giovedì 1 ottobre 2009

Spiritualità carmelitana / 11


MEMORIA LITURGICA DI S. TERESA DI LISIEUX
Dare senso e valore ad ogni umana vicenda

"La sua testimonianza" - ha affermato quest'oggi il Papa, nel discorso di "congedo" pronunciato a Castel Gandolfo - "mostra che solo la parola di Dio, accolta e compresa nelle sue concrete esigenze, diventa sorgente di vita rinnovata. Alla nostra società, spesso permeata di una cultura razionalistica e di un diffuso materialismo pratico, la piccola Teresa di Lisieux indica, come risposta ai grandi interrogativi dell'esigenza, la 'piccola via', che invece guarda all'essenziale delle cose. È il sentiero umile dell'amore, capace di avvolgere e dare senso e valore ad ogni umana vicenda".
Mi soffermo sulle ultime parole: dare senso e valore ad ogni umana vicenda!
Non solo alle grandi ed esaltanti esperienze che, almeno una volta, accadono nella vita di ciascuno di noi, ma a quelle piccole situazioni quotidiane che, vissute con gioia, alla luce della Fede, consapevoli che nell'ottica di Dio, nulla accade per caso, possono divenire fonte di amore, di crescita spirituale e umana.
Per Teresina ogni singolo istante era il banco di prova dell'Amore verso Dio, il modo concreto, attuale, con cui provare al Signore il proprio affetto.
La Santa di Lisieux non ricercava le grandi sofferenze, le grandi esperienze mistiche, le grandi prove, sapeva che ogni piccola croce, ogni piccolo atto d'amore, ogni piccola prova, poteva essere per lei la dimensione del suo essere pienamente cristiana, del farsi "l'Amore nella Chiesa" .
Quanto è lontana da questo modus vivendi, la nostra società, sempre tesa alla ricerca dell'apparenza dell'essere, delle esperienze estreme, spesso al limite della moralità, del rispetto della vita umana, di quello che -una volta- si chiamava "santo timore di Dio"!
Sembriamo quasi aver dimenticato quella semplicità dell'esistenza che un tempo riusciva a colmare tutti i desideri e gli istinti umani, riassumibili in una sola parola : AMARE!
Se tornassimo ad amare nelle piccolezze di ogni giorno, riusciremmo a comprendere che la ricerca della felicità umana non sta nell'essere "grandi", ma proprio nel farsi piccoli, come ci insegna Santa Teresina, nel godere pienamente di tutto ciò che il Signore, giorno dopo giorno, mette sulla nostra strada, nel farci suoi testimoni anche nelle nostre semplici giornate di genitori, lavoratori, fratelli, amici...
L'essenzialità di Teresina e la sua innovazione, stanno proprio in questo: non ci invita a seguire strade lastricate d'oro e circondate da esotiche piante, ma viottoli semplici, attorniati dall'erba e dai semplici fiori di campo.
La petite Thérèse ci invoglia a camminare su questo sentiero mano nella mano con Gesù, il "semplice tra i semplici", che visse come figlio di un carpentiere, in un'umile casa, con una mamma "casalinga" (come diremmo oggi!)...in un paese povero, ma non esente dalle grandi contraddizioni tra ricchi e miseri....
La Sua era un'esistenza fatta di cose "povere ma genuine" -potremmo dire- in cui non c'erano televisione, ricerca sfrenata di fama e successo, ma semplicemente gli affetti familiari, gli amici, la testimonianza dell'Amore di Dio Padre.
Teresina ci invita a seguire Gesu'...facciamoci accompagnare da Lui, camminando assieme, mano nella mano!
Solo così potremo anche noi -come nostro Signore e come la piccola carmelitana- superare il richiamo delle cose esteriori e apparentemente grandi, e vivere pienamente le nostre semplici - ma ricche interiormente- esperienze d'ogni giorno!

E buona festa a tutti!

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