sabato 16 luglio 2011

FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO

Madonna del Carmelo- Chiesa dei Carmelitani Scalzi di Ferrara

PREGHIERA ALLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO


O Vergine Maria, Madre e Regina dei Carmelo, unita mirabilmente al mistero della Redenzione, Tu hai accolto e custodito nel cuore la Parola di Dio e hai perseverato con gli Apostoli in preghiera nell'attesa dello Spirito Santo. 
In Te, come in una perfetta immagine, noi vediamo realizzato quello che desideriamo e speriamo di essere nella Chiesa. 
0 Vergine Maria, mistica Stella del Monte Carmelo, illuminaci e guidaci sulla via della perfetta carità; attiraci nella contemplazione del volto dei Signore. 
Veglia con amore su di noi tuoi figli rivestiti del tuo Santo Scapolare, segno della tua protezione, e risplendi sul nostro cammino perché giungiamo alla vetta del monte che è Cristo Gesù, tuo Figlio e nostro Signore.

Salve, o Regina...



In questi giorni del triduo alla Madonna del Carmelo, abbiamo riflettuto sull'importanza del "cuore" umano, chiedendo alla Vergine di custodirlo nel suo Cuore Immacolato, per farne sede e centro di irradiazione dell'Amore di Cristo che abita in noi.
In questo percorso ci ha aiutato il beato Giovanni Paolo II, che anche oggi, nel giorno di festa, ha qualcosa da dirci in tal proposito.

Come si realizza, in concreto, questo nostro "miglioramento" nel momento in cui consacriamo il nostro cuore a Maria, simboleggiato anche dall'indossare lo scapolare e dal portarlo "sul cuore"?
Per capirlo leggiamo quello che il Papa scrisse in "Dono e mistero", a proposito della sua intensissima devozione mariana e del motto che scelse anche per il suo stemma: TOTUS TUUS.

"Maria ci avvicina a Cristo, ci conduce a Lui, a condizione che si viva il suo mistero in Cristo.

Totus Tuus ego sum et omnia mea Tua sunt. 
                                                         Accipio Te in mea omnia.
Praebe mihi cor tuum, Maria.
SONO TUTTO TUO E TUTTO CIO' CHE E' MIO E TUO, 
TI PRENDO PER OGNI MIO BENE.
DAMMI IL TUO CUORE, O MARIA".

Ecco che si fa chiara, allora, l'importanza della consacrazione, della consegna di noi stessi (e del nostro cuore) al Cuore Immacolato di Maria Santissima: se noi ci doniamo a lei, lei si donerà a noi, trasformerà il nostro cuore in una sorta di riflesso del suo cuore, cioè in un cuore che non palpita che per il Signore, che non ama che il Signore, che non ama gli altri che in Dio!


Padre F. Léthel, ocd, nel corso degli esercizi spirituali predicati a Benedetto XVI lo scorso anno, così disse:
"Qui il Totus Tuus è rivolto a Gesù, per mezzo di Maria, ma è anche rivolto a Maria, sempre per darsi totalmente a Gesù, e soprattutto nella Comunione Eucaristica".


E San Luigi Grignon de Montfort, dai cui scritti deriva il "TOTUS TUUS", ci ha lasciato questa splendida pagina:
"Rinnoverai la tua consacrazione, dicendo: Tuus totus ego sum, et omnia mea tua sunt; Io sono tutto tuo, mia cara Signora, con tutto ciò che mi appartiene.
Pregherai questa buona Madre di prestarti il suo cuore, per accogliervi il Figlio suo con le sue stesse disposizioni".

Il TOTUS TUUS è parte poi di quella famosa formula di "schiavitù a Maria" che fu il fulcro della devozione mariana del Beato Giovanni Paolo II, il quale lesse l'opera del Montfort mentre era operaio nella miniera della Solvay.

Ecco come la descrive lui stesso, invitandoci a superare la reticenza nel consegnarci a questa buona Madre come "schiavi":
"La schiavitù d'amore va interepretata alla luce del mirabile scambio tra Dio e l'umanità nel mistero del Verbo incarnato.
E' un vero scambio d'amore tra Dio e la sua creatura nella reciprocità del dono totale di sé".
Per evitare obiezioni contro il concetto di "schiavitù" (che il Montfort intende -in senso positivo- come una "dipendenza totale" da Maria Santissima e da Gesù a cui lei ci conduce), il Beato Giovanni Paolo II scrisse:
"Paradossalmente, questo vincolo di carità, questa schiavitù d'amore, rende l'uomo pienamente libero, con la vera libertà dei figli di Dio.
Si tratta di consegnarsi totalmente a Gesù, rispondendo all'Amore con cui Egli ci ha amato per primo.
Chiunque vive in tale amore può dire come san Paolo: non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me".


Cosa aspettiamo, allora, a consegnarci a Maria Santissima come suoi schiavi d'amore?
Seguiamo l'esempio di Papa Giovanni Paolo II, a sua volta illuminato dalla lettura del
"Trattato della vera devozione a Maria Santissima" del Montfort.
Per consacrarci al Cuore Immacolato di questa buona Madre possiamo utilizzare la formula che lo stesso San Luigi ci propone, e che anche il Beato Giovanni Paolo II fece propria.
BUONA FESTA A TUTTI!
Che Maria Santissima sia veramente la nostra "stella del mattino" che ci aiuti ad orientare al sole, che è Dio, tutta la nostra giornata!



Consacrazione di sé stesso a Gesù Cristo, Sapienza incarnata, per le mani di Maria

O Sapienza eterna e incarnata! o amabilissimo e adorabilissimo Gesù, vero uomo, Figlio unigenito dell'eterno Padre e di Maria sempre vergine!
Vi adoro profondamente nel seno e negli splendori di vostro Padre, nell'eternità, e nel seno verginale di Maria, vostra degnissima Madre, nel tempo della vostra incarnazione.
Vi ringrazio di avere annientato voi stesso, prendendo la forma di uno schiavo, per liberarmi dalla crudele schiavitù dei demonio;
vi lodo e vi glorifico per esservi voluto sottomettere a Maria, vostra santa Madre, in ogni cosa, per rendermi, per mezzo di lei, vostro schiavo fedele.
Ma, ohimè! ingrato e infedele quale sono, non ho mantenuto i voti e le promesse che vi ho così solennemente fatto nel mio battesimo: non ho adempiuto ai miei obblighi, non merito di essere chiamato figlio vostro né vostro schiavo, e, poiché non vi è nulla in me che non meriti i vostri rimproveri e la vostra collera, non oso più da me stesso accostarmi alla vostra santa e augusta Maestà.
Perciò ricorro alla intercessione e alla misericordia della vostra santissima Madre, che mi avete dato come mediatrice presso di voi, e per suo mezzo spero di ottenere da voi la contrizione e il perdono dei miei peccati, l'acquisto e la conservazione della Sapienza.
Vi saluto, dunque, o Maria immacolata, tabernacolo vivente della divinità, in cui la Sapienza eterna nascosta vuole essere adorata dagli angeli e dagli uomini.
Vi saluto, o Regina dei cielo e della terra, al cui comando tutto è sottomesso: tutto quanto è al di sotto di Dio;
vi saluto, o Rifugio sicuro dei peccatori, la cui misericordia non è mancata a nessuno: esaudite i miei desideri della divina Sapienza, e ricevete per questo i voti e le offerte che la mia pochezza vi presenta.
Io, (nome), peccatore infedele, rinnovo e confermo oggi, nelle vostre mani, i voti dei mio battesimo: rinuncio per sempre a Satana, alle sue vanità e alle sue opere, e mi do interamente a Gesù Cristo, Sapienza incarnata, per portare la mia croce dietro a lui tutti i giorni della mia vita, e affinché gli sia più fedele di quanto non lo sia stato fino a questo punto.
Vi scelgo oggi, in presenza di tutta la corte celeste, come Madre e Signora. Vi abbandono e vi consacro, in qualità di schiavo, il mio corpo e la mia anima, i miei beni interiori ed esterni, e il valore stesso delle mie buone azioni passate, presenti e future, lasciandovi completo e pieno diritto di disporre di me e di tutto quanto mi appartiene, senza eccezione, secondo il vostro beneplacito, per la maggior gloria di Dio, nel tempo e nella eternità.
Ricevete, o Vergine benigna, questa piccola offerta della mia schiavitù, in onore e in unione della sottomissione che la Sapienza eterna ha voluto avere alla vostra maternità: in omaggio del potere che entrambi avete su questo piccolo verme e questo miserabile peccatore, e in rendimento di grazie [dei privilegi] di cui la santa Trinità vi ha favorito.
Dichiaro do volere ormai, come vostro autentico schiavo, cercare il vostro onore e ubbidirvi in ogni cosa.
O Madre mirabile! presentatemi al vostro caro Figlio in qualità di schiavo eterno, affinché, avendomi riscattato attraverso voi, mi riceva per mezzo vostro.
O Madre di Misericordia! fatemi la grazia di ottenere la vera Sapienza di Dio, e di mettermi, per questo, nel numero di quelli che amate, istruite, guidate, nutrite e proteggete come vostri figli e vostri schiavi.
O Vergine fedele, rendetemi in tutto un così perfetto discepolo, imitatore e schiavo della Sapienza incarnata, Gesù Cristo Figlio vostro, da arrivare, con la vostra intercessione, seguendo il vostro esempio, alla pienezza della sua età sulla terra, e della sua gloria nei cieli. Così sia.


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