giovedì 1 gennaio 2015

SOLENNITA' DELLA SANTA MADRE DI DIO - chiamati a regnare accanto al Re! -



 "Salve, Madre santa:
tu hai dato alla luce il Re
che governa il cielo e la terra
per i secoli in eterno"
(Antifona d'ingresso della Liturgia Propria)



La solennità liturgica della S. Madre di Dio che festeggiamo quest'oggi ci riporta - in un certo senso - al Vangelo che è stato proclamato ieri, il Prologo di Giovanni.
In esso leggiamo che nel Verbo  "era la vita e la vita era la luce degli uomini" (G 1,4).
Se rapportiamo questo mistero a quello della divina Vergine Madre, possiamo pensare a come la "Vita" Eterna, la Vita per Essenza, per antonomasia...entri in lei e prenda Vita umana...e proprio attraverso Cristo incarnato nel suo grembo a noi giunge la Luce.
Maria è la prima ad essere illuminata da Cristo, Luce di tutte le genti e da quel momento in poi non fa che irradiare a tutti, e per sempre, quello stesso Gesù che in lei si è fatto Uomo.


Tutto questo ci spinge a riflettere sul mistero che anche in noi Dio vuole attuare: chiamati ad essere "luce del mondo" (Mt 5,14), possiamo diventare un faro per gli altri solamente se ospitiamo in noi "la Vita", quella Vita vera di cui parla Giovanni.
Quando Cristo alberga nel nostro cuore e nel nostro spirito, con una vita sacramentale e spirituale intensa, possiamo dire che Egli, in quanto Vita, ci anima dal di dentro e "vivificandoci" getta luce - la Sua Luce - su tutte le realtà che ci circondano e ci riguardano, permettendoci così di distinguere il bene dal male, anche attraverso la voce dello Spirito Santo che parla in noi, per orientarci verso il volere e la visione ordinata di ogni cosa desiderata dal Padre.

La festa odierna ci invita a contemplare Maria come Madre della Vita e della Luce, come creatura che con la sua disponibilità all'accoglienza di Dio è stata resa capace di diventare guida, faro per gli altri.
Che possiamo esserlo anche noi, con l'aiuto di questa Mamma che ci è stata donata per l'eternità; che possiamo rendere i nostri pensieri, gesti, le nostre parole, i nostri sentimenti, una finestra spalancata da cui irradiare la Luce Vera che Maria ha portato nel mondo, affinché seguendoLa, possiamo giungere nella Gerusalemme Celeste dove finalmente per gli uomini
"non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli".
(Ap 22,5)
 

BUON ANNO A TUTTI!
E ricordiamoci nella preghiera!

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