O Maria immacolata assunta in cielo, tu che vivi beatissima nella visione di Dio:
di Dio Padre che fece di te alta creatura,
di Dio Figlio che volle da te essere generato uomo e averti sua madre,
di Dio Spirito Santo che in te compì la concezione umana del Salvatore.
O Maria assunta nella gloria di Cristo nella perfezione completa e trasfigurata
della nostra natura umana.
della nostra natura umana.
O Maria porta del cielo, specchio della luce divina, santuario dell'alleanza tra
Dio e gli uomini, lascia che le
Dio e gli uomini, lascia che le
nostre anime volino dietro a te, lascia che salgano dietro il tuo radioso cammino
trasportate da una
trasportate da una
speranza che il mondo non ha, quella della beatitudine eterna.
Confortaci dal cielo o Madre pietosa e per le tue vie della purezza e della
speranza guidaci un giorno
speranza guidaci un giorno
all'incontro beato con te e con il tuo divin Figlio, il nostro Salvatore Gesù. Amen
Dai Sermoni di Sant'Antonio di Padova:
E poiché l’umiltà e la povertà della beata Vergine Maria furono ornate con l’illibatezza, si aggiunge: “Vaso d’oro massiccio”. La beata Vergine fu “massiccia” per la verginità, e quindi poté contenere la sapienza. Invece “il cuore dello stolto”, come dice Salomone, è come un vaso incrinato che non può contenere la sapienza (cf. Eccli 21,17). Questo vaso è stato oggi adornato di ogni specie di pietre preziose, cioè con ogni privilegio di doni celesti. Ricevette le ricompense di tutti i santi, colei che generò il Creatore e il Redentore di tutti. Su questo vaso, ornato di ogni pietra preziosa, concorda ciò che leggiamo nel libro di Ester, dove si racconta che “dovendo costei entrare alla presenza del re, non cercò ornamenti muliebri: l’eunuco Egai, custode delle vergini, le fece indossare l’abbigliamento che egli stesso scelse. Ella era molto avvenente e di incredibile bellezza, e appariva amabile e graziosa agli occhi di tutti. Fu dunque introdotta nella stanza del re Assuero. E il re la amò più di tutte le altre donne e pose sul suo capo il diadema del regno” (Est 2,15-17)
Il Salmo 24 recita:
"Chi salirà il monte del Signore,
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro"
Maria Santissima ebbe mani innocenti, cuore puro e corpo verginale.
Imitiamola, ciascuno in base al proprio stato di vita: anche chi è chiamato alla vita matrimoniale può e deve conservare la purezza del cuore e vivere la castità propria di questo sacramento.
La purezza è dunque un dono che ciascuno di noi deve coltivare, recuperare se lo si è perduto: non esiste solo la verginità fisica, ma anche una verginità di spirito che è sempre possibile recuperare! Pensiamo a Santi come Agostino!
La purezza è dunque un dono che ciascuno di noi deve coltivare, recuperare se lo si è perduto: non esiste solo la verginità fisica, ma anche una verginità di spirito che è sempre possibile recuperare! Pensiamo a Santi come Agostino!
Chiediamo a Maria Santissima che ci aiuti in questo compito a volte difficile, affinché nella purezza del cuore, cioè degli affetti, del pensiero e del corpo (ciascuno in base al proprio stato), possiamo salire il monte del Signore!
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