sabato 6 dicembre 2014

NOVENA A MARIA IMMACOLATA: ottavo giorno - la luce generosa che non avrà mai fine!




PREGHIERA ALLA VERGINE IMMACOLATA
Vergine Immacolata, scelta fra tutte le donne per donare al mondo il Salvatore, serva fedele del mistero della redenzione, fa' che sappiamo rispondere alla chiamata di Gesù e seguirlo sul cammino dell vita che conduce al Padre.
Vergine tutta santa, strappaci dal peccato e trasforma i nostri cuori.
Regina degli apostoli, rendici apostoli, faa' che nelle tue sante mani noi possiamo divenire strumenti docili e attenti per la purificazione e santificazione del nostro mondo peccatore.
Condividi con noi la preoccupazione che grava sul tuo cuore di Madre, e la tua viva speranza che nessun uomo vada perduto.
Possa, o Madre di Dio, tenerezza dello Spirito Santo la creazione intera celebrare con te la lode della misericordia e dell'amore infinito.   
 AMEN



Della Liturgia della Parola di oggi possiamo recuperare un tema specifico: quello della "generosità" che ci rende LUCE e che permette di manifestare Dio in ciò che siamo e che doniamo agli altri.
Lo sintetizza quel versetto in cui il Maestro afferma: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".
Il concetto della purezza ritorna allora ad essere essenziale - come in tutta questa nostra novena - : come possiamo manifestare Dio agli altri, se non Gli facciamo spazio in noi, sgomberandoci da tutto quello che non è Lui e che ci inquina?
In questo senso Maria Immacolata è nostro prototipo, modello di ciò che saremo in Paradiso, quando "Dio" sarà "tutto in tutti"(1 Cor,15,28) e veramente guardandosi l'un l'altra, le anime sante non vedranno che Dio in loro stesse.
La grazia più gratuita che Dio ci abbia donato è...Sè Stesso: nella prima Lettura di oggi si parla di occhi che vedranno il Maestro, di pane abbondante e sostanzioso, di torrenti d'acqua.
E il Signore, il Pane del Cielo, è venuto a noi attraverso una Donna Immacolata: mi piace pensare di poter riferire a lei le parole del profeta Isaia: 
"la luce della luna sarà come la luce del sole
e la luce del sole sarà sette volte di più".  
La salvezza di Dio, Dio stesso, ci viene attraverso Maria Immacolata e la luce di Maria è la luce di Dio che si manifesta in lei.
La luce del sole, cioè di Dio, rimane sempre più forte, più splendente, più limpida di quella di ogni altra creatura....ma in questa espressione del profeta, noi ritroviamo il mistero ed il miracolo di un Onnipotente per natura, che rende Onnipotente per Grazia un'altra creatura; di un Santo e Puro che rende Santa e Pura una Sua creatura; di una Luce del mondo che rende anche Maria Luce splendente, come Egli è.
Tutto ciò che la Madonna ha ricevuto ce lo ha "donato", quel Dio che Si è incarnato in lei, ci arriva attraverso la Madre, Sua e nostra.
Vedere Maria è contemplare in lei le perfezioni di Dio, riconoscendone l'Autore di ogni perfezione immacolata.
La purezza della Madre - così come accadrà per le bellezze dei santi in Paradiso - non ci distoglie da Dio, ma ci porta a Lui.


Anche oggi approfondiamo queste meditazioni con l'aiuto di Paolo VI, con alcuni stralci di discorsi tenuti quando era arcivescovo di Milano:

"Il Verbo di Dio, Dio Lui stesso, calato sopra la più innocente figlia di questa terra, viene a vivere da uomo, come uno di noi (esclusa la nostra radicale condizione di peccatori), unendo in sé la sua natura divina e la nostra natura umana; assume la nostra carne, la nostra forma di vita, la nostra sorte. Nasce Gesù, Maria diventa madre di Cristo, cioè di Dio fatto uomo.
Non separate mai la Madonna da Cristo, perché se ella ha tanti e tanti privilegi, li ha da Gesù.
E' come la luna; se si spegnesse il sole non la vedremmo più, se invece è splendente, lo è perché i raggi del sole battono su di lei.
Così, se la Madonna ha tutte le grazie, le bellezze, la santità, la virtù, le ha perché è unita a Cristo come nessun'altra creatura: Cristo è la sorgente di tutte le bellezze e le grazie di cui rifulge Maria.
Maria è la lampada che porta la luce: se la luce non fosse nella lampada, questa sarebbe un oggetto spento; se invece si accende la luce, la lampada diventa provvidenziale.
Con questi paragoni potremmo capire Maria Santissima sotto un aspetto stupendo, essenziale: la portatrice di Gesù, colei che ha introdotto Cristo nel mondo.
Dio venendo al mondo ha fissato un punto solo; ha scelto una creatura e se la è fatta bella, innocente, pura, immacolata, l'ha preservata dal male in cui tutta l'umanità è caduta.
E allora tutto il nostro culto di Maria è un culto introduttivo, un culto fatto...a scala: noi saliamo a Maria per arrivare a Gesù.
E' un culto che prepara, che introduce all'incontro con Cristo: Cristo è il termine della nostra devozione.
Separando il culto di Maria dal culto di Cristo facciamo dunque torto a Maria stessa, oltre che a Cristo ed a noi.
Non onoriamo veramente Maria se noin riconosciamo che tutto riceve da Cristo e che tutto a Lui deve portare".
In Maria "si è prodotta una prima e perfetta realizzazione dela sorte che si esternderà a tutta l'umanità redenta, alla Chiesa santa di Dio, alla quale anche noi apparteniamo.
Siamo anche noi dei predestinati, se entriamo in comunione con Cristo.
La Madonna ci si presenta allora come una sintesi di tutta l'umanità redenta, cioè il vertice ed il tipo della Chiesa, madre di tutti noi cristiani; e già vediamo in lei delinearsi, fin da questo primo momento della sua apparizione nel mondo, la sua maternità universale, destinata ella com'è ad essere madre di quel Cristo, in cui tutte le genti potranno trovare salute.
La sua predestinazione prepara la nostra, e coinvolge in Cristo le nostre sorti supreme".

(G.B. Montini, Sulla Madonna - Discorsi e Scritti -Edizioni Studium; pp. 161; 170-171; 181)

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