(composta da San Giovanni Bosco)
O Maria, Vergine potente,
Tu grande e illustre difesa della Chiesa,
Tu aiuto mirabile dei cristiani,
Tu terribile come esercito schierato a battaglia,
Tu, che hai distrutto da sola
tutti gli errori del mondo,
Tu, nelle angustie, nelle lotte, nelle necessità
difendici dal nemico
e nell'ora della morte
accoglici nei gaudii eterni.
AMEN
"Noi principalmente dobbiamo a lei raccomandarci, noi che la sua
festa in modo speciale celebriamo come nostra propria, quantunque sia
festa della Chiesa universale. Per questo motivo io vi raccomando quanto
so e posso, e il mio consiglio sia scolpito nella vostra mente e nel
vostro cuore, di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con
questa giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis. È
una preghiera, non tanto lunga, ma che si esperimentò molto efficace.
Io l'ho già consigliata a molti, e tutti, o quasi tutti, mi dissero che
avevano ottenuti felici risultati. Così pure alcuni altri mi
assicurarono, i quali senza consiglio di alcuno, ma da per se stessi,
avevano presa l'abitudine di recitarla.
Tutti
noi abbiamo delle miserie, tutti abbiamo bisogno di aiuto. Quando
adunque vogliate ottenere qualche grazia spirituale, prendete come
abitudine di recitare di quando in quando questa giaculatoria. Per
grazia spirituale si può intendere la liberazione da tentazioni, da
afflizioni di spirito, da mancanza di fervore, da vergogna nella
confessione che renda troppo pesante la manifestazione dei peccati. Se
qualcuno di voi vuol far cessare qualche ostinata tentazione, vincere
qualche passione, schivare molti pericoli di questa vita, o acquistare
qualche grande virtù, non ha da fare altro che invocare Maria
Ausiliatrice. Queste ed altre grazie spirituali sono quelle che si
ottengono in maggior quantità, e che non si vengono a conoscere e fanno
maggior bene fra le anime.
Non
è a proposito che vi reciti qui moltissimi nomi di quelli che
invocandola con questa giaculatoria, ottennero grazie speciali. A quanti
aveva consigliata la giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum ora pro nobis! Furono
cento, furono mille, parte della casa, parte estranei, e mi sono
raccomandato che se non fossero stati esauditi recitando questa
giaculatoria, venissero a dirmelo. E nessuno finora è ancor venuto a
dirmi di non aver ottenuta la grazia. Dico male; bisogna che mi
corregga: vi fu alcuno, come in quest'oggi stesso, che si venne a
lamentare con me di non essere stato esaudito. Ma sapete il perchè ?
Avendolo io interrogato, mi confessò che aveva avuta bensì l'intenzione
di invocare Maria, ma poi non l'aveva invocata. In questo caso non è
Maria Vergine che manca, ma noi manchiamo verso di lei non pregandola:
non è Maria che non ci esaudisca, siamo noi che non vogliamo essere
esauditi. La preghiera deve farsi con istanza, con perseveranza, con
fede, con intenzione proprio di essere esauditi. Io voglio che la
facciate tutti questa prova e che la facciate fare anche a tutti i
vostri parenti ed amici".
(MB XII, 410)
La
riflessione di ieri si era conclusa facendo riferimento alla potenza di
una semplice parola, ossia l'invocazione a Maria breve, semplice, anche
con la sola giaculatoria a Lei dedicata.
Don Bosco oggi torna sull'argomento e ci aiuta a procedere in questa nostra novena dedicata a Maria Ausiliatrice.
Basta invocare il nome di Maria per essere esauditi!
Ma - potrebbero dire oggi tanti come nel 1800 - perché c'è chi invoca la Madonna e non ottiene quanto sperato?
Don
Bosco ci offre la risposta: l'invocazione a Maria, per quanto breve e
immediata che sia va fatta col cuore, con vera fede e con perseveranza.
Se
difetta una delle condizioni...non otteniamo, ma non perchè sia la
Madonna a non intervenire. Siamo noi, invece, che nel nostro libero
arbitrio, impediamo a Dio di dispensarci grazie per suo mezzo, perché è
la fede che ci aiuta a spostare le montagne!
E qualcuno potrebbe ancora dire: ho pregato con fede e non ho ottenuto...
Qui
mi permetto di concludere io il pensiero di don Bosco: se preghiamo con
fede, ammesso che non ottenessimo ciò che chiediamo, la Vergine
Ausiliatrice ci aiuterebbe donandoci la rassegnazione ai divini voleri,
l'accettazione delle sofferenze e dei disagi che patiamo in svariate
circostanze.
In
tanti luoghi mariani avviene così; molte persone vi si reca nella
speranza di ottenere guarigioni e grazie, e quando non vengono loro
concesse, non di rado fanno ritorno alle proprie case completamente
cambiate nell'animo, disposte a fare la volontà di Dio, anche se
umanamente pesante.
Non
possiamo ritenere che Maria sia il nostro aiuto solo se risolve i
nostri problemi nel senso che ci ottenga qualunque cosa noi le
chiediamo. Ragioneremmo come chi crede in un Dio "tappabuchi" e faremmo
della Madonna semplicemente una sorta di "prestigiatrice".
Padre
Pio era solito dire: quale madre darebbe ad un figlio piccolo il
coltellaccio che il bambino le chiede, non comprendendo che strumento
pericoloso esso sia?
Allora
l'aiuto di Maria sta nel fatto che Ella ci ottenga da Dio ciò che è
buono per le nostre anime e le nostre vite, ma ci aiuti ad accettare che
altre cose non potremo averle, perché sarebbero di danno alla nostra
salvezza eterna o di aggravio alla nostra vita temporale.
Se
preghiamo con questa fiducia, che a risposta della Vergine Ausiliatrice
sarà la migliore per noi - qualunque sia questa risposta - allora
sperimenteremo i benefici del rivolgerci a Lei sapendo che nessuna delle
suppliche a Lei indirizzate rimane senza esito.
Allora
saremo animati dalla vera fede che "crede" non soltanto quando Dio
risponde secondo i nostri desideri, ma soprattutto quando lo
fa...secondo i Suoi, che sono gli stessi di Maria Ausiliatrice.
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