mercoledì 6 ottobre 2010

NOVENA A SANTA TERESA D'AVILA. Primo giorno: la povertà


O Santa Teresa di Gesù, che in terra hai tanto amato il tuo e nostro Dio ed ora in cielo lo ami con amore più puro e più grande: tu che hai sempre desiderato di vederlo amato da tutti gli uomini, ottieni, ti preghiamo, anche per noi la scintilla di questo santo amore. 
Fa' che tutte le nostre opere siano sempre impiegate nel compiere la volontà di Dio, che merita di essere infinitamente ubbidito e amato. 
Ottienici queste grazie, tu che tanto puoi presso di Lui, affinchè veniamo a goderLo con te, nella beata eternità del Paradiso. Amen



Sono passati solo pochi giorni dalla festa di San Francesco, il "poverello" d'Assisi....ed ecco che, già comincia la novena ad un altro...gigante della fede: Santa Teresa d'Avila, riformatrice dell'ordine carmelitano.
Anche questa grande Santa spagnola amò la povertà, accordandole un ruolo specialissimo nella vita delle monache carmelitane scalze; essa era talmente tanto importante da essere menzionata ed elogiata anche nello scritto teresiano il  "Cammino di perfezione".
Chi tende infatti alla perfezione, non può non farsi "povero", secondo l'esortazione del Vangelo, che ci rammenta come non si possa servire contemporaneamente "Dio e mammona".

Scriveva Santa Teresa: "La povertà è un bene che racchiude in sé tutti i tesori del mondo; racchiude anche in sé il tesoro di molte virtù. 
Non lo affermo assolutamente, perché non conosco il valore di ciascuna di esse e non intendo pronunciarmi su ciò che non conosco, ma per conto mio ritengo che ne abbracci molte.
La povertà ci assicura un gran dominio, intendo dire che ci rende padroni di tutti i beni terreni, dal momento che ce li fa disprezzare. E se dicessi che si pone in autorità su tutti questi beni, non mentirei.
Che m'importa, infatti, dei re e dei potenti se non voglio le loro ricchezze, né intendo compiacere ad essi, quando per causa loro mi può accadere di dover dispiacere, sia pur poco, a Dio?
Manderei tutto a male: mi sembra infatti che onori e denaro vadano sempre di pari passo.
Chi desidera gli onori non disprezza le ricchezze, mentre chi disprezza le ricchezze poco si cura degli onori.
La vera povertà trae con sé un onore così grande che sarebbe quasi insopportabile; ma la povertà che si abbraccia solo per Dio non ha bisogno, ripeto, di contentare nessuno tranne Lui; ora, è fuori d'ogni dubbio che, non avendo bisogno di nessuno, si abbiano molti amici".

Il pensiero teresiano è veramente chiaro:

1) la povertà ci rende liberi, perché, nel momento in cui non siamo attaccati morbosamente, eccessivamente alle cose materiali, agli affetti, finanche a noi stessi, la loro perdita non ci getta nella disperazione, perché sappiamo di avere un tesoro più grande, che è Dio;

2) la povertà ci rende liberi anche sotto un altro punto di vista: proprio il nostro essere "poveri", ci consente di usare ogni bene, di donare e ricevere ogni affetto, con il giusto equilibrio, senza cadere negli eccessi di chi vuole tutto e subito o di chi non sa arrangiarsi senza qualcosa....;

3)la povertà ci toglie anche da un ulteriore "impiccio-impaccio": quello dell'invidia!
Sentirsi "povero" nel senso corretto del termine, ci impedisce di desiderare quello che hanno gli altri....si sta bene con quello che si ha!

4) infine, la povertà che, vissuta in questi termini, trova in Dio la sua ragion d'essere, ci conduce alla vera amicizia, nel senso che non ci spingerà a cercare, come "amici", solo quanti ci potranno tornare utile nella logica del "do ut des" (ti dò, affinchè tu dia qualcosa a me....), e ci aiuterà anche ad agire rettamente nel caso in cui siano gli altri a chiederci qualcosa, promettendo altro in cambio....insomma, ci condurrà ad una totale onestà anche nelle relazioni amichevoli!

Se siete interessati alla lettura on line del "Cammino di Perfezione", potete collegarvi al blog della comunità di Madrid, che mette a disposizione lo scritto di Santa Teresa d'Avila, da leggere nel corso del 2010-2011, in preparazione al V° centenario della sua nascita, che si festeggerà il 2015!

Buona lettura e buona novena!

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