martedì 30 settembre 2014

TRIDUO A SANTA TERESA DEL BAMBIN GESU': "LA GIOIA DELIRANTE" - terzo giorno -


TRIDUO  A SANTA TERESA DI GESU' BAMBINO E DEL VOLTO SANTO
 O Dio, nostro Padre, 
 che apri le porte del tuo regno  
agli umili e ai piccoli,   
fa' che seguiamo   
con serena fiducia la via tracciata 
 da santa Teresa di Gesù Bambino, 
perché anche a noi  
si riveli la gloria del tuo volto.
AMEN
                                                                                                                            
SECONDO GIORNO: "LA GIOIA DELIRANTE"


"Perché parlare di gioia delirante?
No, questa espressione non è giusta.
Si tratta piuttosto della pace calma e serena del navigatore che intravede il faro che deve condurlo al porto.
O Faro luminoso dell'amore, so come arrivare fino a te, ho scoperto il segreto per impadronirmi della tua fiamma!
O Gesù, lo so, l'amore si paga soltanto con l'amore: perciò ho cercato e ho trovato il modo per calmare il mio cuore rendendoti Amore per Amore.
Non ho altro mezzo per provarti il mio amore che gettare fuori, cioè non lasciar sfuggire nessun piccolo sacrificio, nessuno sguardo, nessuna parola, approfittare di tutte le cose più piccole e farle per amore"!

Teresa troverà la sua gioia nell'essere "evangelizzatrice" attraverso l'amore, quell'amore che in tutto - anche nella ferialità del quotidiano - può essere sparso come fosse un cestino di petali di fiori da lanciare verso il Cielo per attirare a Gesù le anime.
In questa gioia del "fare per amore" si trova la vera felicità. Teresa lo scopre e arriva così ad approfondire la carità, a "comprendere" la carità, in modo nuovo e più completo, proprio durante la sua vita di carmelitana.

Scrive Papa Francesco nell'Evangelii Gaudium (n.266): 
"Non si può perseverare in un’evangelizzazione piena di fervore se non si resta convinti, in virtù della propria esperienza, che non è la stessa cosa aver conosciuto Gesù o non conoscerlo, non è la stessa cosa camminare con Lui o camminare a tentoni, non è la stessa cosa poterlo ascoltare o ignorare la sua Parola, non è la stessa cosa poterlo contemplare, adorare, riposare in Lui, o non poterlo fare. Non è la stessa cosa cercare di costruire il mondo con il suo Vangelo piuttosto che farlo unicamente con la propria ragione. 
Sappiamo bene che la vita con Gesù diventa molto più piena e che con Lui è più facile trovare il senso di ogni cosa. È per questo che evangelizziamo. 
Il vero missionario, che non smette mai di essere discepolo, sa che Gesù cammina con lui, parla con lui, respira con lui, lavora con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario. 
Se uno non lo scopre presente nel cuore stesso dell’impresa missionaria, presto perde l’entusiasmo e smette di essere sicuro di ciò che trasmette, gli manca la forza e la passione. 
E una persona che non è convinta, entusiasta, sicura, innamorata, non convince nessuno".

 "La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. 
Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia". (E.G. n.1)

Sull'esempio di Santa Teresina, chiediamo al Signore che ci faccia sperimentare la gioia di incontrarLo e di seguirLo, la gioia di donarLo agli altri, certi che nel "darsi" non c'è perdita, perché il Signore è sempre...addizione!

Nessun commento:

Posta un commento