giovedì 24 novembre 2011

LA BIBBIA E' LA LETTERA DELL'AMATA ! E' una lettera per me!





Sentiamo dirci spesso che per un vero discepolo di Cristo non può bastare la sola lettura domenicale della Parola di Dio, ma che sia necessaria una "meditazione" più approfondita di Essa, una "scoperta-riscoperta" quotidiana di quello che il Signore ci dice attraverso la Sacra Bibbia.
La modalità con cui questo appuntamento giornaliero con la Parola può avvenire non è necessariamente "standardizzata", ma adattabile, in un certo senso personalizzabile: può assumere la "forma" di riflessione sul Vangelo del giorno, oppure diventare una vera e propria "lectio divina", o, ancora,  una lettura continuata e sistematica, che poco per volta ci aprirà il cuore, lo spirito al messaggio "speciale" che Dio indirizza a ciascuno di noi.

Sì, nella Parola c'è anche un messaggio speciale, un contenuto personalissimo che il Signore ha pensato per me, per te, per ciascuno nella sua diversità, unicità.

Kierkegaard diceva: "Bisogna leggere la Bibbia come un giovane legge la lettera dell'amata: essa è scritta per me".
Per comprendere la portata di quest'affermazione, si può inizialmente pensare a cosa accada quando si abbia fra le mani una lettera d'amore...ma non una qualsiasi, bensì quella scritta dalla persona che noi amiamo, il cui amore -dunque- sia ricambiato.

Se tengo fra le mani la lettera... già il solo fatto di pensare che quello stesso foglio sia stato stretto del mio innamorato, mi fa sentire l'altro, la sua vicinanza. 
E' una cosa che mi emoziona, mi riscalda il cuore.
Quando tengo fra le mani la Parola di Dio, dovrei pensare la stessa cosa: quel libro, anche se non è stato "materialmente" tenuto fra le mani di Dio, è comunque "frutto" dell'Onnipotenza, della Sapienza divina. 
E' uscito dalla "mano sapiente" del Signore, che per scrivere questa lettera si è servito della "mano umana" dei vari redattori, ispirandone loro il contenuto . 
Quale amore dovrei allora provare, nel pensare che Dio ha "stretto" fra le Sue "mani" la Sua lettera d'amore per me!

Torniamo all'esempio della missiva dell'innamorato: mentre ne leggo il contenuto, so che ogni parola, fosse anche la più "banale", è stata dettata non tanto dalla ragione, quanto dal cuore.
La mente ha ordinato i pensieri, li  ha espressi in bella forma, ha dato loro uno stile inconfondibile, unico, ma il significato più profondo è frutto dell'amore che l'altro nutre per me.
Questo è il motivo per cui niente, in quella lettera d'amore, per me diventa "sciocco", usuale, scontato.
Ogni singola parola è un dono, una perla preziosa, una ricchezza infinita!
La stessa cosa dovrebbe accadermi quando leggo la Bibbia: Dio ha pensato per me, per parlarmi del Suo Infinito Amore, ogni frase che Essa contiene!
Dio ha riversato il Proprio Cuore nella Parola, per donarmeLo nel corso dei secoli!
Lo stile dei testi può essere differente in base all'epoca storica, alla cultura di chi lo ha redatto, ma tutto è sempre frutto del Cuore Amante di Dio, che vuole donarsi al cuore dell'amata, della Creatura!

C'è poi un altro aspetto molto bello che si può sottolineare, pensando a come ci si "comporti" davanti alla lettera dell'amato: essa, pur essendo un "pezzo di carta" diventa un ricordo vivo, tangibile di colui che l'ha scritta.
Quando si è distanti l'uno dall'altra e si è magari presi da qualche pena, quella lettera diventa un segno tangibile, concreto dell'amore che lega due persone.
Basta rileggerla per trovare conforto, speranza, fiducia: so di essere amata, perché quelle parole me lo dimostrano!
Anche nei momenti di gioia, se si è distanti, ripensare a quella lettera accende il cuore di felicità: l'altro mi ama e la sua lettera me lo rammenta con la sua semplice e discreta "presenza".
Ecco, Dio con la Sua Parola fa esattamente la stessa cosa!
Il Signore mi dice che quella sua "lettera d'amore" è la mia fonte di speranza, di consolazione, di consiglio, di gioia.
Leggerla e rileggerla mi deve far ricordare che dall'eternità Dio mi ama, che per primo "mi ha amato" e "ha dato sé stesso per me" (Gal 2,20), che in Essa posso sempre trovare la "prova" certissima di questo amore e tutte le "indicazioni" necessarie per ricambiarLo come merita.
Se seguo le "istruzioni per l'uso" che la Parola mi dona, allora sono certa di dimostrare concretamente a Dio che Lo amo, che voglio "farLo contento", dimostrandoGli che veramente mi impegno giorno per giorno per fare quanto mi chiede!

Infine, un'ultima considerazione: dicevo all'inizio che ogni lettera d'amore è "speciale, unica", anche quando, nelle frasi, nello stile, non si differenziasse molto da tante altre missive dello stesso genere.
Per la Bibbia (unica per il suo genere) un parallelo simile si potrebbe fare solo da un punto di vista: il Suo testo è identico per tutti coloro che lo leggono, ma solo a livello "letterale".
Quello che invece essa comunica a ciascuno di noi è DIFFERENTE.
Dio mi parla, ti parla, attraverso la Parola e lo fa in maniera diversa, in base alla "capacità ricettiva" di ognuno di noi, a seconda del momento (bello o brutto) che stiamo vivendo, della particolare spiritualità che ci caratterizza, del carisma che orienta la nostra vita, dell'approfondimento della stessa Bibbia che stiamo magari effettuando in quel dato momento.
In questo senso, Essa è veramente una lettera d'Amore unica nel Suo genere: ha il potere di "adattarsi" ai differenti momenti della mia vita materiale e, soprattutto, della mia crescita spirituale.
Così capiterà sicuramente che quello che oggi mi "dice" un dato passo della Parola, non sarà uguale a quello che mi dirà un domani...che se oggi mi parla con un solo pensiero, domani me ne comunicherà due.... che se oggi mi fa riflettere solo su un aspetto della mia vita "materiale", domani mi dirà qualcosa di più profondo perché nel frattempo avrò percorso un cammino interiore che mi avrà fatto "crescere".... o avrò letto anche altri testi che mi avranno un po' "allargato" gli orizzonti....

Quanto ciò sia vero lo si può constatare considerando come, dopo duemila anni dall'esistenza del solo Nuovo Testamento, i commenti che ascoltiamo su di Esso siano sempre nuovi, e nessuno dei santi, dei dottori della Chiesa, ha mai "ripetuto" semplicemente le parole scritte dagli altri.
Ciascuno di essi ha dato un "apporto" nuovo all'esegesi, al commento biblico.

Dio fa lo stesso anche con noi, vuol donare un po' della infinita ricchezza d'amore contenuta nella sua splendida "Lettera da findazato" a noi che siamo la Sua "fidanzata".
Non perdiamo l'occasione di ricevere questa lettera d'amore, approfittiamone subito: stringiamola al cuore, leggiamola, rileggiamola, conserviamola con cura, per saperne trarre -giorno per giorno- nutrimento spirituale, affettivo, incentivo amorevole a continuare il cammino di seguaci di Gesù!

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