mercoledì 24 dicembre 2014

NOVENA DI NATALE - QUALCOSA DI NUOVO STA ACCADENDO! - nono giorno



" Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre"

(Sal 25,6) 
 "Guidasti con il tuo amore
questo popolo che hai riscattato,
lo conducesti con la tua potenza
alla tua santa dimora"
(Es 15,13)


Gherardo delle Notti, Adorazione dei pastori

Il Vangelo di oggi ci offre il Cantico di Zaccaria come ultimo testo su cui meditare prima della Messa natalizia, a partire dalla Messa nella vigilia (da non confondersi con quella nella notte).
Zaccaria profetizza della salvezza che verrà data al popolo d'Israele, del "sole che sorge", e non esita a parlare di "tenerezza e misericordia del nostro Dio".
La versione greca (faccio riferimento al Nuovo Testamento interlineare della San Paolo, 2014) ci offre una pericope di straordinaria intensità, su quel versetto che la traduzione Cei ci presenta come "bontà" o "tenerezza e misericordia" divina.
Si legge infatti che Giovanni verrà mandato a preparare la strada al Signore, per far conoscere la salvezza operata in favore del Suo popolo e la remissione dei peccati "a motivo delle viscere di misericordia di Dio per noi".
E' un concetto di impatto emotivo fortissimo, che non può lasciarci indifferenti.
Venendo al mondo come Uomo, Dio ci dimostra questo amore unico, che per la creatura non può che essere totalmente "nuovo": quale altro dio si era mai abbassato fino a tal punto? Quale divinità aveva manifestato un amore così esageratamente ...infinito, da portare la Divinità ad assumere l'umanità?
E' sorprendente l'idea di un Dio che ci ama di amore "viscerale": a volte possiamo fare l'esperienza di cosa sia provare sentimenti nelle nostre viscere, in situazioni disparate.
Quando amiamo un figlio, uno sposo, una sposa, e la loro sofferenza ci colpisce fin nelle "viscere" e sentiamo quel pugno pesante, quel dolore come in tutto l'addome....
o quando qualcosa ci fa innervosire e percepiamo il fastidio proprio a livello viscerale, come se venisse dal profondo interiore di noi, da quegli organi che sono - anche secondo la psicologia - un po' il secondo cervello. Potremmo dire: se tutte le emozioni più intense vengono percepite nelle viscere, allora in esse vi è più che un altro cervello. Vi è come un altro cuore.
Gli innamorati dicono spesso che sentono "le farfalle nello stomaco".
Le viscere diventano la cassa di risonanza e di amplificazione delle onde del sentimento; in esse vibrano e attraverso di esse ne percepiamo realmente tutta l'intensità, tutta la portata.
Le viscere diventano così, simbolicamente, da quell' insieme di organi in cui espletiamo funzioni come assimilare, produrre sostanze necessarie, e dare la vita (e custodirla, come accade per le donne!), a quel blocco in cui - idealmente - si potenziano l'amore, il dolore, la gioia, finanche la rabbia.
E' il luogo del nostro io in cui il sentimento "scava" dei solchi profondi.
Dio ci ama di questo tipo di amore, con "viscere di misericordia".
Ce lo ha dimostrato arrivando a dare alla luce il Figlio Incarnato, come Uomo.
L'Avvento che sta per concludersi ci spinge a guardare alla "novità" dell'amore cui anche noi siamo chiamati: sentire l'amore verso Dio e l'amore verso i fratelli come qualcosa che ci tocca nel profondo, proprio perché anch'Egli ci ama così.
Tutto questo si traduce in una parola: dono.
L'amore "nuovo" che riceviamo deve spingerci ad amare di amore nuovo e a donarci, come Dio Si è donato e Si dona a noi.

Possa il Natale ormai vicinissimo (mancano due ore ai primi vespri!) dilatare il nostro cuore reale e le nostre viscere - cuore del cuore - in quell'esperienza straordinaria, unica, eterna...divina, che è l'amore.
Amore che sana, che salva, che perdona.
E' in questo amore così viscerale, capace di "partorire" il Verbo Incarnato dal progetto del Padre e dal consenso di Maria, per opera dello Spirito Santo, che possiamo rivolgerci al Signore con le parole del Salmo 51,3:

"Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità".

E con il Canto delle Profezie, sentiamo risponderci:

"Domani verrà cancellata l'iniquità dalla terra 
e regnerà su noi il Salvatore del mondo.
Il Re dei re sta per venire, venite adoriamo.
Il Signore è vicino, venite adoriamo"!



BUONA VIGILIA A TUTTI VOI!

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