"Avete compreso tutte queste cose?
Gli risposero: «Sì».
Ed egli disse loro: Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche". (Mt 13, 51-52)
La domanda che Gesù, nel Vangelo di oggi, rivolge ai discepoli, è in realtà una richiesta esplicita fatta anche a noi: comprendiamo quello che ci viene detto nel Santo Vangelo e che ascoltiamo ogni Domenica a Messa?
A volte crediamo che "capire" la Parola di Dio sia difficile....a volte riteniamo che la colpa di una nostra eventuale incomprensione sia di altri che non hanno saputo spiegarcela...e così ragionando applichiamo il classico metodo dello scaricabarile!
Non si può negare che ci siano persone cui "spetti" il dovere (ed anche la gioia!) di illustrare il Santo Vangelo, di porgere a noi fedeli la sua corretta interpretazione, la sua possibilità di applicazione pratica nella vita quotidiana e nel cammino interiore....ma è altrettanto vero che la Parola, per prima cosa, va accolta personalmente, in un "Cuore a cuore" con Gesù.
Non si può negare che ci siano persone cui "spetti" il dovere (ed anche la gioia!) di illustrare il Santo Vangelo, di porgere a noi fedeli la sua corretta interpretazione, la sua possibilità di applicazione pratica nella vita quotidiana e nel cammino interiore....ma è altrettanto vero che la Parola, per prima cosa, va accolta personalmente, in un "Cuore a cuore" con Gesù.
Si rende allora necessario, per diventare come "un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche"...trovare le chiavi di questa nostra casa!
Il padrone, di norma, non bussa alla porta per farsi aprire da altri, ma utilizza le proprie chiavi per aprire da solo ed entrare ed uscire agevolmente in qualsiasi ora, certo poi di poter sempre rimettere piede nella propria dimora.
Il padrone, di norma, non bussa alla porta per farsi aprire da altri, ma utilizza le proprie chiavi per aprire da solo ed entrare ed uscire agevolmente in qualsiasi ora, certo poi di poter sempre rimettere piede nella propria dimora.
Quali sono queste chiavi?
Le chiavi in realtà sono LA chiave: la preghiera, intesa come invocazione allo Spirito Santo affinché ci guidi nel momento in cui andremo a cibarci del Santo Vangelo.
Senza la richiesta di aiuto al Paraclito non potremo far nulla, non potremo entrare in casa, scoprire i misteri che si celano dietro le parole di Nostro Signore!
Pregando, come dice San Paolo, "Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio". (Rm 8, 26-27).
Poniamoci dunque, quotidianamente, dinanzi alla Bibbia invocando lo Spirito Santo affinché ci illumini su ciò che andremo a leggere, per farci intendere ciò che il Signore vuole dirci con quelle Sue parole!
Sarebbe molto bello unire a questa preghiera anche un'invocazione a Maria Santissima, la Vergine sapiente, esperta conoscitrice della Scrittura e che fu, potremmo dire, la prima "catechista" di Gesù Bambino (che pure non avrebbe avuto bisogno di imparare niente, ma volle apprendere da Sua madre!).
E' sempre San Paolo che ci conforta, dicendoci: "Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!
Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria". (Rm 8, 14-17)
Siamo dunque figli di Dio, coeredi di Cristo: pregando invochiamo lo Spirito che ci "abilita" a questa figliolanza ed in quanto figli e coeredi avremo anche noi le nostre "chiavi di casa" che sarà il nostro stesso Padre Celeste a consegnarci!
Potremo allora fare del Vangelo il nostro "tesoro" ed estrarre da esso "cose nuove e cose antiche", cioè insegnamenti preziosi che già altri prima di noi hanno saputo cogliere, ma anche nuove sfumature del pensiero divino che impareremo a scoprire nelle Parabole, negli episodi della vita di Gesù ed anche nell'Antico Testamento, man mano che rileggeremo le pagine della Santa Bibbia.
Buona Domenica a tutti!
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