013

MEMORIA LITURGICA DI SAN PIO DA PIETRELCINA



Tu solo sei santi, Signore, e fuori di te non c'è luce di bontà: 
per l'intercessione e l'esempio di san Pio da Pietrelcine
 fa' che viviamo una vita autenticamente cristiana,
 per non esser privati della tua visione nel cielo.

Amen

(Orazione dalla Liturgia)


Padre Pio viene ricordato soprattutto come il Santo delle Stimmate, delle confessioni particolarissime, dei carismi soprannaturali e della Sua Santa Messa in vera "compartecipazione" ai dolori di Cristo Signore, ma non va dimenticato anche un altro importante aspetto della sua spiritualità: lo spirito di preghiera.

E' un elemento importante perché, oltre ad averlo fatto "proprio" lo ha sempre anche inculcato ai suoi figli spirituali, lasciando questa preziosa eredità, che in tanti frasi si potrebbe condensare, ma che specialmente una mi piace ricordare, poiché racchiude lo spirito di preghiera e la devozione a Maria quale Madre che ci conduce a Gesù:

"Recitate e fate recitare il Santo Rosario", indicando nella corona una vera e propria arma per combattere i nemici dell'anima.

Nel libro "Testimonianze", vol.3  di Padre Marcellino Iasenzaniro (pag 550-553), si legge:

"Se vedeva poco impegno per la preghiera, il Padre diventava severo e ripeteva la sua massima:
-Ricordati che chi non prega si danna, chi prega poco si mette in pericolo di perdersi; si salva chi prega molto.

Secondo P. Pio molti sono i nemici del raccolgimento; uno di questi è l'interessarsi dei fatti della gente.
Un giorno Enedina Mori disse al Padre: -Non sono fervorosa.
E P.Pio: -Per forza, ti interessi di questo e di quello.
Dove lo vuoi trovare il fervore, fra questo cumilo di miserie?

Una delle massime importanti, dettate dai maestri dello spirito per realizzare un buon cammino di fede, rimane sempre Attende tibi: pensa a te stesso.

Un altro elemento che nuoce allo spirito di preghiera è il molto parlare.
Una figlia spirituale, che viveva da povera, ci riferisce il seguento colloquio con il Santo.
-Padre, se mi invitano a pranzo o a cena devo accettare?
P.Pio: -Accetta sempre, quando ti invitano.
-Ma si perde tempo.
P.Pio: -E tu mangia e te ne vieni.
-A casa mi sento più raccolta.
P.Pio: -Allora rimani a casa; ilr accoglimento vale di più.

Il pericolo di nuocere al raccoglimento si può nascondere anche in un'opera buona.
Ci dice un'altra figlia spirituale: -La moglie del maresciallo Russo, ammalata, chiedeva che andassi a trovarla, ed a volte mi tratteneva anche due ore, perché aveva bisogno di parlare.
Glielo dissi al Padre, il quale mi rispose:
 -Così non piace neanche a Gesù.
Il molto parlare raramente va esente da difetti e si deve ricordare che il Signore ci dice che dobbiamo rendere conto di ogni parola oziosa".


Si potrebbe obiettare un'eccessiva "puntigliosità" da parte del Padre, ma è più che fondamentale -per chi si mette alla sequela di Cristo- aspirare alla perfezione in quello che facciamo e la preghiera non è esente da questa "ricerca" di un miglioramento costante!
Non dimentichiamo che proprio Nostro Signore, nel pregare il Padre Suo, sceglieva momenti, spazi, situazioni che favorissero il raccoglimento ed il suo mantenimento.

Alla scuola di San Pio cerchiamo di fare nostro il desiderio degli apostoli, che al Maestro chiesero: "Signore, insegnaci a pregare". (Lc 11,1)

 

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