Inchiodato alla Croce, Gesù pronuncia sette parole.
Le ultime sette parole.
Sguardi, silenzi e parole mi spingono a chiedermi: cosa poteva dare la forza a questo Cristo Crocifisso nella Sua Umanità Vera?
Da dove gli veniva la forza di amare, di vivere fino all'ultimo (vivere in pienezza, non semplicemente sopravvivere), di perdonare, di accettare?
Ma la domanda va posta in altri termini:
CHI dava al Cristo, all'Unto di Dio, questa forza sovrumana?
CHI dava al Cristo, all'Unto di Dio, questa forza sovrumana?
La chiave di lettura la troviamo proprio "alla fine" del Calvario:
"Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito".
(Mt 27,50).
Siamo abituati a guardare alla Croce dimenticando la Terza Persona della Santissima Trinità, quello Spirito che alberga nel Cuore Umano di Cristo, come legame d'Amore tra Lui ed il Padre.
Quello Spirito che porta in Sé doni di sapienza, fortezza, pietà, consiglio, timor di Dio, scienza e intelletto.
E' lo Spirito che rafforza l'Umanità di Gesù sulla Croce.
E' lo Spirito che dona il vigore di vivere fino all'ultimo a Cristo Uomo.
E' sempre per opera dello Spirito che Gesù rimette i peccati al buon ladrone;
che prega il Padre;
che a Lui si affida nonostante l'oscurità interiore;
che si realizza la nuova maternità di Maria verso tutti i discepoli.
MI piace molto l'idea finale dello Spirito che - emesso da Gesù - per un attimo "aleggia" nuovamente sulla Terra.
Il Padre sta "ricreando" l'uomo nuovo attraverso il Sacrificio del Figlio. Lo ricrea a Sua immagine e somiglianza e "alita" ancora una volta lo Spirito nelle narici della creatura, per ridonarle la vita.
Siamo ad una Nuova Genesi.
E lo Spirito Santo che è presente in tutti i Sacramenti è presente anche ora che Gesù fa sforgare dal Suo costato Sangue ed Acqua, simbolo dei Sacramenti stessi...
Quale fornace d'amore era lo Spirito, al culmine della donazione di Gesù per tutti noi e per la gioia del Padre?
Nessuna mente umana può immaginarlo totalmente e pienamente...ma sappiamo un fuoco riscalda, illumina, vivifica, lascia una traccia su ciò che tocca o anche a cui solo si avvicina.
La Croce è piantata, le sue radici si sono innestate per sempre nel mondo; lo Spirito d'Amore è quella Luce che - alla fine di questa storia di Passione - per un attimo anticipatorio si manifesta e dice all'umanità:
"Brillo ancora di più
perché l'Amore ha raggiunto il Suo Compimento
il Suo vertice tra Dio e l'Uomo.
Quale Amore infinito tra Verbo e Padre
sempre sono stato,
ma quale amore tra l'Uomo-Dio e Dio Padre
il mio tempo è scoccato sulla Terra
e questo tempo, ora
ha raggiunto il culmine.
Sempre avrei voluto venire a voi
e in tanti modi l'ho fatto:
nei profeti,
nelle ispirazioni più sante
che mente umana abbia potuto concepire.
Nella creazione ed in voi stessi
avete visto la Mia opera:
tutto è opera dell'Amore di Dio.
In ogni amore puro
c'era un riflesso di Me,
Amore tra Padre e Figlio,
amore tra Figlio e Padre.
Ma ora potrò raggiungervi
in pienezza
perché tutto passerà
da Colui che mi ha portato
nel Suo Cuore
e che mi ha donato
attraverso il Suo Cuore.
Colui che vi fa nuovi
vi donerà anche Me.
Scoprirete quanto è dolce
l'intimità tra Padre e figli,
ricorderete ciò che il Cristo ha detto,
capirete ciò che ha fatto,
comprenderete cosa voglia dire chiamare Dio
Padre Nostro,
penetrerete
nelle viscere dell'amore materno
e misericordioso
del Dio Uno e Trino
che vi ama dall'Eternità".
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