(composta da San Giovanni Bosco)
O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN
"Vi ripeterò che per il fine di questa novena che è ancora in corso, vi scolpiate nel cuore queste parole: Maria Auxilium Christianorum, ora pro me: e
che le recitiate in ogni pericolo, in ogni tentazione, in ogni bisogno e
sempre; e che domandiate a Maria Ausiliatrice anche la grazia di
poterla invocare.
Ed io vi prometto che il demonio farà bancarotta. Sapete che cosa vuol dire che il demonio farà bancarotta? Vuol dire che non avrà più alcun potere sopra di voi, non riuscirà più a farvi commettere alcun peccato, e dovrà ritirarsi.
Io intanto nel santo Sacrificio e negli altri esercizi di pietà vi raccomanderò tutti al Signore perchè vi aiuti, vi benedica; vi protegga, e vi conceda le sue grazie per mezzo di Maria Santissima."
Ed io vi prometto che il demonio farà bancarotta. Sapete che cosa vuol dire che il demonio farà bancarotta? Vuol dire che non avrà più alcun potere sopra di voi, non riuscirà più a farvi commettere alcun peccato, e dovrà ritirarsi.
Io intanto nel santo Sacrificio e negli altri esercizi di pietà vi raccomanderò tutti al Signore perchè vi aiuti, vi benedica; vi protegga, e vi conceda le sue grazie per mezzo di Maria Santissima."
(MB XIII, 411)
Possiamo
star certi che don Bosco mantiene le sue promesse: ora che è in
Paradiso si ricorda anche di noi, e dal Cielo ci raccomanda a Dio,
affinché ci dispensi, per mezzo dell'Ausiliatrice, le grazie a noi
necessarie.
Per
don Bosco la parola "devozione" non era proferita attribuendole il
significato a volte un po' superficiale che noi intendiamo. Devozione
non è semplicemente una preghiera da recitare solo con le labbra. E' un
affetto, una fiducia sconfinata da scolpire nel cuore, affinché pregare
diventi amare e amare sia pregare, cosicché ogni momento, se trascorso
nell'amore verso l'oggetto della devozione, si tramuti in preghiera.
In
sintesi, essere devoti di Maria Ausiliatrice è amarla, e amarla sempre.
Amarla sempre è sentirla accanto come Madre premurosa in ogni
circostanza del quotidiano, dalle situazioni delicate a quelle ordinarie
e tranquille; amarla sempre significa tramutare ogni nostro "istante
d'amore" in una richiesta a Lei, in una preghiera continua.
Don
Bosco ha amato così l'Ausiliatrice: ne aveva il nome sempre sulle
labbra; l'aveva nel cuore in ogni momento; in tutti ha cercato di
inculcare questa sua stessa incrollabile fiducia e questo suo affetto
per la Madre di tutto il genere umano.
Il
bambino si sente al sicuro quando ha la sua mamma vicino a sé; perché
noi non dovremmo sperimentare questa gioia, questa serenità?
Pensare
alla propria vita come un cammino durante il quale Maria Ausiliatrice
ci affianca come fa una madre col suo bimbo, può cambiare radicalmente
la prospettiva da cui guardiamo e con cui affrontiamo l'esistenza.
Questo
non ci risparmierà forse dolori e difficoltà, come d'altronde non le
risparmiò neanche a don Bosco, ma lui poteva veramente dire: "Madre mia,
fiducia mia"! con la serenità dei santi che sanno di non essere mai
soli, ma che, anzi, proprio quando maggiore è il bisogno, quando più
intensa è la sofferenza, la Madre è lì con loro, "chinata" sul loro
dolore...
Proviamo a fare "esercizio" della presenza della Madre al nostro fianco.
Proviamo
a ricordare, di tanto in tanto nel corso della giornata:
"L'Ausiliatrice è qui, accanto a me, è veramente vicina a ciascuno dei
suoi figli".
Certamente Maria premierà la nostra fiducia, facendoci gustare un po' dell'infinita dolcezza del suo abbraccio materno.
Quello stesso abbraccio in cui ora stringe don Bosco, suo apostolo infaticabile.
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