Oggi si festeggia la beata Zelia Guérin Martin, madre di Santa Teresa di Lisieux.
Di questa donna coraggiosa e molto devota, ci rimane un ricco epistolario, purtroppo sfrondato della parte più consistente delle sue lettere, cioè di quelle inviate alla sorella monaca visitandina.
Tuttavia, i testi che ci sono pervenuti ci consentono ugualmente di far luce sulla vita e sull'animo della mamma di Santa Teresina, e di notare anche in lei la capacità -spiccatissima poi nella figlia- di rapportare tutto al Signore, anche gli eventi apparentemente più banali.
Una di queste missive sembra adattissima al momento che stiamo vivendo su scala mondiale: in un'epoca in cui conta eccessivamente il potere economico e sono proprio i più ricchi a non voler ammettere i proprio sprechi e a contribuire per risanare l'economia cambiando vita, Zelia Guerin ci dice quello che già la Bibbia ci esorta a fare: non attaccarsi alle ricchezze, perché se non se ne fa buon uso, esse diventano un laccio che ci attrae verso il peccato e quindi ci allontana da Dio.
"E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli" (Mt 19,24)
Dalla lettera al fratello Isidoro- luglio 1872
"Tu sai che siamo portati all'orgoglio ed io noto spesso che coloro che hanno fatto fortuna sono, per la maggior parte, di una presunzione insopportabile.
Non dico che sarei divenuta così, e nemmeno tu, ma saremmo stati più o meno macchiati di questo orgoglio; poi, è certo che la costante propserità alontana da Dio.
Non ha mai condotto i suoi eletti per quella strada, essi sono passati prima per il crogiuolo della sofferenza, per purificarsi".
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