mercoledì 7 aprile 2010

Parla "Treccani"....non la "Quattrogatti" del Papa! Riflessioni "enciclopediche" sulla "caduta di stile" dell'omileta di turno




Sinceramente perplessa dalle affermazioni di alcuni esponenti del mondo ebraico, che dell'omelia di Cantalamessa hanno saputo fare un caso "Ratisbona2" (ossia: parole dell'amico ebreo del frate= parole del predicatore=offesa=parallelo fra shoah e antisemitismo= richiesta di scuse), ho deciso di aprire uno dei volumoni non dell'enciclopedia "Quattrogatti" del Papa -che poteva essere tacciata di parzialità- ma della nota (e non di parte) "Treccani".
Il risultato della ricerca è significativo....non salta fuori la shoah (tanto tirata in ballo!), non salta fuori l'aspetto religioso (che infatti non è prerogativa dell'antisemitismo, nato in tempi moderni, per questioni anche economiche), ma allora, cosa viene fuori?

Scopriamolo insieme!



Sotto la voce "antisemitismo", si legge: "l'avversione e la lotta contro gli Ebrei. Il termine è relativamente recente (1880 circa, in Germania) e vuole dare un carattere scientifico e ideologico, non religioso, all'avversione contro gli Ebrei, non contro tutti i semiti. In tal senso l'antisemitismo è un fenomeno moderno, e si differenzia da quella generale ostilità verso gli Ebrei che si ritrova nel mondo antico e nel Medioevo". 


Lasciamo per un attimo il dizionario enciclopedico e ritorniamo alle parole di Cantalamessa, pronunciate nel corso dell'omelia del Venerdì Santo....parole -ricordiamolo ancora una volta- tratte dalla lettera di un suo amico ebreo :"Ho seguito con dolore e l'assalto concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli di tutto il mondo. L'uso dello stereotipo, il passaggio della responsabilità personale verso la comunità mi ricordano i vergognosi aspetti più di antisemitismo".

Rileggiamo ora, queste parole, alla luce della definizione reperita sull'enciclopedia (visto che altrimenti, le cose si tacciano di "caduta di stile", parafrasando il Rabbino di Segni):
1) avversione e lotta contro la Chiesa Cattolica, il suo PAPA, i suoi fedeli= avversione contro una specifica parte della cristianità, non contro tutti i cristiani. Il parallelo con la definizione enciclopedica di "avversione parziale contro gli Ebrei, non contro tutti i semiti", mi pare non sia, dunque, così tanto sbagliato;
2) carattere ideologico e non religioso della lotta che si sta portando avanti, in forma "concentrica": è un assalto vero e proprio che arriva da lobby economiche, politiche, massoniche e di vario "orientamento sessuale" (possiamo poi anche dire chiaramente: dalle lobby omosessuali e progressiste, anche -ma non solo- interne alla Chiesa). 
Parimenti, l'antisemitismo inteso in senso moderno è nato per questioni di varia natura, fra le quali, la Treccani cita: "ascesa del capitalismo finanziario e bancario e suo carattere internazionale che ben sembrava adattarsi agli Ebrei considerati come senza Patria e sviluppo del movimento nazionale, sorgere della concezione nazista".
Facciamo il parallelo con quello che si sta verificando ai danni della Chiesa Cattolica: la comunità cattolica (e nello specifico il Santo Padre), in questo momento non viene attaccata né per eccesso di zelo, né per amore di verità.
L'assalto mediatico (che proviene da fonti tutt'altro che realmente cattoliche, tant'è che di tutto il restante cattolicesimo, non si prende briga di parlare!) è infatti una campagna "ad personam", contro un Papa tedesco, contro un Papa conservatore, contro un Papa che, come è stato detto in questi giorni, si fa portavoce di valori che la società attuale non condivide (vita, famiglia, purezza, impegno sociale concreto a favore dell'uomo nel suo complesso). E nel suo essere rappresentante di questi valori non negoziabili, che sono la vera base del cattolicesimo, è ovvio che diventi il capro espiatorio di tutto quel mondo secolarizzato che ha fatto propria un'ideologia differente. Combattere Papa Ratzinger è allora sinonimo di combattere ideologicamente l'idea, i valori, la Chiesa che egli sostiene (nella sua parte ancora esistente e viva), promuove e vuole ricostruire (nella sua parte distrutta). Insomma, chi si accanisce contro il Papa lo fa per accanirsi contro un qualcosa che è "senza Patria" (come venivano considerati gli Ebrei, per le questioni "capitalistiche" di cui parla la Treccani).
Perché i valori che il Papa difende sono tali non solo per la religione cattolica, ma hanno una valenza "internazionale", sono finalizzati al progresso (vero!) dell'uomo e della società.
E per questo motivo sono considerati "scomodi". Dunque, la lotta contro il Papa è ideologica, ossia fondata su un "complesso sistemico di concetti, principi, ideali, che costituisce il fondamento teorico di un movimento culturale, politico...".  Tale è la definizione di "ideologia" che reperiamo sempre sulla Treccani;
3) modernità dell'ideologia dell' attacco alla Chiesa, come moderno è il concetto di antisemitismo fin qui esposto: le lotte che nel passato sono state portate avanti verso la Chiesa potevano essere considerate di varia "natura", quanto alle cause, ma è indubbio che abbiano avuto a che fare con il potere temporale del Papa, con il sapere scientifico (che si riteneva "ostacolato" dalla religione) e via dicendo... Oggi si combatte in base ad un'ideologia nuova: quella dei valori "etici" (o meglio....finto-etici). Non è più questione di potere temporale (il discorso dei risarcimenti per i casi di pedofilia è più economico che di tipo poteriale, e rimane il fatto che a risarcire dovrebbero essere i diretti responsabili, non la Chiesa!), non è più solo questione di "sapere scientifico". 
Il discorso della scienza "bloccata" dal pensiero cattolico è solo la punta dell'iceberg e nasconde ben altro, ossia la concezione morale ed etica della vita nel suo insieme, delle relazioni interpersonali, dei rapporti economici fra Stati e rispetto ai singoli individui. 
Insomma, una visione globale dell'essere umano nelle sue dinamiche interpersonali e intersociali. Un "frutto misto" che non ha niente dell'anticlericalismo, anticattolicesimo e "antipapalesimo" di un tempo.

Ora, alla luce di questa "analisi enciclopedica", le conclusioni le può trarre ognuno di noi, ma di certo è stata una rilettura forse eccessivamente "oltranzista" quella di alcuni settori dell'ebraismo, che hanno subito tirato in ballo la shoah e la pedofilia.
Le parole di Cantalamessa, che ha citato una lettera molto bella e carica di solidarietà alla Chiesa Cattolica, si riferivano all'antisemitismo come sopra spiegato, e non alla shoah (che è una parte della storia del fenomeno razzista contro gli Ebrei, ma non la sua totalità!) , né volevano tirare in ballo la giusta e doverosa critica ai preti pedofili che si sono macchiati di questo orrendo crimine.
Non accostiamo cose che non si possono mescolare. La campagna offensiva attuata dai media mira al "cattolicesimo vero", rappresentato dal Papa, da un Pontefice che ha sempre agito con rigore contro la piaga della pedofilia; non è rivolta ai pedofili, anzi, li "strumentalizza" -al pari delle vittime- per arrivare a colpire il bersaglio numero uno, il nemico acerrimo e "rappresentativo" della nuova ideologia "finto-etica" della nuova "finta-libertà" di pensare, agire, anche uccidere. 

1 commento:

  1. Hai fatto chiarezza!!Antisemitismo non è anti-ebraismo!! E perseguitare il Papa è davvero voler perseguitare il cattolicesimo vero!! Perseguiteranno anche tutti quelli che difendono il nostro Pontefice, stanne pur certa, come hanno fatto con Cantalamessa!!!Coraggio persisti in sua difesa!! Sono con te!

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