sabato 23 luglio 2011

FESTA DI SANTA BRIGIDA







PREGHIERA A SANTA BRIGIDA

Con cuori confidenti a te ci rivolgiamo, Beata Brigida,
per domandare in questi tempi di oscurità
e di miscredenza la tua intercessione in favore
di quelli che sono separati dalla Chiesa di Gesù Cristo.
Per la chiara cognizione che tu avesti dei
crudeli patimenti del nostro Crocifisso Salvatore,
prezzo della nostra redenzione, ti supplichiamo di ottenere
la grazia della fede a coloro che sono fuori dell'unico ovile,
cosi che le disperse pecorelle possano ritornare all'unico
vero Pastore. Per Cristo nostro Signore.

 AMEN
S. Brigida, intrepida nel servizio di Dio, prega per noi.
S. Brigida, paziente nelle sofferenze e nelle umiliazioni, prega per noi.
S. Brigida, mirabile nell'amore verso Gesù e Maria, prega per noi.
Pater, Ave, Gloria.


Dal libro delle "Rivelazioni", parole della Vergine Maria a Santa Brigida:


"Ti ho detto dei miei dolori.
Ma non fu più piccolo quello che ebbi quando portavo il Figlio mio fuggendo in Egitto e quando udii che ch'erano uccisi i piccoli innocenti e che Erode perseguitava il Figlio mio.
Anche sapendo quel che era scritto del Figlio mio, tuttavia il cuor mio per il grande amore che nutrivo per il Figlio mio si riempì di dolore e tristezza.
Puoi ora chiedermi che cosa faceva il Figlio mio tutto il tempo che precedette la sua passione.
Ti dico che, come afferma il Vangelo, era sottomesso ai genitori e si comportò come gli altri bambini, fino alla maggiore età, né mancarono cose meravigliose nella sua gioventù: le creature servirono al loro Creatore, tacquero gli idoli e molti di essi caddero al suo arrivo in Egitto; i Magi predissero che sarebbe stato segno di grandi cose future; anche gli angeli lo servirono; nessuna immondizia lo macchiò mai, neppure alcun intreccio nei suoi capelli.
Giunto poi alla maggiore età, era sempre orazione e, obbediente, salì con noi alle feste stabilite a Gerusalemme e in altri luoghi.
La sua persona e la sua parola erano così ammirabili e gradite, che molti sconsolati dicevano: Andiamo dal Figlio di Maria per essere consolati.
Crescendo poi di età e di sapienza, di cui era già pieno da principio, lavorava manualmente, anche se questo non era ritenuto decoroso, e diceva a noi in segreto parole confortevoli e divine, sicché eravamo sempre colmi di indicibile gaudio.
Quando poi eravamo nelle preoccupazioni, nella miseria, nelle difficoltà non mise fuori né oro né argento, ma ci esortava alla pazienza e fummo straordinariamente preservati dagli invidiosi.
Talvolta ci provenne il necessario dalla compassione di anime buone; tal altra dal nostro lavoro, tanto che bastasse al nostro sostentamento e non per il superfluo, perché non volevamo altro che servire soltanto a Dio.
Frattanto egli in casa si intratteneva a parlare familiarmente con gli ospiti amici, della legge e della sua interpretazione e dei simboli, e discuteva anche in pubblico con i sapienti e ne stupivano dicendo: ecco, il Figlio di Giuseppe insegna ai maestri; parla in lui qualche  grande spirito".

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