Quest'oggi
comincia il triduo a Santa Teresa del Bambin Gesù e del Volto Santo:
nell'anno segnato dalla pubblicazione dell'Evangelii Gaudium di Papa
Francesco e a poche settimane dall'arrivo a Roma dell'urna con le
reliquie della Santina (in occasione del Sinodo sulla famiglia), ho
pensato di dedicare questi tre giorni di preghiera e riflessione al tema
dell'Evangelizzazione.
Non
a caso santa Teresa avrebbe desiderato essere carmelitana missionaria e
sebbene la salute non le consentì di vedere realizzato questo suo
desiderio ardente, non venne mai meno la sua capacità "spirituale" di
"percorrere" tutta la terra, come ella stessa aveva scritto nella sua
autobiografia.
Teresa
di Lisieux percorse la terra (e la percorre ancora oggi!) con il suo
messaggio dell'infanzia spirituale e le reliquie che di volta in volta
sostano in Paesi diversi sono quasi un "segno" concreto e visibile di
questo suo passare, attraversare i tempi e la storia....nonché le vite
spirituali di molte anime. Il "logo" della peregrinatio di queste
reliquie non è infatti altro che la frase estrapolata dalla sua
biografia, questo "vorrei percorrere la terra".
Affidiciamoci
dunque a lei chiedendole di renderci fiaccole ardenti dell'amore di
Cristo, di quel fuoco che non si può trattenere, ma va comunicato.
Santa
Teresa ci insegna che non è necessario essere "fisicamente" missionari
per evangelizzare. Ciascuno può farlo nella misura in cui sente
l'urgenza di annunciare Cristo.
E'
attuale il bisogno della "nuova evangelizzazione" ed anche questo è -
deve essere - per ciascun credente, un motivo ed uno stimolo in più per
non cercare scappatoie dall'impegno di essere annunciatori di Colui che è
Parola di Vita eterna.
L'amore - come forza che crea, sana e rinnova ogni cosa - sarà ciò che consentirà di essere missionari, capaci di superare le barriere temporali e geografiche.
L'amore - come forza che crea, sana e rinnova ogni cosa - sarà ciò che consentirà di essere missionari, capaci di superare le barriere temporali e geografiche.
Santa
Teresa volle essere - nella Chiesa - l'Amore e dunque, diventando amore
(ad immagine e somiglianza del Dio Amore) ciascuno potrà essere
missionario, annunciatore, evangelizzatore.
Buon triduo a tutti!
TRIDUO A SANTA TERESA DI GESU' BAMBINO E DEL VOLTO SANTO
O Dio, nostro Padre,
che apri le porte del tuo regno
agli umili e ai piccoli,
fa' che seguiamo
con serena fiducia la via tracciata
da santa Teresa di Gesù Bambino,
perché anche a noi
si riveli la gloria del tuo volto.
AMEN
PRIMO GIORNO: "JE VOUDRAIS PARCOUIR LA TERRE.."
"Je voudrais parcouir la terre"...: "Vorrei percorrere la terra"! Ecco l'anelito più intimo dell'anima di Santa Teresa di Lisieux, il desiderio del suo cuore infiammato dell'amore di Dio!
Nel
"Manoscritto B" dell'autobiografia teresiana (più nota come "Storia di
un'anima"), Teresina lascia sfogo all'ardore della sua vocazione:
"Nonostante la mia piccolezza, vorrei illuminare le anime coe i Profeti, i Dottori!
Ho la vocazione d'essere Apostolo...
Vorrei percorrere la terra, predicare il tuo nome e piantare sul suolo infedele la tua Croce gloriosa!
Ma, o mio Amato, una sola missione non mi basterebbe: vorrei al tempo stesso annunciare il Vangelo nelle cinque parti del mondo e fino nelle isole più lontane...
Ma, o mio Amato, una sola missione non mi basterebbe: vorrei al tempo stesso annunciare il Vangelo nelle cinque parti del mondo e fino nelle isole più lontane...
Vorrei
essere missionaria non solo per qualche anno, ma vorrei esserlo stata
dalla creazione del mondo ed esserlo fino alla consumazione dei
secoli...
Ma vorrei soprattutto,o mio Amato Salvatore, vorrei versare il sangue per te fino all'ultima goccia!..."
Quest'ultimo
passaggio è determinante per la nostra riflessione: Gesù non ha
risparmiato nulla di Sè Stesso, ha donato tutto per salvarci.
La
risposta del credente a questo dono senza misura non può che essere
"speculare" e laddove ciò non arrivi a compiersi attraverso il martirio
fisico, è innegabile che esso debba almeno realizzarsi passando per la
donazione totale dell'io: dispendio di energie e di tempo, di carità e
di preghiera per annunciare il Vangelo. Per annunciare Cristo.
Scrive Papa Francesco nell'Evangelii Gaudium (n. 264): "La
prima motivazione per evangelizzare è l'amore di Gesù che abbiamo
ricevuto, l'esperienza di essere salvati da Lui che ci spinge ad amarlo
sempre di più.
Che amore è quello che non sente la necessità di parlare della persona amata, di presentarla, di farla conoscere?"
La
risposta potrebbe essere scontata: quando l'amore "si sente" è facile -
ricorrendo ad un'espressione comune - gridarlo ai quattro venti.
Spesso, però, la vita interiore alterna momenti di grande fervore sensibile a sprazzi di aridità spirituale più o meno intensi.
Santa
Teresina ne era cosciente e non disdegnava di ricorrere a "piccoli atti
di carità" quasi "cercati" tra le pieghe del quotidiano, per far
contento Gesù e buttare un po' di legna nel fuoco che pareva spento, per
farlo ardere di più.
La
sua vita di carmelitana, poi, tutta centrata sulla contemplazione,
aggiungeva un elemento in più, necessario per ogni attività
evangelizzatrice: il respiro della preghiera.
Anche l'esortazione apostolica del Santo Padre indirizza sullo stesso versante:
"Se
non proviamo l'intenso desiderio di comincarLo, abbiamo bisogno di
soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci.
Abbiamo
bisogno d'implorare ogni giorno, di chiedere la sua grazia perché apra
il nostro cuore freddo e scuota la nostra vita tiepida e superficiale.
Perciò
è urgente ricuperare uno spirito contemplativo, che ci permetta di
riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che
aiuta a condurre una vita nuova.
Non c'è niente di meglio da trasmettere agli altri". (Francesco, E.G. n.264)
Sull'esempio
di Santa Teresina e spinti anche dalle parole del Papa, proviamo allora
a chiederci se anche in noi arda questo santo desiderio di "annunciare
Gesù" e se la risposta è negativa o è ancora troppo debole, sforziamoci
di trovare le energie e gli stimoli necessari nella vita di preghiera,
in quell'a tu per Tu che ci spinge ad incontrare Cristo, a scoprirLo, a
"vederLo".
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