JESHUA: DIO SALVA!
E' il Nome di Colui che accoglieremo stanotte, il "Programma" di un Dio che Si fa Carne Umana nel mondo, per venirci incontro.
Dio salva.
Il "nome", che biblicamente indica la "missione" di chi lo riceve, diventa realmente il "ruolo", l'essenza, il "tutto" di Cristo Signore, Verbo Incarnato.
Un nome, un programma, un compito che non sono isolati nell'infinito mondo dell'Altissimo, ma che si legano a doppio filo con la creatura umana, di cui Egli stesso assume la carne.
Salvare, etimologicamente, rimanda infatti a "integro, indiviso, migliore, buono, felice".
La pienezza dell'origine etimologica del termine è, come spesso si scopre andando alla radice delle parole, di una ricchezza sconvolgente, che apre scenari a molte riflessioni, di carattere biblico, antropologico, mistico.
Dio salva.
Dio salva l'uomo.
Viene a fare "comunione" con lui, con l'umanità intera.
Ne assume la Carne per diventare -Sposo con Sposa- una Carne sola.
E' quello che il Sacerdote chiede a nome di tutta l'assemblea, nella Preghiera Eucaristica:
"Ti preghiamo umilmente:
per la comunione al corpo e al sangue di Cristo
lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo".
L'essere un "corpo solo", l'essere "integri, indivisi" rimanda all'inizio della storia dell'umanità. alla Creazione, laddove la Genesi ci parla di uomo e donna creati ad immagine e somiglianza di Dio.
Il simile richiama il simile, l'immagine evoca l'immagine, le due facce della stessa medaglia si integrano, si completano, si unificano per dare espressione al tutto.
Il concetto di "salvare" rinvia dunque al "mettersi in luce" l'un l'altro.
Dio mette in luce nell'uomo quanto di buono c'è nella Sua Creatura.
La creatura, dal canto suo, evidenzia e mostra al mondo quanto di Bello e Buono c'è nel Creatore.
Dio "tira fuori" dall'essere umano gesti di tenerezza, sentimenti di compassione, spirito di preghiera che sono un segno di quell'Infinita Carità che Egli Stesso E'.
L'uomo, attraverso questi segni, gesti, parole, diventa quanto il Lui gli chiede: "luce del mondo e sale della terra".
Come in un gioco di specchi, la "differenza" con l'Altro ci integra.
Colui che è "il totalmente Altro", attraverso ispirazioni, "correzioni", ed il tocco della Grazia, mette in risalto o fa scaturire nell'essere umano la sua parte migliore.
Dio stesso -paradossalmente- VUOLE essere "integrato" dall'uomo.
Penso a San Paolo che scrive:"completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa". (Col 1,24)
E' il concetto di salvare che spesso interpretiamo in modo riduttivo: Dio non ci salva solo nel senso che redime l'uomo dal peccato.
Dio salva anche in questo senso etimologico: integra, completa l'essere umano.
Lo rende migliore. Lo rende buono.
Qui si innesca allora l'altro significato della parola: Dio rende felice la Sua creatura.
Egli stesso ce lo dice nel Vangelo:
"Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena". (Gv 15,9-11)
Dio viene, Dio salva.
Dio ci "integra" affinché, ricolmi di Lui, portiamo il Suo Amore agli altri ed in questa pienezza d'Amore possiamo ottenere la GIOIA PIENA.
Auguri per un Santo Natale colmo della felicità che solo Dio può dare, dell'abbraccio di un Signore che ci avvolge con mani di Bimbo, mani pure, sante, che mendicano il nostro affetto.
Non distogliamo mai lo sguardo da un Signore così buono che, pur essendo "autosufficiente" ha spezzato le leggi della logica matematica e ha deciso di crearci per essere interdipendenti dal Suo Infinito Amore!
La Vergine Maria, la Creatura maggiormente coinvolta in questo legame col Dio Salvatore, ci aiuti in questo Tempo di Natale che comincerà fra poche ore.
Lei sia la nostra guida per comprendere il Fascino di un Dio che ci chiede di farci una cosa sola con Lui!
BUON NATALE A VOI TUTTI, con un ricordo sincero nella preghiera!
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